Chi e come ha davvero voglia di controllare come si gestiscono i beni pubblici? foto

Sembra che S.E. il Commissario Prefettizio rischi di prendere strade larghe…

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    di Procolo Guida

    Sembra siano partiti i primi effetti dell’azione amministrativa e divulgativa del Commissario prefettizio S.E. dottoressa Tiziana Costantino.

    Non tradisca nessuna casualità il termine “divulgativa” al fianco di quello amministrativa, e la mancanza di quello, forse, più appropriato “istituzionale”.

    E non solo perché, sin dal suo insediamento, la dottoressa avesse subito premuto il tasto sull’importanza che avrebbe voluto dare al ruolo della stampa come punto di unione con la cittadinanza.

    Ma soprattutto per la forma, il metodo ed il merito, usati nel procedere su di una questione importantissima di per se, ma anche terribilmente simbolica della stessa ragione per cui è stata chiamata a “dirigere” il Comune di Crotone nel nome “supremo” dello Stato.

    Ed arriviamo subito al punto, attraversando una inevitabile premessa che in fondo a questo articolo sarà ampliamente documentata.

    Attraverso “solo” alcuni articoli “soffiata” (e non comunicazioni dirette, e questo ci sorprende di non poco, a dire il vero) sembra che la dottoressa Costantino abbia inteso iniziare una indagine interna sull’uso e la spesa amministrativa del PalaMilone, certamente pervasa dal desiderio di vederci chiaro su tutta la gestione delle strutture sportive pubbliche…

    Inizia questa “intrapresa”, la Commissario o chi per Ella, dopo aver “allontanato” l’Ingegnere Germinara dal suo ruolo di Dirigente al Comune (inutile rammentare il suo protagonismo nella vicenda giudiziaria Piscina che ha dimissionato l’intera amministrazione Pugliese/Sculco) e prima di ricevere il parere richiesto (ovviamente a pagamento) ad uno studio professionale per permetterle di legittimare di far decadere le altre nomine politiche dirigenziali che, proprio perché legittimate “solo” dalla politica, terminano con il mandato politico stesso.

    Or ora la premessa: non sappiamo quanto tutti i livelli di polizia o giudiziari che “imperano” sul territorio siano (o vogliano essere) a conoscenza della miriade di singoli ed incastrati casi di illeciti, clientele e distrazioni di fondi che accompagnano da almeno 13 anni la “mala” gestione di due palazzetti dello sport, un settore di atletica, una piscina olimpionica, uno stadio di calcio e tante palestre comunali. Quello che sappiamo per certo è che questa testata ha aperto una scia lunga di almeno 5 anni di denunce che non hanno mai stentato a fermarsi nemmeno dopo le arci note misure cautelari a Sindaco, Assessore allo Sport dirigenti e funzionari comunali e dello sport (vedi appunto in coda articoli completi e link relativi).

    Ora senza poter entrare troppo nel merito della notizia dell’indagine sul PalaMilone, se non per evidenziare che si tratta dell’unica struttura che ha visto negli anni variazioni sostanziali nella dirigenza del Consorzio che lo gestisce per conto di 8 o più società che “si fanno spazio” con attività diversissime (e forse pure incompatibili) fra loro e certamente incompatibili con attività politiche, di spettacolo e pure religiose ed istituzionali sempre “imposte” dallo stesso Comune. Senza poter entrare troppo nel merito nemmeno nell’indubbio rapporto qualità/prezzo di cui usufruiscono più di 600 famiglie nelle varie discipline che i propri (NOSTRI) ragazzi praticano attraverso sport nobili e moderni (provate e proviamo a mettere a confronto le “rette” richieste per fare futsal, basket, judo, pallavolo e le altre pratiche sportive “offerte” al PalaMilone rispetto a quelle richieste dalla famigerata schiera di società che gestivano la piscina comunale, ad esempio).

    Orbene, senza poter entrare in ciò che è sempre comunque bene controllare e che cercheremo di documentare nel dettaglio a breve, non possiamo certo esimerci dal farci e fare due domande semplici semplici su forma e metodo di questo excursus appena iniziato:

    1. ma perché demandare alla polizia municipale di andare a controllare ciò che non aveva saputo e voluto controllare in precedenza? (tra l’altro iniziando dai contatori della luce che hanno, di media, 1400 euro mensili per circa 8 mesi l’anno senza impedire che si potessero “divulgare” cifre esageratamente superiori).
    2. Perché non attendere il parere richiesto sulla possibilità di “interrompere” l’azione sui dirigenti di nomina politica prima di demandare proprio a loro questo controllo?

    Si perché sia chi è al Comando della Polizia Municipale il dottor  Antonio Cogliandro e sia la stessa dottoressa Timpano (in Mauro perché consorte del dimissionato Presidente del Consiglio uscente) che sostituisce, sempre di fatto, Germinara, sono entrambi fra quei dirigenti di nomina politica di cui sopra.

    A dire il vero ci si potrebbe e dovrebbe porre una terza domanda: ma perché non cominciare sull’uso delle palestre delle scuole comunali e/o dallo stadio? In fondo per le scuole era semplice far conto sulla collaborazione diretta di altri “alti” rappresentanti dello Stato come i dirigenti scolastici; e per lo stadio è ancora più semplice: basta infatti controllare quanto e se ha pagato la società i canoni degli anni che non sono potuti andare in prescrizione.

    Prima ancora che “poter” entrare nel merito, infatti, ci permettiamo di dare un ultimo consiglio a S. E. la dottoressa Costantino ed a chiunque vorrà, dovrà e potrà occuparsi di questa intera e complessa vicenda della gestione dello sport per tutti, dietro la quale c’è chi si nasconde, in questa città e dentro la quale, invece, c’è chi investe passioni e virtù. Ancora oggi il Coni poggia la stragrande maggioranza del proprio bilancio sulle (enormi) finanze del calcio grazie solo ad uno di quei pochi GRANDI principi generali di legge scritti in epoca di prima repubblica: chi può più, DEVE dare di più!

    SOPRATTUTTO in sede di mutuo soccorso!

    Lo ricordiamo a noi stessi, questo principio per due ordini di motivi: il primo è che siamo certi che S.E. è animata dai migliori e più alti principi istituzionali che debbono però essere supportati da risorse umane e documentali altrettanto autorevoli; il secondo ed ancora più importante motivo è che siamo altrettanto certi che non debba e non possa arrivare sempre prima la magistratura per ribaltare principi di statu quo e farli incanalare in quelli amministrativi.

    In questo senso siamo certi di poter rimandare al mittente chi dovesse reputare questi report, che appunto forniamo da anni, come “strumenti” di lotta o di appoggio a questo o a quello sport, a questa o quella società sportiva, a questo a quel personaggio…

    Proviamo a crescere tutti assieme secondo principi generali chè così, e solo così, qualsiasi Commissario o Sindaco o dirigente pro tempore farà certamente meglio di come si è fatto finora.

     

    Ecco gli articoli promessi… (si ma non li divulgate troppo…):

    https://www.crotoneinforma.it/pgn/news.php?id=3929#.Xc0AJK97m0E

    Mercoledì 13 Agosto 2014 – 19:31

    Rubati due canestri di due tonnellate al PalaMilone in pieno giorno!

    Simili scempi, a Crotone, si consumano in completa tranquillità, sicurezza  e garanzia di impunità!

    Lunedì primo agosto scorso, allenatore e direttore sportivo della Scuola Basket Crotone, Giancarlo Satiro e Giorgio Faccioli,  chiedono di incontrare me e l’avv. Meo:  ci raccontano dell’incredibile e freschissima  scomparsa di due canestri professionali Sport System dal PalaMilone. Trattasi di due strutture di circa mezza tonnellata cadauno. I ragazzi hanno oramai capito come funziona questa città ma rimangono, stoicamente, armati delle migliori volontà. Cercano aiuti immediati perché convinti, giustamente, che se ci si muove subito, si ha qualche possibilità di recuperarli,  visto che per l’accesso e l’asporto di due strutture così mastodontiche, qualcuno avrà dovuto, necessariamente, avere autorizzazione/complicità (sic!)! Hanno questo afflato, così come lo possono essere gli innamorati di un amplesso mai consumato. Avevano proposto più volte, infatti,  in qualità di fruitori del Consorzio che ha in gestione il palazzetto comunale più importante della città, di poter recuperare GRATUITAMENTE i due pezzi pregiati e dispregiati; avevano anche contattato Sport System in tale senso per poterli riparare dai danni conseguenti ad abbandono e vandalizzaziune, ahinoi, così consuete quando si tratta di cosa pubblica in questa città. Si poteva realizzare anche un play ground gratutito a Parco Pignera, nel parcheggio del Palazzetto, ovunque volesse Comune e/o Consorzio, ma niente, nulla di tutto ciò, sarebbe troppo buon senso,troppa buona pratica amministrativa, troppo rispetto per il bene comune. Ora, guarda caso in agosto, i due oggetti del desiderio non solo sportivo, non ci sono più, venerdì mattina si, lunedì mattina no! Ma come e con la complicità di chi avranno fatto?

    Mo vi sveliamo qualche mistero, però nel frattempo, vi raccontiamo anche cosa è successo passo passo. Il Consigliere Meo si attiva subito per mobilitare l’amministrazione comunale ed avere accesso agli atti visto il racconto delle proposte di Scuola Basket Crotone. Cerchiamo di fare di più: animiamo tutti i nostri contatti per vedere se qualcuno ne sa qualcosa; Saverio Marafioti, Democrazia Orizzontale, gruppi di face book, pentastellati e nazionalisti locali, e la rete dei segnalatori di Crotone Informa.

    Arrivano le foto che state vedendo; qualcuno si era insospettito di un traffico del genere e, per fortuna, fotografa una manovra che dura più di due ore circa in pieno giorno.

    Prima arrivano due villosi caricatori di ferraglia su di un semicassonato rosso, cercano di smontare le strutture e, poi, consci di non potercela fare, ma “ingrifati” dal peso del ferro (e pregustandone la succulenta rottamazione) chiamano l’intervento dell’artigliera pesante: arriva il ragno potente (che potete gustarvi nelle foto e caricano con giubilo e soddisfazione i due canestri super accessoriati che molte squadre professionistiche avrebbero invidiato. La vera sfortuna è che non passasse nessun vigile, che  nessun sospetto ha colpito passanti e/o condòmini dei palazzoni antistanti (ci abiterà qualche amministratore, qualche pubblico ufficiale, qualche preside alla Schipani o Regalino di qualche anno fa?) (arisic!). Il problema serio, a nostro avviso, è che operazioni del genere, assolutamente non inedite, si consumano in completa tranquillità, sicurezza  e garanzia di impunità!

    Procolo Guida

     

    https://www.crotoneinforma.it/pgn/news.php?id=3955#.Xc0BPa97m0E

    I due canestri del PalaMilone non sono stati rubati ma “regolarmente” regalati!

    “Era necessario ripristinare sicurezza ambientale e ci siamo riusciti a costo zero”: le precisazioni del Presidente del Consorzio che gestisce il Palazzetto, il Maestro Aldo Brugellis.

    Mercoledì 20 Agosto 2014 – 7:0

     

    E’ un fiume in piena il noto Maestro di arti Marziali, nonché Presidente della Polisportiva Judo Calabro, nonché Presidente del Consorzio Sportivo “Momenti di Gloria” che ha in gestione il PalaMilone di Crotone. Lo contattiamo e lo incontriamo a seguito della notizia che abbiamo dato il 13 agosto u.s. (evidentemente erroneamente) (clicca qui per rileggere  Rubati due canestri di due tonnellate al PalaMilone in pieno giorno!).

