Prevenire riparare… dialogando

Due classi dell'istituto Ciliberto, in visita alla casa circondariale in occasione della chiusura del progetto "Prevenire riparare... dialogando".

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    Ci sono delle occasioni, manifestazioni, nelle quali tutti i partecipanti vincono, tutti escono impreziositi da un confronto sincero. Anche chi questo confronto deve solo moderarlo riceve talmente tanto da avere la voce rotta e gli occhi lucidi.

    Si è concluso ieri, ma tutti i protagonisti si sono promessi di voler dare un seguito, il progetto “Prevenire, riparare… dialogando” portato avanti dall’associazione Cam (centro attività di mediazione) Gaia nelle persone delle dottoresse Alessandra Mercantini e Eleny Pantelidou, la classe III C (indirizzo conduzione mezzi navali) dell’istituto tecnico Trasporti e logistica Mario Ciliberto e un gruppo di detenuti della casa circondariale di Crotone.

    Ieri si è vissuta la giornata conclusiva del progetto nella quale gli alunni delle classi III e IV C si sono recati presso la casa circondariale per incontrare i detenuti e scambiarsi, opinioni, sensazioni e emozioni vissute durante lo svolgimento del progetto portato avanti parallelamente nelle scorse settimane. Accompagnati dagli insegnanti Giuseppina Conci e Piero Devono gli studenti hanno mostrato una maturità fuori dal comune e un comportamento che definire esemplare appare addirittura riduttivo. Se lo scambio è stato possibile è stato solo grazie alla sensibilità mostrata ancora una volta dal dirigente scolastico Girolamo Arcuri sempre pronto ad offrire occasioni di confronto e crescita agli studenti del proprio istituto.

    Arrivati studenti e insegnanti sono stati accolti dalle responsabili del progetto e da Giuseppa Biscuso funzionario area giuridico-pedagogica della casa circondariale. Superati i doverosi controlli sono stati fatti accomodare nel teatro, una sala accogliente e ben attrezzata. Subito dopo sono stati raggiunti dai detenuti anche loro composti, emozionati e contenti di svolgere un’attività diversa dalla routine quotidiana. A portare i saluti della direttrice Caterina Arrotta è stata il comandante Manon Giannelli, compito toccato a lei perché la direttrice era impegnata a Laureana di Borrello, l’altra casa circondariale che dirige. Subito dopo è stata Biscuso a fare gli onori di casa e dopo aver dato il benvenuto a tutti si è detta curiosa di voler scoprire i contenuti del progetto non avendo avuto la possibilità di viverlo in prima persona.

    I detenuti hanno accolto gli studenti a modo loro offrendo un momento musicale cantando i brani “A mano a mano” di Rino Gaetano e “Alba chiara” di Vasco Rossi.

    Mercantini e Pantelidou hanno illustrato agli studenti quelle che sono state le attività svolte dai detenuti e gli studenti a loro volta hanno illustrato ai detenuti le attività svolte a scuola. Un confronto costruttivo utile alla crescita e al miglioramento di tutti quelli che hanno avuto l’occasione e la fortuna di parteciparvi. Più che la scoperta, il sentimento che accomunato tutti nelle tre ore trascorse insieme è stato quello dell’emozione. La consapevolezza di essere utili, di donare la propria esperienza agli altri di non sentirsi né migliori, né peggiori, ma solo utili si è fatta strada in ognuno dei partecipanti.

    La giornata si è conclusa con un momento di convivialità anticipando di un pelino il Natale, infatti sono stati consumati panettoni, pandori e succhi di frutta. Poi sono stati saluti, rigorosamente arrivederci, perché c’è tutta l’intenzione di dare seguito ad una iniziativa importante come questa. C’è stato anche qualche occhio lucido come è normale alla conclusione di un percorso che ha visto emergere sentimenti positivi.

    Biscuso ha invitato infine l’istituto Nautico, il primo a realizzare un progetto simile, a continuare con questa sinergia appena avviata, di presentare altri progetti ed ha aperto la casa circondariale alla scuola, anche l’associazione Gaia dopo questa esperienza, a dir poco positiva, vuole proseguire questa fattiva collaborazione e anche il Ciliberto vuole continuare questo cammino virtuoso appena intrapreso.

     

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