Inaugurata la sala Giuseppe Scola

L’iniziativa nata dalla Camera penale di Crotone

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    Con una partecipata cerimonia è stata inaugurata, al primo piano del Tribunale di Crotone, su iniziativa della Camera penale di Crotone una stanza dedicata all’avvocato Giuseppe Scola, indimenticato maestro del Foro, i cui figli gli avvocati Attilio e Graziella, continuano a tenere alta e viva la memoria.
    Che all’interno di un Tribunale si riesca a dedicare uno spazio all’attività della locale Camera penale è circostanza rara anche in contesti territoriali nei quali, forse, il ruolo dell’avvocato trova più adeguata considerazione, certamente perciò la Camera penale di Crotone ha da ritenersi soddisfatta per il raggiungimento di un obiettivo che costituisce quasi un unicum nel panorama nazionale.
    Una professione sempre più difficile e delicata quella degli avvocati ai quali è demandato il compito davvero unico nel suo genere di rendersi utili ai giudici aiutandoli nel decidere secondo giustizia e di rendersi utili ai clienti, a far valere i propri diritti.

    Un ruolo quello dell’avvocato penalista che è stato rivendicato con forza nel suo apprezzato intervento dal Presidente della Camera penale l’avv. Romualdo Truncè, il quale, al di là della soddisfazione espressa per gli obiettivi perseguiti ed in parte raggiunti nel corso degli ultimi anni,  ha affrontato temi cruciali, fra tutti quello della partecipazione del Foro di Crotone alla maratona oratoria che si terrà a breve a Roma, in occasione dello “sciopero dalle udienze” di fronte alla Cassazione in Piazza Cavour, per protestare e rivendicare, tutti gli avvocati uniti, il diritto dei cittadini ad una giustizia che garantisca un giudizio certo ed in tempi ragionevolmente brevi.
    La battaglia per garantire una riforma del meccanismo della prescrizione che scongiuri l’eventualità di un processo che assomigli sempre più all’incubo evocato da Franz Kafka è una battaglia che dovrebbe riguardare tutti ma che sono chiamati a combattere a quanto pare, solo gli avvocati.
    L’avvocato Truncè nel tracciare il bilancio dell’impegno di questi anni non ha mancato di evidenziare come gli importanti risultati raggiunti non sarebbero stati neppure lambiti se non si fosse avuta una partecipazione corale degli operatori del diritto. Obbligata è stata la menzione di tutti gli avvocati componenti dell’organismo, dal Vice Presidente Gianfranco Dettoris, al segretario Enzo Vrenna, dal tesoriere Salvatore Rossi, ai Consiglieri Antonio Franco, Gaetano De Sole e Maria Vincenza Corigliano, sino ai probi viri Armando Gallo, Luciana Gelfusa ed Ilda Spadafora ed anche altri professionisti quali l’avvocato Francesco Laratta che pur rifuggendo da cariche si sono mostrati prodighi di consigli e soprattutto d’iniziative fattive.

    Insomma, “finalmente Crotone”, speriamo davvero che finalmente, in un momento tanto delicato e terribile, gli organi professionali possano tornare a rappresentare per la nostra comunità molto più che un serbatoio di candidati utili alla partecipazione a disastri amministrativi, quanto piuttosto la roccia nella quali metta radici la speranza di un avvenire per le future generazioni.

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