    “Per rendere giustizia alla verità è necessario andare indietro di alcuni anni rispetto alla presa in consegna da parte del Consorzio del PalaMilone” inizia il Maestro Brugellis già Stella d’Onore al merito sportivo. Ci racconta infatti che il Comune a gestione Senatore inaugurava nel 2004 la struttura che aveva dotato di reti per Pallavolo, porte per calcetto, altre piccole dotazioni e i due (oramai famigerati) canestri che, così come avevamo specificato, erano (allora) di ottima fattura. Successivamente ad un allagamento del palazzetto, arriva nel 2005 la visita del Presidente Ciampi: il racconto di Brugellis prosegue specificando che, così come accade per tutte queste tipologie di manifestazioni, la struttura viene “spogliata” di tutte le attrezzature sportive per questioni di sicurezza. I canestri, dunque, vengono accantonati all’esterno del palazzetto sotto i “cornicioni” alla destra dell’entrata principale e, sembra, che da li non si siano più mossi. Non vengono più messi all’interno anche perché non più idonei per un parquet che aveva già subito danni dall’allagamento. Si arriva così al 2008 quando alla firma della convenzione fra Comune e Consorzio “Momenti di Gloria” si riscontrano danni e sporcizia all’intera struttura, altri ingombranti all’esterno oltre ai canestri e, addirittura, moduli per il riscaldamento divelti. Il Maestro ci racconta come il Consorzio, a proprie spese, abbia migliorato negli anni le condizioni della struttura e si sia prodigato ad assegnare spazi a tutti coloro che ne facessero richiesta. Dalle tre società componenti il Consorzio, (Pallavolo del Presidente Gaetano Riga e Calcio a 5 le altre due ci racconta sempre Brugellis) si è arrivati anche ad 11 discipline sportive praticate; la convenzione prevede che la manutenzione ordinaria, la polizza assicurativa e le pulizie siano a carico del Consorzio, mentre il Comune paga luce ed altre utenze(?) a fronte dell’utilizzo di 40 giorni all’anno della struttura. Si arriva, dunque, al periodo di gestione dell’Assessore allo Sport Perri, ricorda sempre Brugellis, che acquista due canestri più leggeri e che viene sempre attenzionato circa la pericolosità dei canestri oramai semidistrutti (non c’erano oramai da tempo i due motori ed i tabelloni rotti) e di tantissimi altri ingombranti all’esterno della struttura che minavano l’incolumità di ragazzi e continuavano a generare atti di vandalismo. Ma ciò che ha fatto rompere ogni indugio è stata la constatazione, a detta di Brugellis, che canestri ed ingombranti siano divenuti, negli ultimi mesi, tane di topi e serpenti! A quel punto dopo che un gruppo di persone che si erano proposte di prelevare quello che era oramai ferro vecchio e ricettacolo di animali pericolosi, il Presidente Brugellis viene autorizzato dal Dirigente De Martino “a procedere allo smaltimento dei rifiuti ingombranti di ferro e simili, tramite la ditta Berlingeri Nicola (citato anche il c.f.), la quale provvederà nei termini di legge, consegnando, a prestazione ultimata, i formulari previsti dalla normativa vigente la materia”  come testualmente recita la lettera protocollo n.33828 del 29 luglio scorso di cui il Presidente del Consorzio ci fornisce copia. Ci appare inutile soffermarci più di tanto sui reiterati tentativi di mostrare tutte le nostre perplessità al Maestro Aldo Brugellis che, anzi, ci tiene a sottolineare come in 50 anni di pratica sportiva offerta alla città di Crotone lui sia stato il primo a rompere il tabù dell’utilizzo delle strutture scolastiche e sportive di proprietà comunale in favore delle società sportive all’epoca della sindacatura Vrenna . Riusciamo solo a chiedergli se non ritenga quanto meno anomalo che a fronte di una richiesta precedente di utilizzo (con specifica di messa a carico proprio delle spese di risistemazione) dei due canestri, si sia potuto decidere per lo smaltimento. Il Presidente ci dice che a lui questa richiesta non è mai arrivata e nemmeno che abbia contezza che sia pervenuta al Comune e, “comunque è stata fatta una operazione complessiva di pulizia e salvaguardia della incolumità e salute pubblica cui si è fatto totalmente carico la ditta Berlingeri”.

    Questi i fatti chiariti dal Maestro Brugellis; come avete notato, abbandoniamo, con vivo piacere, ogni tono sarcastico usato nel precedente articolo e ci poniamo alcune semplicissime domande: quando sarà possibile concepire il bene pubblico come un tesoro che, essendo di tutti, a tutti deve essere permesso di suggerire e indicare la strada migliore del suo uso o disuso? Se, come in questa occasione, non è stato possibile farlo neanche ad addetti ai lavori che pure avevano espresso idee e progetti a costo zero, a chi e quando sarà concesso? Perché non sono state date subito queste stesse risposte al Consigliere Meo quando ha richiesto agli uffici competenti, prima verbalmente e poi per iscritto?

    Procolo Guida

     

    https://www.crotoneinforma.it/pgn/news.php?id=4591#.Xc0Bvq97m0E

    PalaMilone o PARAIMBROGLIONE?

    Vediamo se riuscendo a mettere da parte qualsiasi inopportuna satira possiamo contribuire a far risolvere il problema.

    Sabato 15 Novembre 2014 – 20:48

    Cominciamo subito col dirvi che, francamente, non se ne può più di registrare che in questa città quei pochi che sono abituati a guardare al bene pubblico come ad una cosa che è di tutti, debbano vedersi aggiungere oltre che la rabbia di continue deturpazioni e soprusi, pure la beffa di avere pochi margini d’azione.

    Veniamo e ci spieghiamo:

    1)      vi ricordate la storia dei canestri rubati/regalati?

    2)      il tetto del Palakrò?

    3)      le praterie e la schifezza in cui versava il settore B a Tufolo?

    Ci potremmo aggiungere la Piscina Coni, la zona deturpata/ristrutturata del cimitero con la concessione (stile mociudugnuacuvogghiuio) al camioncino stanziante, la terrazza di fatto regalata agli Scarriglia, lo stato delle convenzioni delle palestre  e dell’Ezio Scida concesse(?) alle società sportive(??) etc etc… (sotto vi linkiamo la prima decina di articoli di cui abbiamo memoria ma se ne potrebbero scrivere almeno un’altra ventina).

    Ma torniamo alla beffa di cui parlavamo: ci autodenunciamo del fatto che, per solo buon senso e per non danneggiare poche realtà deboli, abbiamo preferito più volte rimangiarci una serie di inchieste che stavamo conducendo nella speranza che saremmo addivenuti a soluzioni di problematiche smuovendo sottobanco la vera e propria connivenza illegale ed illegittima di dirigenti e assessori nel far finta di nulla rispetto a soprusi veri e propri di singoli personaggi che pure contribuiamo a rappresentare come vere e proprie icone dello sport. Un esempio su tutti?

    La gestione del PalaMilone: proprio dopo la storia dei canestri, già di per se tragicomica, siamo venuti a sapere che non vi è nessuna convenzione firmata con il Consorzio Momenti di Gloria. La struttura del Palamilone costata milioni di euro  è stata e continua ad essere utilizzata nei termini che vedremo dal Consorzio momenti di Gloria sulla base di una semplice lettera con la quale la struttura è stata appunto affidata a detto Consorzio. In compenso  vi è invece un contenzioso in tribunale con il custode che comunque continua a viverci dentro. Risulta che solo 4 società sportive attualmente fanno parte del Consorzio (ci pareva invece da quanto ci riferiva il Professor Brugellis in persona che fossero molte di più nell’intervista che ci ha rilasciato) e che è stata realizzata all’interno della struttura una sauna privata. Ogni qual volta la struttura viene usata e concessa dal Comune a terzi viene lasciata in condizioni pietose; ci sono continue minacce di fare intervenire carabinieri e polizia, ci risulta che nella giornata di ieri siano effettivamente intervenuti perché chiamati a cacciare cittadini che richiedevano di utilizzare la struttura come di consueto verificatosi fino a qualche mese addietro; le richieste di concessione di spazi rivolte al Consorzio da parte di soggetti che vorrebbero utilizzarli sono state verbalmente rigettate con la motivazione che ancora non è stato eletto il nuovo Presidente del Consorzio, sono mesi e mesi che non si riesce ad eleggere il nuovo Presidente del Consorzio ed all’orizzonte non si intravede alcuna soluzione a simile empasse; vi sono associazioni che domandano addirittura da anni di entrare nel Consorzio Momenti di Gloria ma tale richiesta da anni viene sistematicamente ignorata piuttosto che apertamente disattesa; il Consorzio ed il Palamilone nel frattempo continuano ad essere gestiti da quattro società in perfetta solitudine e con gli esiti sin qui descritti. Esistono soggetti che lamentano di avere impiegato risorse economiche anche cospicue al fine di “partecipare” alle spese piuttosto che al fine di migliorare e rendere fruibile la struttura esistente, ma a tutt’oggi non è possibile visionare alcuna rendicontazione di quali siano state entrate e uscite a vario titolo.

    Badate vi raccontiamo, su questa questione, solo il 50% delle nefandezze di nostra conoscenza, perché? Perché rischieremmo di esporre a querele e ritorsioni persone che cercano solo di promuovere e vivere di sport. Ora siamo venuti a conoscenza di una novità assoluta in piena campagna elettorale; e per prenderci il gusto di condividere querele (magari! Così almeno arriveremmo, forse, a soluzione di scabrosi usi di strutture pubbliche) abbiamo chiamato il Consigliere Comunale Fabrizio Meo.

    P.G.: Avvocato lei che è Vice presidente della Commissione Consiliare Sport del Comune di Crotone e che ha partecipato alla redazione del regolamento per la gestione degli impianti sportivi, nel periodo in cui è stato assessore Claudio Perri, ci dica è normale che tutto questo accada c’è qualche novità ?

    Fabrizio Meo: “Posso dirle che l’unica novità consiste in un colloquio intercorso fra il sottoscritto ed una sportiva i cui meriti sono di caratura internazionale, uno scambio di opinioni che mi ha davvero demoralizzato e che mi ha reso ancora più edotto della triste condizione di una struttura costata milioni di euro che per questa città poteva e doveva divenire un faro . Non trovo normale che al fine di disciplinare l’utilizzo degli spazi all’interno di una struttura pubblica si ricorra all’ausilio di Polizia e Carabinieri, il cui intervento è stato almeno una volta minacciato ed una volta concretamente posto in essere, un simile deterioramento dei rapporti denunzia la sostanziale incapacità piuttosto che impotenza del soggetto che oggi gestisce la struttura, per spirito di carità cristiana neppure voglio qualificare il comportamento di un assessore allo sport che su tale struttura dovrebbe vigilare, mi riservo invece di valutare, descrivere e qualificare anche giuridicamente invece il comportamento  di quei dirigenti comunali che da mesi e mesi in spregio a tutte le mie richieste di accesso agli atti non mi forniscono i documenti che pure servirebbero a fare luce e chiarezza su tutta una serie di fatti e come lei ama riferire, nefandezze, sino a prova contraria pure avvenute.

    Mi riferisco all’avvenuta distruzione di due canestri dal sostanzioso valore, destinati al ferrovecchio in forza di una decisione dirigenziale che ancora non ho avuto modo di leggere e commentare, all’impossibilità di comprendere la ragione per la quale a tutt’oggi un regolamento comunale, lungamente oggetto di analisi e discussione, licenziato con voto unanime dal Consiglio comunale non trovi applicazione avuto riguardo alla gestione della struttura più importante della città e non soltanto.

    Il Regolamento comunale a suo tempo approvato avrebbe dovuto garantire l’utilizzo delle strutture sportive da parte di tutti, tutto sta avvenendo mi pare tranne quanto ci si era prefissati. Ho anche richiesto mi siano, ad esempio, prodotti costi e ricavi della struttura in questione, tutti dati, elementi che non è possibile reperire altrove e che invece dovrebbero essere pubblici, posto che il Regolamento comunale si propone tra l’altro la finalità di sollevare da oneri il Comune avuto riguardo ad utenze e costi di manutenzione, ebbene che non sia dato sapere se questo avvenga avuto riguardo alle strutture sportive date in concessione dimostra il più completo fallimento della politica di quest’amministrazione avuto riguardo alla promozione ed alla disciplina degli sport minori”.

     

    P.G.: Ma a parte rompere le scatole, è mai possibile che Lei ci voglia raccontare che non può fare altro? Un rappresentate del Comune eletto, seppur di opposizione, non ha proprio possibilità di fare altro?

    Fabrizio Meo:  Sono Vice presidente della Commissione consiliare Sport e cultura e d’accordo con tutti i componenti la Commissione abbiamo convocato a rendere spiegazione su tutti i punti che le ho esposto l’assessore allo sport Claudio Molè. Per il resto le confesso tutta la mia amarezza e non lo dico tanto per dire, di fronte alla desolante condizione di persone che pure dedicano la propria esistenza allo sport e che pure dello sport non riescono a fare uno strumento di crescita culturale ma semmai d’impoverimento, certamente dipende dalla condizione generale di una città che non sa cogliere le opportunità enormi che pure gli sono date.

