Teatro della Maruca e Anomalia Teatri Protagonisti del III Venerdì More

In scena “La nave fantasma”, lo spettacolo di Maxi Obexer diretto da Rita De Donato

Più informazioni su


    Saranno Teatro della Maruca e Anomalia Teatri i protagonisti del terzo venerdì More dedicato alle Residenze artistiche, la rassegna inedita nata per presentare alla città di Cosenza le ultime produzioni di Europe Connection.
    Scritto dalla drammaturga austriaca Maxi Obexer, La nave fantasma andrà in scena venerdì 29 novembre alle 20.30 sul palco del Teatro Italia “A. Tieri” con la regia di Rita De Donato. Lo spettacolo – interpretato da Giorgia Arena, Rita De Donato, Carlo Gallo, Vincenzo Leto e Mario Russo – affronta uno dei grandi temi del presente da una prospettiva del tutto inedita, per molti versi scomoda: la strage dei rifugiati nel mar Mediterraneo. 
    “Non eravamo d’accordo che gli uomini non sono pesci?”, recita il sottotitolo dell’opera. Un lavoro che partendo dal naufragio avvenuto nel nostro mare nel 1996, durante il quale 283 rifugiati persero la vita, cerca di far luce sulla gestione politica della vicenda.

    «Maxi Obexer – scrive la critica Maddalena Giovanelli – con la Nave Fantasma, prende di mira curatori d’arte e giornalisti, professori universitari e politici: un’umanità che molto parla ma che poco fa e che ci assomiglia più di quanto vorremmo». 
    Il Focus Residenze di progetto More è ideato da Scena Verticale in partenariato con il MiBACT, la Regione Calabria e il Comune di Cosenza.

     

    Lo spettacolo 

    Non eravamo tutti d’accordo che gli uomini non sono pesci? Non avevamo fatto un patto che ci tenesse lontani da futuri olocausti? Non avevamo delle utopie? Non immaginavamo che il mondo potesse essere un posto meno ostile per tutti? Se abbiamo abdicato alle nostre utopie, con quali occhi ora guardiamo il mondo?  Cosa ci resta? Solo l’idea rassicurante di un’apocalisse da cui dobbiamo difenderci? Di un terrore che arriva via mare e che ha la faccia sporca della miseria? Nel migliore dei casi ci resta un divano da cui assistere, con disagio crescente, a eventi rispetto ai quali ci sentiamo impotenti. Mentre i flussi dei beni e del denaro scorrono veloci e trascinano con sé le leggi, a cosa possiamo aggrapparci? Abbiamo una possibilità?  La nave fantasma prende spunto da una vicenda realmente accaduta, per aprire uno spazio di riflessione su un tema con cui ci confrontiamo quotidianamente. Con uno stile che mescola quotidiano e surreale, dramma e comicità, il testo ci offre la possibilità di confrontarci con ciò che accade inesorabilmente davanti ai nostri occhi, con le logiche che sottendono alle politiche sulle migrazioni, con ciò che è giusto e ciò che è legale, con il nostro senso di colpa e il nostro desiderio di agire.

     

    (PH. Angelo Maggio) 

     

     

    Riceviamo e Pubblichiamo

    Più informazioni su