A Crotone un sistema Razzi(sta)

Una città che  sembra ruotare  intorno al potente sistema Razzi(sta) nel senso dell’ex parlamentare Antonio Razzi

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    “Crotone sta male, presenta un’incidenza di povertà cha fa davvero paura… metteremo in essere tutte le azioni mirate al ripristino della città di Crotone” diceva in una delle sue interviste  il dimissionario sindaco  Ugo Pugliese  indagato con  l’assessore Giuseppe Frisenda ed altri  dalla procura  della Repubblica  per  una decisione quantomeno incauta . Pugliese  sembrava sensibile allo stato  delle casse comunali  per affrontare i tanti problemi cittadini.  
    E allora c’è da chiedersi come  fa un amministratore  ad affidare stranamente  senza gara e  direttamente, la gestione della piscina comunale a un consorzio  pure debitore verso il Comune di circa un milione di euro?  Una domanda che non è indiscreta ma forse lo è la risposta.

    Nulla  hanno fatto le cosi dette opposizioni di fronte a una decisione del genere.
    Al di là del  processo penale  che  farà il suo corso, la politica cittadina  appare  quella della vecchia non  della prossima  Crotone.

    Una città che  sembra ruotare  intorno al potente sistema Razzi(sta) nel senso dell’ex parlamentare Antonio Razzi. I Razzisti appunto, politici garruli e autocompiaciuti,  prodighi con gli amici, drammaticamente alle prese con il Mezzogiorno quando pranzano all’una. L’ex parlamentare  con molti seguaci a Crotone,  forse si gode l’aria pura dei campi dopo  aver diffuso tante  perle di saggezza che tutto il mondo non ci invidia. Famosa è la sua esortazione a un collega parlamentare che forse aveva preso troppo sul serio  il  mandato degli elettori : “Amico caro, fatti i ca…i tuuaaa”.

    Di fronte a una raccomandazione così acuta  e seguita da molti, cadono tutte le  osservazioni  in punta di diritto e salgono quelle in punta di forchetta per i politici scalatori di discese e sfondatori di porte aperte. In fin dei conti la peggiore  politica  si riduce  a  belle parole , bellissimi programmi elettorali e “quando il popolo sente parole difficili si affeziona e lascia fare” diceva Petrolini.

     

    Rolando Belvedere
    Presidente sezione calabrese
    Associazione  nazionale del libero pensiero “Giordano Bruno”

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