    Sa cosa Le dico? Che questa volta, conscio delle possibilità d’intervento dell’Assessore Molè (approssimabili allo zero), mi appello all’autorevolezza del ruolo (e non solo) del Presidente del Coni Provinciale che, fra l’altro, è stato l’Assessore allo Sport che ha firmato la lettera per l’uso del PalaMilone (e sicuramente non aveva alcuna intenzione di parare alcun imbroglione) e, soprattutto, il vero fautore dell’approvazione del regolamento per l’uso e le concessioni delle strutture comunali. Caro Claudio Perri, le chiedo di intervenire con trasparenza e tempestività!

    Procolo Guida

    Ed in questo trovate anche i link relativi a:

    qualcuno dei link degli articoli di denuncia passati:

     

    Ripulire la città e le strutture sportive pubbliche?

     

    I due canestri del PalaMilone non sono stati rubati ma “regolarmente” regalati!

     

    Rubati due canestri di due tonnellate al PalaMilone in pieno giorno!

     

    Palamilone e Palakrò arrivati i finanziamenti

     

    Il tetto del Palakrò sarà rimesso a posto!

     

    Il PalaKrò ridotto ad un colabrodo

     

    Il campionato di serie C Nazionale di basket sta per cominciare ma il Palakrò è ancora un colabrodo!

     

    https://www.crotoneinforma.it/notizia9162/La-vicenda-stadio-rappresenta-quanto-a-Crotone-siamo-tutti-ignoranti-di-serie-A.html#.Xc0UUK97m0H

    La vicenda stadio rappresenta quanto a Crotone siamo tutti ignoranti di serie A

    Margherita Corrado chiarisce su famedisud.it i pregressi e gli attuali orrori a danno della storia e della città.

    Sabato 03 Settembre 2016 – 10:0

    Leggere ed approfondire “L’archeologia nel pallone. A Crotone si amplia lo stadio a spese dell’antica agorà greca” su famedisud.it (cliccaci sopra per farlo), è avere subito la rappresentazione plastica di quanto ciucci e presuntuosi siamo a Crotone! L’archeologa che assieme a Linda Monte con le associazioni Gettini di Vitalba e Sette Soli animano battaglie di civiltà a tutela del patrimonio archeologico e storico da anni, chiarisce come da almeno un ventennio il comportamento concreto delle istituzioni vada nella direzione opposta e contraria al concetto stesso di civiltà, oltre a sovvertire leggi fondamentali dello Stato.

    Anzi, spesso, siamo riusciti ad innalzare politici e sindaci come Pasquale Senatore a paladini dell’amore per la città e per i colori rosso e blu solo perchè avevano la capacità di compiere scelte repentine e visibili. Su questo specifico tema molto ci sarebbe da approfondire e rammentare sul come e perchè la buonanima del professore fu il primo Sindaco che ha goduto della riforma degli enti locali che consegnavano ai primi cittadini poteri decisionali e capacità economiche certamente più “risolutive” ed immediate.

    Ma a Crotone è quasi impossibile discernere sulla Madonna di Capo Colonna così come di Pasquale Senatore e… …della squatra di pallone!

    Di colonne romane, mura bizantine, polis dell’VIII secolo a.C., invece, che ce ne dobbiamo occupare a fare? Lo abbiamo visto e toccato con mano quando, due anni orsono, si cominciò a preparare la cementificazione del parco archeologico di Capo Colonna: nonostante denunce si cementificò per davvero e solo una eco nazionale permise di… …intervenire all’italiana in salsa calabrese e crotonese. Ed anche qua ci sarebbe da approfondire e raccontare quanto imbecilli ed ignoranti riusciamo ad essere in questa città.

    Per tornare allo Scida di oggi che si interseca con il valore assoluto della serie A di calcio, sempre più “divino” e dirimente di storia, memoria ed i tanti soldini che potrebbero arrivare (e certamente non solo da fondi pubblici che in buona parte siamo riusciti a perdere), possiamo tranquillamente sperare nella grassa capacità di confronto fra ultras dell’orgoglio rosso e blu (e qui le curve possono solo essere vittime) e peones delle grida da occupazione e/o da interrogazioni parlamentari.

    Ma anche di battaglie strumentali si campa…

    Avanti insegnanti, presidi, archeologi e donne ed uomini di buona volontà: battete colpi di civiltà se ve ne è solo l’ombra, anche perchè le istituzioni sono buone solo ai giochi delle tre carte così come confermato dal clima di assedio militare che si vive sull’attuale cantiere dell’Ezio Scida.

    Procolo Guida

     

    https://www.crotoneinforma.it/notizia10323/Gli-amministratori-locali-mentecatti-ieri-bugiardi-ora-inadeguati-sempre.html#.Xc0R5q97m0G

    Gli amministratori locali: mentecatti ieri, bugiardi ora, inadeguati sempre!

    Barattano tranquillamente la vita loro, nostra e quella dei nostri figli con una vittoria della squadra di pallone!

    Lunedì 30 Gennaio 2017 – 0:2

    Abbiamo avuto un ulteriore motivo per fare il tifo per il Crotone questa domenica. Non basta e non è stato sufficiente il consueto auspicio che i colori rossoblu possano sempre risplendere in qualsiasi competizione, sportiva e non; non ci siamo nemmeno accontentati della naturale maggiore tensione emotiva che il macht con l’Empoli decretasse uno spartiacque importantissimo per farci proseguire questa favola della serie A affinchè possa continuare ad essere pure condita da importantissime e fantastiche speranze di un nuovo miracolo: la salvezza!

    Ci abbiamo messo oltre al cuore ed alla passione tanto cervello: almeno tutto quello di cui disponiamo…

    Si perchè dopo le “quasi naturali” precipitazioni metereologiche che abbiamo avuto nel crotonese, assolutamente miti rispetto a molte zone della Calabria e sicuramente di quasi tutte le altre zone d’Italia ed i contestuali INCREDIBILI DANNI per cui ricordiamo solo tre esempi e nemmeno i più eclatanti in assoluto… …ci è venuta una tale rabbia ed una tale forza che la voglia di gridare FORZA CROTONE dai vinci almeno questa domenica che è ancora più importante di altre… che avremmo spaccato… …la provincia intera e tutti i comuni e sindaci di tutte e 27 favolosi civici consessi della moribonda Provincia di Crotone!

    Perchè? Cosa starà blaterando quasta volta questo povero rompiballe?

    Perchè se almeno si salvasse questa squadra, mitigheremmo(?) il danno di aver speso soldi a membro di segugio distraendoli da importanti, indifferibili e fondamentali sistemazioni di almeno alcune delle tragiche strade della provincia. Sono almeno 10 anni infatti che già permettere il transito su almeno il 70% DELLE ARTERIE(?) è pura follia amministrativa ancor più che etica e morale. Per ogni singolo morto di vechiaia che abiti sulle strade principali di transito ci dovrebbe essere una richiesta di risarcimento ad ogni singolo amministratore e consigliere comunale di minoranza, e non solo quella mentale…

    Perchè le foto che stiamo apprezzando in questa occasione sono solo la minima parte di ciò che è inevitabile che continui ad avvenire (ed in maniera sempre più acuta e grave) ad ogni inverno ed anche in casi di acquazzoni estivi.

    Vedere Petilia, Mesoraca, Casabona, Verzino e/o altri paesi rimanere isolati sarà solo una fortuna, perchè sarebbe normale che sprofondassero completamente con morti e tragedie incredibili. E se lo chiedessimo a geologi semiseri ci direbbero tranquillamente peggio di quello che sto facendo io ora… …ma non glielo chiediamo ed il motivo è molto semplice da intuire!

    Ma per tornare al pazzo rompiballe che comincia a fare anche il menagramo (che sarei io), cosa ci azzecca il Crotone, ed in specifico lo stadio, con il dissesto idrogeologico e la manutenzione delle strade crollanti di tutto il comprensorio?

    Quasi tutti hanno fatto finta di dimenticare, in agosto, che per completare l’inutile iter che permettesse lo sghiribizzo di ampliare lo stadio Ezio Scida sono stati utilizzati 2,5 milioni di euro finanziati dalla Regione Calabria con un ‘trasferimento’ di fondi da un Apq di 7 milioni di euro destinato alla sistemazione delle strade provinciali nel crotonese.

    Mentre il costo della tribuna fu anticipato in parte dalla società rossoblu che poi (altra barzelletta) avrebbe scontato la somma con il canone dovuto per l’utilizzo dell’impianto… Ed il bello che fu pure creata ad arte la sterile ed ancora più mentecatta polemica contro i beni archeologici…

    Come dire a tutti i sindaci, ora, ma cosa stavate facendo ad agosto per non protestare in alcun modo? Come dire al Consigliere Pedace che la mattina del 23 gennaio era a fare il vigile seriamente preoccupatissimo sulla sua favolosa stradella per Papanice che forse è stato un po cretinetti a far spendere quei soldini in quella maniera? Come e cosa dire a Parrilla che ora fa pure il comunicato da neo Presidente della Provincia fallita?

    MENTECATTI IERI, BUGIARDI ORA, INADEGUATI SEMPRE!

    Forza squali, che a saper nuotare e divorare servirà sempre di più a tutti!

    Procolo Guida

     

    https://www.crotoneinforma.it/notizia10501/Iene-ridens-come-fidarsi-di-chi-sceglie-solo-qualche-carnefice.html#.Xc0WLq97m0G

    Iene ridens: come fidarsi di chi sceglie solo qualche carnefice!

    L’altra sera la notissima trasmissione ha dimostrato che si poteva e doveva ridere di più, visto che a piangere abbiamo perso occhi, orecchie naso e gola…

    Lunedì 20 Febbraio 2017 – 13:13

    Si parte, come al solito, da denunce vere, fatte, come di consueto, per tempo ed in assoluta trasparenza.

    Margherita Corrado, archeologa e combattente vera per la preservazione della bellezza (ma qui dovremmo dire fra le pochissime a difesa di ciò che resta dalla discesa dei barbari), espone solo ciò che le viene chiesto: cosa c’è sotto lo stadio e come mai la Soprintendenza abbia autorizzato.E’ ovvio che relazioni, denunce in merito (sue e di Linda Monte) che individuavano ed individuano omissioni e topiche amministrative delle passate giunte e di quella attuale, manco a parlarne!Mentre si dice e porge il falso ad un molto più imbarazzante che imbarazzato Raffaele Vrenna che, guarda caso, non dice ciò che lo avrebe scolpato di certo: LO STADIO E’ DI PROPRIETA’ DEL COMUNE, tutte le autorizzazioni da e per fanno capo proprio a quell’Ugo Pugliese che è andato assieme all’ingegnere DeMartino fino a Cosenza per farsi firmare le autorizzazioni dal mitico bugiardo e plurindagato e mai CACCIATO Mario Pagano.E’ talmente ed ulteriormente omissivo questo servizio di ieri che avrebbe potuto (e dovuto) far scompisciare dal ridere, solo per  tutto il resto d’Italia, se si fosse pure occupato di dove sono stati cercati (e non più trovati oggi) i soldi per fare quel popò di scempio che fino ad oggi non sono nemmeno serviti a far guadagnare di più a quella società Crotone Calcio che, tra l’altro, non paga per usare lo stadio da decenni.Cari Andrea Agresti, Davide Parenti ed altri fra autori e tagliatori dei servizi delle Iene che dovrebbe ricercare paradossi ancor più che verità, VE NE SIETE PERSI UNA INCREDIBILE: i famosi, ed anche citati due milioni e mezzo di euro utilizzati, sono stati stornati da una APQ della Regione Calabria (che ne contava 7 di milioni e che per questo motivo non ha ancora visto spese nemmeno un centesimo) che era destinata alla manutenzione straordinaria di strade provinciali che non sono ancora tutte crollarte solo perché il crotonese è stata la fascia ionica meno colpita dal mal tempo; ma che comunque a Petilia Policastro, Scandale, Strongoli e Casabona ha comunque fatto danni incredibili!Se foste andati ad intervistare il Sindaco Pugliese e, soprattutto, Flora Sculco che è consigliera regionale ed azionaria di maggioranza assoluta dello scranno di Pugliese, ci saremmo fatti grasse risate, perché i conseguenti pianti ce li stiamo beccando tutti, ahinoi: anche quelli relativi al fatto che il via libera al tutto è arrivato all’UMANITA’, tanto che lo hanno votato pure i Cinquestelle!Anche perché la Onorevole Sculco, proprio in questi giorni, sta bisticciando in Regione (e ne sta dando conto pure alla stampa, meno che a noi che questa cosuccia siamo gli unici a contestarla) perché pare proprio che abbiano scritto le delibere che impegnavano quei soldi senza calcolare che per stornare per legge risorse da Apq già approvati, bisognerebbe fare ben altro che scrivere a quattro o a sei zampe delibere e determine con altri geni quali DeVona/Oliverio… (che per vostra fortuna non conoscete e che invece a noi ci amministrano da anni).Ora ci sarà pure rischio serio per i conti di un Comune che già era stato amministrato da iene per davvero, e che, oggi, sta facendo di PEGGIO… …I SOLDINI DELLA DIFFERENZIATA AD ESEMPIO.

    Ma io provo MISERICORDIA per voi Iene e per tutti quelli che ci hanno già provato, a livello nazionale, a venirci a raccontare…

    Procolo Guida

    https://www.crotoneinforma.it/notizia12245/Ed-il-Pagano-si-diffama-da-solo.html#.Xc0cba97m0E

    Ed il Pagano si diffama da solo

    Linda Monte, da sempre partigiana di battaglie civili, interviene a richiesta di corresponsabilità  con l’archeologa Margherita Corrado

    Martedì 05 Settembre 2017 – 11:11

    Premessa di Procolo GUIDA: La rete e la sua ineludibile memoria sa quando, quanto e come questa testata si sia schierata sulle vicende del mai fu Parco Archeologico di Capo Colonna e sul mare di “nefanditudine” che strafoga ininterrottamente l’immenso patrimonio storico, archeologico e culturale del nostro territorio. Sempre per la stessa ragione, è innegabile che la principale e più autorevole promotrice, da sempre, delle uniche battaglie contro questa voracità stupida quanto barbara, è stata l’archeologa Margherita Corrado, affiancata sempre da Linda Monte. Una delle ultime e più spocchiose vicende ha visto il soprintendente Mario Pagano indagato prima e rinviato a giudizio dopo, per come ha gestito la vicenda del costruendo Marine Park Village su Punta Scifo che sempre la Corrado e la Monte hanno fatto rimbalzare alle cronache nazionali. Pare che ora, così come riportato dal Corriere della Calabria che linkiamo qui e sul titolo, che Pagano stia reagendo in vari modi. Nel pubblicarvi il puntuale intervento di Linda Monte, ci chiediamo quanto e come le parti politiche e non che hanno speculato da più di tre anni sulle battaglie delle due coraggiose concittadine, si siano o si stiano muovendo per solidarizzare “in solido” rispetto a questa situazione, che al di là delle querele, non è certo nuova.

    Ecco la nota di Linda Monte:

    Una strabiliante e ridicola notizia quella di un “alto” funzionario della Soprintendenza cosentina, qual è il dott.Mario Pagano, che querela l’archeologa Margherita Corrado per diffamazione  –  forse l’aver dichiarato (egli) come già costruiti i bungalow di Scifo? Per tale motivo ed alla luce di carte ufficiali, la Procura di Crotone l’ha iscritto tra gli indagati. La storia la conosciamo bene e dunque inutile ripetersi. Aspettiamo solo eventuali  condanne. Ciò detto ricordo al Pagano che la sua odiata diffamatrice è da tempo in prima linea per la difesa dei beni archeologici e culturali quando ancora lui era con – si può dire? – con i calzoni corti e le ciabatte – Cioè nessuno! Purtroppo la città di Crotone in questi ultimi anni ha avuto modo di conoscere la pochezza di una classe dirigente nel campo della tutela dei beni, simile a lui, solo meno sciocchi!  Chi si è battuto per averne cura a fronte di disastri legalizzati e non – il castello/fortezza, Capo Colonna, Scifo, lo stadio e mille omissioni difficile e noioso da elencare, si è dovuto scontrare proprio con chi i beni li deve difendere e valorizzare. Facendo il paio con dei furbetti ed incapaci nelle classi dirigenti di comune, provincia, regione. Nel silenzio, va detto, anche degli ordini professionali. Il Pagano l’ho sentito con contenuti privi di costrutto – in compagnia della sottosegretaria Bianchi e dell’assessora Rizzo – esaltarsi per i fondi prossimi dell’antica Kroton, pronti ad essere spalmati a dovere, in occasione della inaugurazione di un ufficio scavi nel castello. Ridicola e di parata anche questa faccenda. Teme forse che l’archeologa Corrado disturbi qualche manovra, spalleggiato dalle persone sopra citate? Dunque a che titolo denuncia alla Procura di Torre Annunziata la dottoressa Corrado? E chi è lui per impedire a tutti gli uffici del suo “regno” di assegnare lavoro alla stessa? Di certo la Corrado non ha bisogno di difensori, non mi risulta abbia mai sollecitato incarichi o prebende. Se il lavoro salta fuori è solo perché le spetta di diritto! Termino invitando il Pagano a denunciare anche me, anzi mi offendo se non lo farà. Perché accanto alla Corrado, nelle denunce alla Procura, nella fatica a rincorrere carte, documenti ed altro, ci sono anch’io, ne sono fiera, pronta a dare al Pagano e ad altri improvvisatori della tutela del patrimonio di questa città, filo da torcere.

    Linda Monte

    https://www.crotoneinforma.it/notizia13083/Con-questa-amministrazione-Crotone-diventata-veramente-il-paese-dei-balocchi.html#.Xc0W5q97m0F

     

    Con questa amministrazione Crotone è diventata veramente il paese dei balocchi

    Arrivato il primo decreto ingiuntivo per i lavori allo Stadio votati all’unanimità in Consiglio Comunale

    Mercoledì 29 Novembre 2017 – 9:0

    di Procolo GUIDA

    Il Tribunale di Crotone ha emesso un decreto ingiuntivo di pagamento per 218.493,28 euro in favore della ditta “Crotonscavi costruzioni generali” a carico del Comune di Crotone.

    E già questa è una di quelle notizie che dovrebbe far sobbalzare dalle poltrone qualsiasi amministrazione, anche (e soprattutto) perché riguarda fatti (e misfatti) esclusivamente di questa amministrazione.

    L’atto, riconosce le ragioni del ricorso presentato dal legale della Crotonscavi, che aveva richiesto il pagamento di alcuni interventi di somma urgenza.

    Quegli interventi erano stati fatti nell’ambito dei lavori conferiti su appalto nel giugno 2016 per l’ampliamento e l’adeguamento dello stadio Ezio Scida (recinzioni, tornelli, sistemazioni esterne, curva sud e distinti).

    Sui provvedimenti “politici” che hanno partorito scempi negli atti amministrativi c’è da sottolineare che si è votato ORGOGLIOSAMENTE all’unanimità in Consiglio Comunale (con i due consiglieri dei cinquestelle Correggia e Sorgiovanni presenti e votanti)

    Per tornare a questa ultima regalìa del buon Ugo, secondo quanto scritto nel ricorso, il Comune aveva provveduto a liquidare parzialmente la cifra prevista nell’appalto, trascurando i lavori di somma urgenza per un ammontare di circa 220mila euro. Questo decreto ingiuntivo è stato emesso lo scorso 21 novembre.

    E adesso il Comune che farà visto che avrà 40 giorni a disposizione per opporsi a partire dalla notifica dell’atto? Nominerà un altro legale a cui concedere l’ennesima parcella? Farà di nuovo finta di gridare contro la Regione? Abbiamo la quasi certezza che farà entrambe le cose.

    D’altronde era il 30 gennaio scorso e scrivemmo:

    Gli amministratori locali: mentecatti ieri, bugiardi ora, inadeguati sempre! (cliccaci sopra per leggerlo)

    In quella occasione spiegammo infatti che la OnorevolA Flora ed Ugo Pugliese si aspettavano di utilizzare (complice la Regione Calabria) fondi che erano stati  DISTRATTI dalle esigenze delle strade provinciali che stavano crollando come castelli di sabbia.

    Era già gravissimo, certo in se!

    Ma ad aggravare ulteriormente schema e figura da bimbi che non sanno nemmeno come sgraffignare la marmellata dai propri barattoli, c’è che a questi signori nessuno è riuscito a fare entrare in testa che per modificare una APQ (Accordo di Programma Quadro) bisogna che si vada a votare in quel Consiglio Regionale che pure è stato (ed è?) frequentato sia da Sculco padre che da Sculco figlia.

     

    Ma anche questo avevamo cercato di spiegarlo in un altro articolo Iene ridens: come fidarsi di chi sceglie solo qualche carnefice!  (cliccaci sempre sopra per rileggerlo)

    A dire il vero in quella occasione lo avevamo detto a tutti per il tramite di Andrea Agresti, Davide Parenti ed alle altre Iene che erano venute per quell’altro campione di amministratore che risponde al nome di Mario Pagano (ancora regolarmente in carica anche lui arisig!).

    Lì spiegavamo infatti che proprio i citati due milioni e mezzo di euro impiegati(?) per lo stadio erano stati appunto stornati da una APQ della Regione Calabria (che ne contava 7 di milioni e che per questo motivo non ha ancora visto spesi nemmeno un centesimo) che era destinata alla manutenzione straordinaria di strade provinciali che non sono ancora tutte crollate solo perché il crotonese è stata la fascia ionica meno colpita dal mal tempo lo scorso anno (ma c’è il tempo che lo faccia in questo inverno che sta per iniziare).

    Alle Iene allora, ed a tutti gli altri da sempre, avevamo consigliato di andare ad intervistare il Sindaco Pugliese e, soprattutto, proprio l’OnorevolA Flora Sculco che è consigliera regionale ed azionaria di maggioranza assoluta dello scranno di Pugliese e che pure aveva avuto LA FACCIA di sgridazzare e minacciare la Regione che tardava a dare al Comune di Crotone ciò che non avrebbe potuto dare allora, così come non né potrà mai dare.

    Giusto per l’inciso di prima, anche allora ribadivamo, sempre in quella occasione, che il via libera a questo sfacelo era arrivato all’UMANITA’; tanto che lo avevano votato pure i Cinquestelle in Consiglio Comunale!

    Ora non sappiamo più cosa aspettarci da questa Amministrazione; fra rate di ammortamento mutui, multe e dazi sulla mancata differenziata e questo buco di oltre due milioni e mezzo, non è che la parola dissesto comincerà a gravitare?

    Ah ma il Sindaco Ugo ha fatto la riorganizzazione dirigenziale; ci sono i nuovi e vecchi geni all’opera sistemati in campo; e poi c’è superman Rory… E forse pure qualche altro super ingaggio all’orizzonte…

    E poi… …ci sono gli alberi della pace da piantare tutti assieme appassionatamente… …magari in qualche altra zona dove avrebbe dovuto metterli qualche privato per oneri in convenzione e/o oneri di urbanizzazione MAI PRETESI E/O INCASSATI DAL COMUNE DI CROTONE E DAI SUOI CITTADINI!

    CHè CITTà DEI BALOCCHI CHE è DIVENTATA Crotone

     

    https://www.crotoneinforma.it/notizia15557/Stadio-altro-che-proroga.html#.Xc0Swa97m0F

    Stadio: altro che proroga…

    Riceviamo e pubblichiamo fatti circostanziati soprattutto per “spingere” nella direzione corretta alla risoluzione strutturale del problema

    Mercoledì 05 Settembre 2018 – 12:12

    All’inizio eravamo perplessi, quando abbiamo ricevuto questo interessantissimo contributo di uno dei nostri lettori attivi più cari.

    Non vi neghiamo che, pur avendo scritto tantissime volte e sempre chiaramente, nella congiuntura di questa incredibile vicenda dello Stadio, abbiamo sempre cercato di evitare di contribuire a sterili polemiche che non avrebbero fatto altro che “rischiare” di esacerbare veri e propri orrori di questa amministrazione.

    Abbiamo anche sottoscritto l’appello dei colleghi alla disperata ricerca di poter vedere risolta una questione la cui soluzione, paradossalmente, sarebbe invece a portata di mano…

    Poi abbiamo parlato approfonditamente con l’autore di questo contributo e ci siamo, vicendevolmente convinti che questo contributo può e deve spingere nella giusta direzione, ed alla fine della lettera, spiegheremo, molto semplicemente perché e per come!

                                                            Ill.mo Signor Direttore

    Nuovo Stadio Comunale: cosa è accaduto davvero, soprattutto per risolvere definitivamente oggi!

    Negli ultimi due mesi ho assistito, all’inizio divertito e dopo molto meno, alla querelle sorta tra l’Amministrazione Comunale e la Soprintendenza di Cosenza relativamente alla questione, risaputa da tutti, circa l’utilizzo dello Stadio Comunale “E,Scida”.

    Tutti conoscono l’antefatto, il Comune di Crotone e la competente Soprintendenza, nel corso del 2016, hanno stipulato un accordo con il quale l’Ente Comunale si sarebbe fatto carico di realizzare un nuovo stadio comunale e procedere, contestualmente allo smontaggio di alcune tribune e di altri lavori per nuovi spogliatoi (se non tutto lo smantellamento dello stesso Scida), precedentemente autorizzati per adeguare l’impianto alle esigenze della serie A (oltremodo nemmeno indispensabili, ma questa è un’altra storia…).

    Trascorso detto termine il Comune di Crotone ha richiesto una ulteriore proroga in quanto non aveva programmato e deliberato nulla di quanto stipulato.

    Secondo quanto affermato dagli organi comunali non è stato possibile incaricare i tecnici, comunali o esterni, per la redazione del progetto esecutivo, scaricando, di fatto, responsabilità alla società ed alla burocrazia italiana (e qualcuno vi ha pure aggiunto tutto il cucuzzaro esterno “nemico” di Crotone).

    Tutto ciò non corrisponde assolutamente al vero, anche perchè l’Amministrazione ha un progetto per la realizzazione di un nuovo stadio redatto da n.10 tecnici esterni e regolarmente pagato (250 milioni di  lire).

    Veniamo ai fatti: nel 1988 il Governo Craxi approvò una legge “ Italia 90” che consentiva ai comuni di poter accedere a finanziamenti per la realizzazione di nuovi impianti sportivi a carattere nazionale, interregionale, e pure di pratica sportiva a livello dilettantistico-amatoriale.

     

    Il Comune di Crotone partecipò al bando con due richieste, un nuovo stadio di calcio ed il completamento del Settore “C” di via Cutro (piscina olimpica). A seguito di ciò ottenne due finanziamenti di lire 1.800.000.000 per lo stadio e di 512.000.000 per la piscina. In attesa di un finanziamento più cospicuo, l’Amministrazione Comunale dell’epoca affidò l’incarico per la redazione del nuovo impianto a tecnici esterni.

    L’opera prevista comportava una spesa di lire 20 miliardi ed una capienza di 18.000 spettatori.

    Naturalmente l’Amministrazione individuò l’area per la realizzazione dello stadio in c.da Cipolla ( proprietà Mottola).Purtroppo, il successivo finanziamento non fu  erogato dal Governo a causa dell’eccessiva richiesta di finanziamenti pervenuti da tutta Italia.La somma non utilizzata è stata, successivamente, in gran parte recuperata per il completamento della piscina.

    E’  chiaro che l’Amministrazione Comunale, dopo aver stipulato l’accordo con la Soprintendenza, avrebbe dovuto incaricare i tecnici progettisti per il riadeguamento del progetto alle nuove norme in materia di sicurezza, e non stare con le meni ferme; anche perché il solo mettere mano a questo iter, già bello che pronto, avrebbe potuto consentirgli di siedere ad un nuovo tavolo con la Sovrintendenza non tanto per chiedere proroghe, quanto per dare piena attuazione a quel protocollo, individuando tempi e modalità tecniche di attuazione e di immediata programmazione degli scavi e del rinvenimento dei beni archeologici. Tanto più e tanto meglio avendo a disposizione la rimodulazione di Antica Kroton che nel frattempo è stata pure attuata.

    Purtroppo nessuno si è attivato in merito.

    Ma perchè il Comune in due anni non ha mosso un dito pur avendo stipulato un impegno così oneroso ed avendo un progetto esecutivo profumatamente pagato?

    Semplice quanto allucinante: a “qualcuno”  è balenata l’idea di realizzare il nuovo impianto nel quartiere Tufolo! E precisamente nelle aree attualmente  occupate dal Settore B, dai capannoni Esac e dal campo di calcio con struttura geodetica Tufolo.

    L’intento è forse quello di realizzare uno stadio con annesso un grande centro commerciale e negozi  vari in maniera da poter “accontentare” anche un famoso gruppo di distribuzione di alimenti tedesco? O si doveva “ottimizzare” il contorto iter che ha già concesso le aree limitrofe ad una lanciata associazione sportiva che si è staccata dalle costole del Crotone Calcio?

    O entrambe le cose?

    Peccato che oltre ai danni sotto gli occhi di tutta Italia, questa situazione purtroppo, prevederebbe la soppressione degli unici campetti di calcio cittadini e della pista di atletica leggera , la sola a livello provinciale (oltre a quella di Cirò Marina); si perché tutte le altre strutture sono private, o sono state privatizzate (nei ricavi ovviamente).

    Praticamente per l’egoismo e l’incompetenza di pochi, oltre a continuare ad avere la spada di Damocle del mancato utilizzo dell’Ezio Scida in questo campionato, ci sarebbe la totale distruzione delle attività minori di calcio ed atletica leggera, con la tripla beffa che c’è pure un risveglio di tale attività e solo ed esclusivamente grazie alla passione di cittadini e senza alcun sostegno dell’amministrazione comunale.

    Quindi scartate tutte le altre ipotesi, “Manco li Cani” C.da Cipolla o aree Godano, gli interessi sono puntati su questa area, quel Tufolo, da decenni oggetto di tanti interessi privati.

    Ma molte volte mi chiedo, se l’Amministrazione Comunale dovesse affidare la progettazione ad un nuovo gruppo di tecnici non rischierebbe

    di essere chiamata in causa per danno erariale all’Ente?

    Eh si che già la Corte dei Conti sguazza nell’autorevolezza di questa maggioranza Pugliese!

                                                                      Facino Santo Vincenzo

     

    Allora, al netto di ciò che ci racconta Facino e di cosa abbiamo scritto più volte, la questione stadio è sempre più nelle mani di una Amministrazione che non sa gestire i propri beni (lo stadio appunto ed i reperti archeologici, in questo specifico) molto più di quanto “possa” fare o permettere Pagano, da Soprintendente.

    Se è vero, come è lapalissiano, che tanti e troppi errori sono stati compiuti anche con lo spropositato, inutile e dannoso utilizzo di fondi pubblici (ed a tal proposito ricordiamo solo Gli amministratori locali: mentecatti ieri, bugiardi ora, inadeguati sempre! , cliccaci sopra per rileggerlo) è altrettanto vero che si può e si deve urgentemente mettere in ordine ed a posto il tutto.

    Innanzitutto sapendo individuare gli interlocutori: è inutile chiedere al Ministero ciò che il ministero non può fare! L’unico interlocutore che SOVRINTENDE è Pagano! E Pagano può intervenire (sull’immediato) solo se sopraggiunge un fatto nuovo. Il fatto nuovo è assolutamente a portata di mano: indire il bando per la rimozione come da accordi che, nel bando stesso può e deve essere richiamato. Nelle more si chiama Pagano e si concorda come la Sovrintendenza può supervisionare la procedura e l’attuazione con tempi tecnici necessari.

    Verrà da se che Pagano accetterà di certo (e di fatto) che si studi e si attenda l’attuabilità di tale procedura.

    Subito dopo va attuata una delibera di indirizzo per l’individuazione immediata del percorso che avvii la costruzione del nuovo stadio che, visto ciò che ci richiama Facino oggi, può e deve contenere considerazioni (positive o anche negative) sul vecchio progetto che comunque assicurerebbe corsie preferenziali per finanziamenti e/o agevolazioni (tipo il credito sportivo) essendo già frutto di altri finanziamenti così come descritto dal Facino.

    E’ tutto così complicato da comprendere e da fare? O VOGLIAMO PENSARCI NUOVAMENTE a tre giorni dalla ripresa del campionato dopo la sosta per far finta di fare gli eroi firmando “improbabili” ordinanze sindacali? Magari essendo convinti pure di fare la parte dei salvatori del pallone? O siete pronti per qualche altra invenzione che vedrà pure nuovamente Sorgiovanni, Correggia e l’opposizione(?) votare all’unanimità per poi scannarvi due minuti dopo?

    Speriamo non sia così per almeno tutti quelli che continuano a blaterare che ci siano disegni esterni contro Crotone…

    Procolo Guida

     

     

    https://www.crotoneinforma.it/notizia12292/Chiacchiericci-e-prebende-sono-l-oppio-del-popolo-crotonese.html#.Xc0FOq97m0E

    Chiacchiericci e prebende sono l’oppio del popolo crotonese

    Per il “nostro” guerriero questa città si “suppa” i sonniferi di manifestazioni e tralascia i problemi seri che si incancreniscono

    Lunedì 11 Settembre 2017 – 9:9

     

    riceviamo e pubblichiamo l’ulteriore incursione del guerriero Phayllos:

    L’altra Domenica è stata realizzata la “StraCrotone”, pomposamente pubblicizzata dall’Assessore Frisenda e dal Coni Provinciale oltre che da un gruppo di appassionati “cascati” nel “coprimbroglio” della gestione degli impianti sportivi a Crotone.

    L’Assessore, infatti, non è in grado di interessarsi della gestione e programmazione degli impianti, a partire da quelli denominati Settore B che poi dovrebbe essere la prima “palestra” proprio per quei podisti che hanno ONORATO la manifestazione di cui sopra.

    Tra gli impianti assegnati a società sportive senza che il Comune incameri un euro dalla locazione (anzi che costano fior di soldini di utenze) c’è proprio  quel Consorzio Daippo (notissimo all’assessore ed al Presidente del Coni) che gestiscono la piscina olimpionica, limitrofa al settore B senza pagare un euro di fitto, anzi…

    Eppure quelle società di nuoto hanno il “forziere” pieno, tant’è che stavano per acquistare un immobile sotto forma di investimento.

    Ma si può e si dovrebbe andare oltre questa singola stortura: si può e si dovrebbe andare ad analizzare la gestione di questi e di altri impianti costati fior di centinaia di milioni, così come su quelle palestre di scuole comunali impropriamente usate, alcune senza nemmeno l’agibilità e/o chiuse proprio perché fatiscenti.

    Eppure proprio nella tanto disgraziata passata consiliatura era stato approntato un regolamento per la gestione degli impianti; ma forse anche per questa ragione l’allora Assessore Perri era stato defenestrato prima da assessore e poi da Presidente del Coni.

    Ma questa è la città del volemose bene, di Pantalone (il Comune) che paga sempre (prima, durante e dopo) come per lo stadio, dove addirittura oltre ai soldi mai incassati dai Vrenna, riusciamo a perderne pure di quelli promessi da Oliverio (Regione) in campagna elettorale.

    E pure c’è stata di mezzo la polemica della vecchia piscina, dove anche illustri esponenti del NUOVO modello di città dello sport, si sono guardati bene dal denunciare queste cose notissime (anche perché denunciate da questa testata, che non a caso è stata scelta da un guerriero…).

    Ma di che si parla in città?  Solo delle voci incontrollate circa la “rottura” dei rapporti fra l’area Sculco ed il gruppo Pedace; del tradimento dell’Assessore ai Lavori Pubblici Sinopoli, nominato su indicazione proprio del gruppo Pedace, passato clamorosamente dall’altra parte (proprio con Sculco).

     

    Si parla dunque di Leo Pedace che intenderebbe dare le proprie dimissioni da Amministratore unico di Crotone Sviluppo, dopo aver fatto allo stesso modo in Akrea.

    Tutti (quelli che ovviamente badano a fare e/o commentare politica con i si dice) a dire che la cosa farebbe precipitare, sicuramente,  la Giunta Pugliese decretandone la fine.

    Ma poi quale sarebbe l’oggetto del contendere di questa lotta di potere?

    Si dice sempre che il Gruppo Pedace vorrebbe ampie assicurazione che alle prossime elezioni Regionali venga candidato, senza se e senza ma, Pantaleone (Leo) Pedace.

    L’area Sculco, sorniona sui sonni dei crotonesi come sempre, rinvierebbe la discussione a data da destinarsi in quanto il buon Enzo, direbbe di fare pure volentieri spazio; se riuscisse a candidare la figlia Flora alla Camera dei Deputati. Tanto poi fra un paio d’anni, con la dovuta calma, per il decidere il da farsi per le elezioni regionali ci potrebbe pure essere una chiamata popolare al rientro diretto del GRANDE ENZO (black solo di colore non trasparente).

    E nell’attesa che il caro Enrico torni il guerriero dell’era Vallone, questa città si “suppa” i sonniferi diretti come le beghe inutili che riempiono pagine di giornali ed indiretti come le manifestazioni che si accollano i soliti appassionati e/o gli “unti” dai quattro soldi incassati; i problemi seri si incancreniscono, i soprusi si moltiplicano ed i servi sciocchi figliano…

                                                   Il guerriero PHAYLLOS

     

    https://www.crotoneinforma.it/notizia15004/Stadio-chi-si-estranea-dalla-lotta-un-gran-figlio-di-Pisciotta.html#.Xc0VAa97m0F

    Stadio: chi si estranea dalla lotta è un gran figlio di… …Pisciotta!

    Da quando è stata negata la richiesta di proroga di due anni fa è iniziato solo il festival dello scarica barile

    Lunedì 11 Giugno 2018 – 12:0

    di Procolo GUIDA

    Premessa:

    Gaspare Pisciotta era il fido del bandito siciliano Salvatore Giuliano. E’ certo che fu uno dei partecipanti alla strage di portella della Ginestra del 1º maggio 1947. Per sua stessa ammissione è considerato il responsabile dell’uccisione del suo capo che era diventato simbolo delle lotte contadine in Sicilia nonostante fosse, da sempre, “uomo d’onore” della mafia. Pisciotta, una volta arrestato, sostenne subito, senza mai ritrattare, che avesse lui stesso ucciso nel sonno Giuliano come da istruzioni dirette dall’allora Ministro dell’interno Scelba. Al processo per il massacro di Portella della Ginestra, Pisciotta dichiarò e fece nomi e cognomi. Nel carcere dell’Ucciardone Pisciotta ritenne che la sua vita fosse in pericolo, anche se messo in cella con i calabresi. Anni dopo Pisciotta prese, in carcere, un preparato vitaminico che egli stesso sciolse nel caffè. Quasi immediatamente venne colpito da lancinanti dolori addominali e, nonostante fosse stato portato immediatamente all’infermeria della prigione, morì nel giro di quaranta minuti. Mai nessuno venne processato per la sua morte. Il fratello Pietro provò a fare pubblicare un autobiografia che sarebbe stata scritta proprio da Gaspare Pisciotta in carcere. Questo documento andò però smarrito ed il suo contenuto rimase sempre un segreto.

     

    SconVOLGIMENTO:

    Negli ultimi due anni, sulla pelle del sacrosanto diritto/dovere della tutela dei beni archeologici (e solo per il tramite di quella dello stadio, del mito della serie A di calcio e dell’ospedale di conseguenza) si sono consumati quasi gli stessi crismi di illegalità, furbizie e mistificazioni della realtà che, come allora in Sicilia, oggi in Calabria riescono a mescolare carnefici e vittime. A dire la verità, l’unica differenza, pure sostanziale, è che oggi a Crotone, di vittime se ne vedono davvero poche, poche; anzi pochissime. Con una grandissima aggravante: oggi sarebbe possibile riscontrare dichiarazioni e prese di posizione che definire ballerine equivarrebbe a considerare poco oculata la gestione delle partecipate…

    Allora cerchiamo di essere esaustivi e sintetici di cosa è accaduto solo in questi ultimi due anni: dopo che da decenni la società dei fratelli Vrenna non aveva quasi mai pagato per l’impianto canoni pure previsti dal Comune che è proprietario dello Scida, arriva, con incredibile merito della stessa società, la serie A di Buffon, Totti, Insigne ed Icardi.

    Tutti felici e contenti!

    E tutti troppo poco consapevoli che “cchiù avutu è u muntu e cchiù carrica è a niva”.

    Ed allora diventa “quasi naturale” l’impuntatura (alquanto “megalomane”) dell’allora Presidente Raffaele Vrenna: anziché chiedere deroga (pressoché automatica) alla Lega Calcio per poter giocare dentro uno stadio che, con piccoli interventi, avrebbe potuto vedere la squadra rossoblu tranquillamente ed immediatamente disputare tutte le partite casalinghe della nuova serie A, ci si immette in un iter costoso quanto pericoloso per ampliare uno stadio sia in curva che in tribuna che determinerà, inevitabilmente, dover giocare a Pescara(!)  fino a fine ottobre le prime in assoluto nella massima serie.

    Tutti felici e contenti tranne noi e pochi altri come l’allora semplice archeologa Margherita Corrado che per farvi avere idea di cosa scrivesse e dicesse è bene leggere La vicenda stadio rappresenta quanto a Crotone siamo tutti ignoranti di serie A

    Ma si decide dunque e comunque di ampliare la capienza dello stadio di fretta e furia apportando interventi strutturali che hanno coinvolto, inesorabilmente, l’intervento autorizzativo della Sovrintendenza e, nello specifico, di quel genio di specchiata statura morale ed amministrativa del dottor Mario Pagano. Per inciso: che lo Stadio insistesse su di una zona archeologica, lo sapeva anche il compianto Turuzzu Fissirìa (che, giusto a beneficio dei non indigeni, facciamo conoscere e rammentare nel video che postiamo di sotto e linkiamo qua).

    La genialoide scelta viene approvata all’unanimità in Consiglio Comunale con il concomitante utilizzo di soldi pubblici distratti da più di 9 milioni di euro previsti per le condizioni pessime delle strade provinciali “aggredite” da un dissesto idrogeologico della provincia che vedrà pure tre contenziosi, a partire da quello con la Regione Calabria che aveva appoggiato questa scelta scellerata solo per far permettere ad Oliverio di fare campagna elettorale alla professoressa Barbieri che, più e meglio dei 5stelle, perderà comunque le elezioni a favore di Pugliese/Sculco. E come questi effetti siano divenuti, a piacimento, cause e motivo di litigi fra TUTTI gli stessi carnefici e chi lo scrivesse allora come oggi è bastevole rileggere Gli amministratori locali: mentecatti ieri, bugiardi ora, inadeguati sempre!

    Come invece sia stato possibile che Correggia e Sorgiovanni abbiano potuto votare quella delibera assieme a tutti gli altri… …lo devono ancora spiegare; come sia stato possibile che siano stati in silenzio sulla successiva querelle fra l’allora ancora semplice paladina dei beni archeologici Margherita Corrado ed il Sovrintendente Pagano andata anche su Le Iene di Italia 1 è divenuto pure il primo mistero della Madonna di quella Capocolonna su cui la stessa Corrado e Correggia hanno “poggiato” notorietà e, dunque, voti.

    Ed a proposito di voti… Cosa riesce a dire l’attuale Senatrice a 5 stelle Margherita Corrado, oggi, a proposito del diniego a prorogare l’attuale collocazione ed ampliamento dello Stadio?

    Eccovi serviti da un suo post su facebook al quale non è seguita una conferenza stampa e nemmeno un semplice comunicato ufficiale:

    Margherita Corrado

    8 giugno alle ore 2:12

     

    Avviso agli ALLOCCHI che, in merito allo stadio di Crotone, prestano fede assoluta ai tanti esemplari di RANA DALLA BOCCA LARGA gracidanti in questi giorni.

    L’accordo che l’Amministrazione Pugliese e il Consiglio Comunale sottoscrissero con il Ministero, a maggioranza bulgara, il 30 luglio di due anni fa, escludeva ed esclude esplicitamente qualsiasi proroga. Da qui il comportamento della Soprintendenza, che si sta semplicemente attenendo al patto per la sua parte.

    Come ho già dichiarato ai media più maliziosi durante la campagna elettorale, IO NON ME NE OCCUPO. Ho contestato, nel 2016, DOPO la realizzazione della tribuna coperta, la scelta scriteriata di consentire un’ECCEZIONE ALLA LEGGE. La durata breve o lunga di tale eccezione non riduce né amplifica l’errore di fondo.

    Occorre se mai ringraziare i COCCODRILLI COMUNALI che ora versano le loro lacrime ipocrite e/o diffondono insinuazioni, lanciano minacce e invettive. NON HANNO FATTO NULLA di ciò che avevano giurato solennemente di fare per evitare quanto si sta verificando oggi ed era fin da allora perfettamente prevedibile e previsto.

    ——————————–“Allocco è chi l’allocco fa!”—————————-

    Ma illustrissima Senatrice delle due una, ed una soltanto:

    o le impalcature di tribuna danneggiavano e danneggiano i reperti su cui insistono, ed allora non si capisce perché non se ne occupa più a maggior ragione dopo l’editto (quello si bulgaro) che ha dovuto subire da Pagano e che non l’avrebbe più fatta lavorare come archeologa; oppure il danno è già stato fatto ed allora dovrebbe occuparsi di favorire e poi controllare una nuova convenzione che, con tempi certi, ci porti ad un nuovo stadio, a liberare finalmente l’ospedale e pure far avviare (dentro o fuori i soldi di Antica Kroton poco importa) scavi e recupero di ciò che già il mitico Senatore (Pasquale) aveva promesso più di un decennio fa di far emergere all’interno dello Scida che sarebbe così diventato l’arena dei gladiatori crotoniati.

    E sempre delle due una, ed una soltanto:

    o critica quella maggioranza che Lei definisce bulgara che “scriteriatamente” (sempre termine Suo) ha concesso l’eccezione alla legge per realizzare la tribuna coperta e fa fare mea culpa ai COCCODRILLI COMUNALI Correggia e Sorgiovanni; oppure, sta zitta veramente e consente che si facciano altri danni come quelli già fatti per il bilancio, le partecipate, la differenziata e provvede, assieme alla sua collega Barbuto, a fare altre foto famiglia con Pugliese, la Sculco e tutto il cucuzzaro. Tanto lo potete assimilare al silenzio che state proseguendo a “presentare” sul mancato cronico e storico versamento sugli oneri che la società di calcio continua a non versare nelle casse comunali. Oppure dobbiamo pensare che state semplicemente attendendo che qualche altro gruppo di cittadini si occupi per davvero di altri soldi pubblici  “bruciati” per occupare militarmente comitati di protesta e poi sventrarli ed utilizzarli nelle prossime campagne elettorali?

    Si perché è arcinoto che Lei, cara Senatrice, abbia pure sacrificato molto più che battaglie di civiltà sull’altare della real politik: è arrivata addirittura a “sfregiare” anche rapporti umani come quelli con Linda Monte e Fabrizio Meo (che l’hanno pure visti sempre difenderla, sostenerla ed ispirarla nei momenti più duri e puri delle sue battaglie) pur di assecondare comportamenti indegni del movimento 5 stelle che dopo aver cavalcato proteste come quelle di Piazza Villaroja e Capocolonna si sono resi complici di silenzi e addirittura di veri e propri sfregi come la gestione della rimodulazione sul promontorio lacinio che ha tolto una strisciolina di cemento per raddoppiare quella che ha permesso la lastricatura di cotto al suo fianco: alla faccia del semplice peso specifico che potrà solo permettere a Chiesa e Torre di cadere a mare più velocemente del previsto… E senza che MAI si potesse vedere ancora il barlume della nascita dell’intero Parco Archeologico sempre più abbandonato a se stesso ed a altri “affari” che sfruttano altri soldi pubblici come quelli degli spettacoli e delle mostre negli annessi Museo ed anfiteatro (ma questa è un’altra tristissima storia che prima o poi vedrà altre verità venire a galla).

     

    E poi, cara Senatrice come fare a disinteressarsi del problema stadio se pure il Procuratore Capo Capoccia riesce a trovare il tempo di scrivere al Ministero? Lui che pure non trascura, fra rassicurazioni sull’efficacia e l’efficienza della bonifica con contestuali richieste di archiviazioni per quelle abbozzate precedentemente, trovando anche il tempo di chiamarci “malapagatori” e veri responsabili dei fallimenti delle partecipate.

    Vede gentilissima Senatrice Margherita Corrado il problema è che proprio in mezzo a questo marasma, questo suo/Vostro modo di comportarsi politicamente (e non) è una offesa non tanto e non solo a chi pretende o attende un cambiamento reale. Figuriamoci se considerassimo di qualche rilevanza sociale l’annessa offesa alle battaglie ed alle conseguenti difficili scelte di gente (pure di valore) come Linda Monte e Fabrizio Meo. E’ una offesa alle tante battaglie che l’archeologa Margherita Corrado ha con merito promosso ed arricchito in tanti anni di “militanza” di altissimo profilo culturale e sociale.

    Ed il problema ancora più rilevante è che queste offese vanno inesorabilmente a “scarnificare” l’afasia generale della gente comune, a maggior ragione di quella parte di “popolo” meno esposta a patti con quel maledetto diavolo dell’edonismo. E’ proprio proseguendo così che non potremo MAI più ritornare indietro al mero calcolo economico come unica religione dell’essere e del divenire. E’ proprio proseguendo ad imbracciare con così tanta leggerezza la bandiera dell’onestà che non ne resterà nemmeno l’asta.

    Ed a questo proposito, in mezzo a tante altre denunce ed invettive, alcune delle quali vi abbiamo già riproposto in questo articolo, ci piace darvi dimostrazione di come lo sconforto non sia mai riuscito a sconfiggerci all’angolo della protesta e basta. Vi riproponiamo perciò (cliccaci sopra per rileggerlo) Stadio: solo chi è ignorante e/o in mala fede se la prende con le vecchie malefatte della Soprintendenza.

    Era proprio poco prima di quel 30 luglio del 2016, e scrivevamo alla fine:

    “…questa vicenda che è evidente che rischia di consumare profonda delusione popolare può far nascere un nuovo modello di gestione delle tensioni sociali e riportare il ruolo della pubblica amministrazione ad un livello di autorevolezza che stenta, non solo a Crotone, ad avere opportunità di rilancio. Tutto ciò può avvenire solo se nessuno si permette di schierare due squadre contrapposte: quella dei calciofili, armati dalle pattuglie di ultras sfegatati e quella degli intellettuali da quattro soldi che fanno finta di avere l’alito sempre più pulito di tutti!”

    Potremmo aggiungere qualche riferimento alle tensioni sociali “armate” con la stessa arte a proposito dei 630 migranti sull’Acquarius (ma preferiamo solo allegare STUPIDI BARBARI).

    Abbiamo solo da aggiungere che si può tentare di iniziare a recuperare con le medesime modalità suggerite allora… …ed a qualche quintale di cenere cosparso su tantissime teste e che, soprattutto, nessuno pensi più di riproporre che sono sempre i soliti nemici esterni che vogliono affossare questa nostra Crotone; con la buona pace pure della buonanima di Turuzzu:

    e qui parte il video/leggenda…                ecco il link per poterlo vedere

    https://www.youtube.com/watch?time_continue=28&v=dILgpnenSUs&feature=emb_logo

     

     

     

    https://www.crotoneinforma.it/notizia15260/Perso-lo-Stadio.html#.Xc0YHa97m0G

    Perso lo Stadio?

    Mentre il Sindaco delega la Sculco che se la prende con la Corrado… …non ci rimane che piangere!

    Giovedì 19 Luglio 2018 – 13:37

    A cura di Procolo GUIDA

    Stavamo già  scrivendo questo articolo sulla comunicazione ancora ufficiosa che vuole la Sovrintendenza decisa a non concedere alcuna proroga alla rimozione della tribuna e della curva all’Ezio Scida anche perché nell’attesa di comunicazioni ufficiali del Sindaco e/o della società, congiunte o meno.

    E’ arrivata l’invettiva dell’Onorevole Regionale Flora Sculco che abbiamo puntualmente pubblicato in  La Sculco sulla vicenda stadio ha trovato i colpevoli: la Corrado e Pagano.

    Al netto dell’assenza di notizie certe sulle reali condizioni ed effetti di ciò che dovrà comportare questa posizione di oggi del sovrintendente Mario Pagano, ci sentiamo di ribadire e, purtroppo, rafforzare la posizione che esprimemmo in Stadio: chi si estranea dalla lotta è un gran figlio di… …Pisciotta!

    Dobbiamo ringraziare comunque la consigliera regionale Flora Sculco perché ci permette di cancellare molto di ciò che avevamo scritto. Decida lei e tutti i crotonesi chi dice e scrive cose credibili alla luce dei comunicati che il Comune di Crotone a firma del Sindaco hanno diffuso in due anni di (pochissime) azioni e (tantissime) promesse che non hanno mai visto la figlia del capo politico della Prossima Crotone (che ancora attendiamo) sempre in primissima fila.

    Noi ci limitiamo a pubblicarli con i relativi link sul portale del Comune, accanto a solo alcuni degli articoli da noi pubblicati sulla vicenda con una nostra ricostruzione stile Bignami:

    1)     Lo stadio ha “subito” modifiche che non erano necessarie per la serie A che avrebbe concesso proroga come in altri casi

    2)     Il Sindaco ha firmato un accordo che prevedeva soli due anni e sarebbe dovuto essere comunque demolito

    3)     Sono stati spesi soldi dei contribuenti e distrazioni di soldi regionali indirizzate al dissesto idrogeologico che penalizza l’intero territorio

    4)     Non si è fatto nulla in questi due anni per presentare uno straccio di progetto per il nuovo stadio

    5)     Mai è stata fatta chiarezza sulle condizioni di concessione dello stadio alla società FC Crotone

    6)     Alla luce del voto in Consiglio Comunale e del vuoto di qualsiasi monitoraggio politico (nemmeno di stampo propagandistico) della posizione dei 5stelle locali e nazionali, nessuno si può chiamare fuori da responsabilità enormi per il danno economico e d’immagine che l’intera città sta già subendo su questa vicenda grottesca!

    ecco i comunicati del Comune dal 2016 ad oggi

     

    Consiglio Comunale: unanimità su stadio ed aeroporto

    Si è discusso e votato sul futuro dello stadio “Ezio Scida” e dell’aeroporto di Crotone nella odierna seduta del Consiglio Comunale che si è tenuta questa mattina nell’Aula Consiliare presieduta dal presidente Serafino Mauro.

    Un futuro che passa attraverso l’impegno del sindaco Ugo Pugliese, della Giunta, dell’Amministrazione e di tutto il Consiglio Comunale che ha votato all’unanimità le proposte di delibera all’ordine del giorno.

    Stadio ed aeroporto, due temi che sono stati considerati prioritari nell’agenda di governo della nuova amministrazione Comunale.

    L’ampia discussione sui due argomenti, partecipata da parte dei consiglier idi maggioranza e di minoranza, è stata preceduta dall’intervento del sindaco Pugliese e per quanto attiene lo stadio da quello degli assessori allo Sport Giuseppe Frisenda e ai Lavori Pubblici Tommaso Sinopoli, mentre l’assessore al Bilancio Benedetto Proto ha relazionato sull’aeroporto.

    Sullo stadio è stato ribadito dal sindaco Pugliese l’impegno quotidiano assunto immediatamente dall’inizio dell’insediamento, senza perdere un minuto, che ha portato alla definizione di percorsi amministrativi grazie anche all’impegno degli uffici tecnici comunali come sottolineato anche dagli interventi dei due assessori Frisenda e Sinopoli.

    Il Consiglio Comunale ha votato all’unanimità la delibera relativa all’ampliamento dello Stadio Comunale in virtù dell’autorizzazione della Soprintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio per le Province di Catanzaro, Cosenza e Crotone e delle relative prescrizioni Unanimità c’è stata, dopo ampia discussione, sul secondo punto all’ordine del giorno relativo alla “erogazione di somme per la proroga esercizio provvisorio Aeroporto di Crotone”.

    Il sindaco Ugo Pugliese ha inteso ringraziare, nello spirito di condivisione che sta caratterizzando l’azione amministrativa, tutti i Consiglieri per l’alto senso di appartenenza che hanno dimostrato e soprattutto per il fattivo contributo che hanno dato in sede di Consiglio Comunale su due temi importanti sui quali c’è la massima attenzione ed aspettativa da parte della cittadinanza tutta.

    Ezio Scida: ok della Soprintendenza

    Il sindaco Ugo Pugliese comunica agli sportivi e alla comunità cittadina di aver appena ricevuto dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio l’autorizzazione all’occupazione delle aree sottoposte a vincolo per la realizzazione delle opere prefabbricate per l’ampliamento dello stadio comunale “Ezio Scida”

    La stessa autorizzazione è condizionata a prescrizioni e per tale motivo la Giunta Comunale e gli uffici tecnici sono già al lavoro per ottemperare a quanto previsto dall’autorizzazione stessa.

    Impegno congiunto per lo “Scida”

    Si è tenuto questa mattina, su invito del sindaco Ugo Pugliese, un incontro con la società F.C. Crotone per fare il punto sulla situazione dei lavori attualmente in corso per l’adeguamento dello Stadio “Ezio Scida”.

    C’è piena sintonia tra l’amministrazione Pugliese e la società del presidente Raffaele Vrenna nel comune interesse di offrire agli sportivi crotonesi il palcoscenico del mitico “Ezio Scida” per la prossima stagione che vedrà i rossoblu competere nella massima serie calcistica.

    All’incontro di oggi hanno partecipato con l’assessore all’Impiantistica Sportiva Giuseppe Frisenda, l’assessore ai Lavori Pubblici Tommaso Sinopoli e il presidente Raffaele Vrenna, il vice direttore sportivo Gino Porchia, il dirigente del Settore Lavori Pubblici del Comune Ing. De Martino, il tecnico comunale Ing. Ciccopiedi ed i tecnici del F.C. Crotone Zappia e De Raffaele

    Presenti i consiglieri comunali Enrico Pedace e Pisano Pagliaroli.

    L’incontro è stato finalizzato a tracciare un definitivo crono programma dei lavori di adeguamento dello stadio per darne contezza agli sportivi ed ai cittadini che meritano ogni soddisfazione anche per il futuro.

    La prima partita casalinga prevista dal calendario il Crotone dovrà disputarla fuori sede ma lo stadio sarà nella disponibilità dei rosso blu per il 18 settembre in occasione della partita con il Palermo.

    Piena sinergia anche per quanto riguarda il controllo dell’andamento dei lavori.

    I tecnici del Comune, la task force comunale istituita dal sindaco composta dai Consiglieri Pedace e Pagliaroli ed i tecnici dell’F.C.Crotone proseguiranno il tavolo permanente direttamente sul cantiere per verificare i lavori e prevenire qualsiasi criticità in modo da essere pronti per la data stabilita.

    “Non è mai mancata la piena sintonia con l’amministrazione Pugliese dal primo giorno del suo insediamento sulla questione stadio. L’intento è stato sempre quello di lavorare insieme nell’interesse degli sportivi crotonesi e della squadra. Ringrazio il sindaco, gli assessori, la task force comunale ed i tecnici comunali per l’impegno che stanno p profondendo senzasosta così come siamo impegnati noi quotidianamente. Insieme porteremo la serie “A”allo Scida”dichiara il presidente Raffaele Vrenna

    Il presidente ha anche anticipato, nel corso dei lavori, che venerdì si aprirà la campagna abbonamenti su 18 partite anziché 19.

    “L’obiettivo comune con l’F.C. Crotone è quello di garantire che la serie “A” si giochi allo Scida per il rispetto che nutriamo per la nostra gente che ha sognato questo traguardo e che, con il proprio entusiasmo, ha trascinato i ragazzi rossoblù verso il traguardo. Tutti noi vogliamo continuare a sognare, pur restando saldamente con i piedi per terra con l’impegno che abbiamo messo dal primo giorno dell’insediamento, ottimizzando al massimo i tempi contingentanti che abbiamo a disposizione “dichiara il sindaco Ugo Pugliese

    Stadio: responsabilità assunte dal primo giorno

    “Partiamo da un dato: le polemiche sono inutili, soprattutto quando c’è da lavorare. Sullo stadio di lavoro se ne è fatto tanto ed ancora dobbiamo lavorare moltissimo. Dobbiamo remare tutti dalla stess aparte, senza addebitare responsabilità a tizio o caio e soprattutto senza mai venire meno alle nostre responsabilità. Ma per fare questo è giusto che tutti sappiano tutto, in modo tale da evitare sproloqui e soprattutto informazioni fuorvianti” ha esordito con queste parole il sindaco Ugo Pugliese nel corso della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nella Sala Giunta sullo stato dei lavori di adeguamento dello Stadio Ezio Scida

    Conferenza alla quale hanno partecipato l’assessore all’Impiantistica Sportiva Giuseppe Frisenda e l’assessore ai Lavori Pubblici Tommaso Sinopoli ed il dirigente del Settore Lavori Pubblici Gianfranco De Martino

    “Ogni dichiarazione del sindaco è avvenuta solo ed esclusivamente dopo le riunioni tecniche tra Comune e Società. Non ci siamo inventatin iente, ma abbiamo voluto tenere al corrente tutti su ciò che stava avvenendo”  ha aggiunto il sindaco Pugliese

    “Non siamo stati noi a fare la campagna elettorale sullo stadio. Noi siamo stati quelli che in campagna elettorale ed in modo responsabile abbiamo esplicitato le nostre preoccupazioni su temi come lo stadio, l’aeroporto e le fogne. E su tutti questi ambiti ci siamo messi a lavorare sin dal primo giorno”  ha proseguito il sindaco

    Poi il sindaco ha fatto una breve crono storia degli avvenimenti che hanno riguardato l’andamento dei lavori.

    “Abbiamo dovuto ricominciare da zero. Nella mia prima conferenza stampa mi sono detto “moderatamente ottimista”. Ho detto che se tutto fosse filato liscio avremmo finito in tempo, ma poi è arrivato il blocco della sovrintendenza, alle cui prescrizioni abbiamo risposto a tempo di record, poi l’ispezione del ministero dei Beni Culturali, infine le osservazioni del Coni. Anche su questo noi siamo già pronti ” ha proseguito il sindaco

    Sui lavori di competenza comunale il sindaco ha precisato che l’impianto luci è completato e che questa sera avverrà la “prova luci”. Anche i lavori relativi alla video sorveglianza son in dirittura di arrivo. Mancano solo le telecamere da montare sulla copertura della tribuna centrale i cui lavori sono a cura della società e sui tornelli.

    La curva Sud verrà completata, compreso l’ampliamento entro il 10 ottobre.

    Il sindaco ha precisato che si sarebbe potuto giocare anche senza l’ampliamento ma in questo caso era necessario ottenere l’omologazione dello stadio su tutti e quattro i settori.

    E’ stato chiarito che parte dei lavori di competenza comunale sono legati alla copertura della tribuna che verranno completati quando saranno terminati i lavori della tribuna

    Che sia una festa!

    Crotone – Napoli 23 ottobre 2016

    Cari crotonesi

    contribuiamo tutti affinchè la prima storica partita di campionato di serie “A” dei nostri rossoblù nel nostro glorioso “Ezio Scida” sia realmente una festa.

    Recatevi allo stadio in anticipo: i cancelli saranno aperti alle ore 13.00

    Non portate con voi materiali contundenti, bibite alcoliche, oggetti che potrebbero costituire pericolo per l’incolumità degli spettatori.

    Seguiamo le regole d’uso dello stadio che troverete pubblicate sul sito del Comune (www.comune.crotone.it) il cui rispetto contribuirà a fare di Crotone – Napoli una vera festa di popolo.

    Collaboriamo tutti insieme con Prefettura, Questura, Forze dell’Ordine, società F.C. Crotone e gli addetti alla sicurezza dello stadio che ringraziamo

    Siamo da serie “A”

    FORZA RAGAZZI ROSSOBLU’!!!

    FORZA CROTONE!!!

    Il sindaco

    Ugo Pugliese

    I nostri che ripercorrono altre tappe fondamentali come quelle che hanno portato Margherita Corrado sulle TV nazionali ed i soldi spesi e persi dalla Regione Calabria

    A Crotone non si può scegliere: ci si rassegna al brutto ed al sopruso!

    Iene ridens: come fidarsi di chi sceglie solo qualche carnefice!

    Gli amministratori locali: mentecatti ieri, bugiardi ora, inadeguati sempre!

    Stadio: chi si estranea dalla lotta è un gran figlio di… …Pisciotta!

     

    https://www.crotoneinforma.it/notizia15259/La-Sculco-sulla-vicenda-stadio-ha-trovato-i-colpevoli-la-Corrado-e-Pagano.html#.Xc0ko697m0E

    La Sculco sulla vicenda stadio ha trovato i colpevoli: la Corrado e Pagano

    “Siamo già davanti il cancello dello Scida”: sfida l’Onorevole Regionale

    Giovedì 19 Luglio 2018 – 12:45

    riceviamo e pubblichiamo:

    Siamo già davanti il cancello dello Scida, io e tutti i crotonesi, ad aspettare la senatrice archeologa Margherita Corrado, e soprattutto il sovrintendente Pagano e tutti i dirigenti e impiegati del Ministero che con “pala e pico” vengano a smantellare il nostro stadio.

    Finalmente farebbero un po’ di lavoro fisico, e finalmente qualche goccia di sudore potrebbe solcare la loro fronte.

    Se qualcuno pensa, magari dall’alto del cielo, e per questo lontano da Crotone e dai crotonesi, di poter dire e fare, o sarebbe il caso di dire “disfare”, di tutto e di più contro questo territorio, si sbaglia di grosso, ha fatto male i propri calcoli, forse o probabilmente ubriachi di onnipotenza da utilizzare contro e non a favore della nostra città, come ormai avviene su tante e troppe questioni, e contro chi generosamente ha concesso il proprio consenso alla sigla.

    Ciò che sta succedendo sullo Scida è inaccettabile. Così come sono inaccettabili le speculazioni della senatrice Corrado che, ancora oggi, dopo mesi dal suo insediamento, non ha fatto nulla a tutela e difesa del nostro sviluppo.

    La società pitagorica ha dimostrato scientificamente che le strutture di curva e tribuna non danneggiano i reperti sottostanti.

    Il Comune sta procedendo con tutti gli atti per dare il via alla realizzazione del nuovo stadio e con le schede dell’Antica Kroton e gli interventi di Agenda Urbana alla valorizzazione di quell’aria.

    E mentre qui a Crotone si sta lavorando per dare alla città un nuovo impianto e per valorizzare l’aria intorno allo Scida, a Roma nella sede del Ministero o nelle stanze anguste del Senato, non si fa nulla se non emettere veti e dinieghi, senza mai spendere un euro per Crotone, senza mai pensare ad un progetto per il territorio, senza mai aggiungere la benché minima risorsa per valorizzare il patrimonio che vive nel nostro sottosuolo.

    La vicenda dello stadio sfiora il paradosso e l’incredibilità, e i crotonesi la ricordano tutti.

    Nel 2016, con il Crotone promosso in Serie A, il sindaco Ugo Pugliese, appena eletto, a poche ore dal suo insediamento, si è prodigato e si è dato da fare allo spasimo per consentire ai crotonesi di vivere nella propria città questo grande evento rappresentato dalla Serie A.

    In quell’occasione, Crotone e il suo sindaco si sono trovati contro gli stessi interpreti di oggi, la Corrado e Pagano che con tutto sé stessi hanno provato a negare questa occasione, esclamando più e più volte e a più riprese, scimmiottando i “bravi” di don Rodrigo, che la Serie A a Crotone “non s’ha da fare”.

     

    Hanno preteso che Pugliese “spostasse il Colosseo” in un batter d’occhio e con la bacchetta magica. Un vero e proprio ricatto di cui dovrebbero vergognarsi, ora per allora.

    Su questi temi e su questi problemi, che sono di particolare rilevanza, bisogna essere seri e responsabili e senza dichiarare anatemi e diktat.

    Bisogna trovare sinergia e coesione per fare squadra e affrontare queste problematiche in modo tale da risolverle nell’unico interesse della città.

    Non siamo più disponibili, diversamente, a sopportare siffatti atteggiamenti che abbiamo già vissuto e subito sulla vicenda dell’aeroporto, e anche in quel caso c’è stata una senatrice che ha lavorato contro e non per Crotone.

    L’abbiamo sempre detto e continuiamo a dirlo.

    Il Crotone deve giocare a Crotone, e per questo obiettivo, nel recente passato, tutti hanno lavorato di squadra: il Comune e la Regione hanno investito ingenti risorse per l’adeguamento dello Scida e continueremo a fare quanto necessario per consentire che il Crotone continui a giocare a Crotone e non fuori e lontano da Crotone.

    On. Flora Sculco

    Cliccaci sopra e leggi anche:

    Perso lo Stadio?

     

    https://www.crotoneinforma.it/notizia15263/Tutte-le-versioni-sulla-vicenda-stadio.html#.Xc0aDq97m0F

    Tutte le versioni sulla vicenda stadio

    Comunicati di Sindaco, Laboratorio Crotone e Senatrice Corrado

    Venerdì 20 Luglio 2018 – 8:30

    ribadendo con ancora più forza tutto ciò scritto con  Perso lo Stadio?  (cliccaci sopra per rileggerlo), riceviamo e pubblichiamo i tre comunicati, così tutta la verità se la scoverà, liberamente, chi legge:

    Sindaco Pugliese su questione stadio Ezio Scida: non si gioca a screditare una città

    Qualcuno in questi giorni sulla questione stadio, dopo tanto parlare, si è defilato.

    Ma nascondersi non serve. E’ chiaro a tutti dove vanno individuate le responsabilità di quanto accaduto.

    Mi si accusa di aver sottoscritto un accordo con la Soprintendenza che avrebbe portato a questa inevitabile situazione.

    Ebbene, io pur di far giocare il Crotone in Serie A, avrei sottoscritto non uno ma dieci documenti.

    E non solo per l’amore nei confronti della squadra e della mia gente, ma con la certezza che nei mesi a venire avremmo lavorato, come è stato fatto, per creare i presupposti, insieme alla società, per trovare una definitiva soluzione: la costruzione di un nuovo stadio. Stiamo lavorando, incessantemente per questo, ma paradossalmente, davanti a noi troviamo, e quello dello “Scida” non è un caso isolato, costantemente ostacoli che tra l’altro sono buttati non tra le gambe di una amministrazione ma di una intera città.

    Ho dato mandato agli uffici tecnici comunali di intraprendere le attività preliminari per lo smontaggio delle strutture.

    Ma non ci fermiamo, andiamo avanti, consapevoli di aver fatto tutto quanto nelle nostre possibilità, ed anche oltre, a cominciare dall’aver dimostrato che i reperti sotto lo stadio continuano ad essere in buono stato di conservazione, di aver individuato e di aver messo a disposizione un’area per la costruzione di una nuova struttura, di aver inserito l’area dove sorge attualmente lo stadio Scida nel programma di riqualificazione dell’antica Kroton.

    L’obiettivo, anche alla luce di quello che sta succedendo a livello di processo federale auspicando che il Crotone possa disputare il campionato di Serie A, è che si giochi ancora allo Scida.

    Per primi vogliamo la valorizzazione del nostro patrimonio archeologico ma allo stesso tempo non consentiamo a nessuno di giocare con la città, con i suoi cittadini. Possono anche giocare a screditare una amministrazione, ma screditare una città non lo permetto a nessuno.

    Ugo Pugliese

    Sindaco di Crotone

    “Operazione verità sulla vicenda stadio”

    E’ in atto, è evidente, un programma drammaticamente diabolico che mira al totale isolamento del territorio e non ci riferiamo solo alla vicenda aeroporto. In queste ore il “no” del Ministero all’autorizzazione richiesta per mantenere le strutture realizzate nel 2016 per ampliare lo Stadio Ezio Scida, è la prova, qualora ve ne fosse bisogno, che lontano da Crotone, ma probabilmente con l’avallo di qualche natio del posto, si sta lavorando per far sprofondare la città nel baratro. Negare la possibilità alla città di godere della propria squadra di calcio, serie B o serie A che sia, significa amputargli entrambe le gambe. Non solo, non si vuole che Crotone vada speditamente verso lo sviluppo economico e sociale che le spetta, ma neanche che cammini: la si vuole supina e “a terra”. Tant’è che non vorremmo che la notizia del diniego da parte del Ministero influenzi il giudizio del Tribunale federale che sta valutando la situazione del Chievo e quindi la riammissione del Crotone nella massima Serie. Comprendiamo che non tutti siano in grado di portare il fardello della responsabilità di governo, non tutti sono in grado di andare oltre i “no” gridati qua e là, ma notiamo che a qualcuno riesce invece benissimo nascondersi “dietro un dito”, lo stesso dito che con estrema facilità e superficialità, punta contro chi invece lavora! Cara senatrice/archeologa a poco le serve evitare di esprimere la sua posizione sull’argomento, poco le serve dire che le sue missive alla soprintendenza risalgono a prima della sua elezione. La vogliamo rassicurare al riguardo: ” La città, noi tutti, lo ricordiamo bene!” Ricordiamo come dal giorno dopo la sua candidatura ha evitato di dire realmente cosa pensa su questo argomento che invece è tanto caro a tutti i crotonesi. Sostenere che diano o non diano la proroga per lei non cambia nulla, è solo un modo per dire che a lei di questa città, dei suoi cittadini e dei suoi sentimenti “non gliene frega assolutamente nulla!” Cara senatrice/archeologa in queste ore sta ripetendo che il sindaco e questa amministrazione non hanno mantenuto la promessa fatta due anni alla soprintendenza, ma cara senatrice/archeologa non ci sta dicendo ancora una volta se ritiene giusto, oggi, smantellare lo Stadio. E soprattutto, si è mai chiesta se è stato giusto ad un sindaco neo eletto porre quelle condizioni che ha posto nel 2016 la Sovrintendenza. Non le è mai venuto in mente che quell’accordo, non richiesto piagnucolando, ma imposto dal “potente” di turno, assomigli stranamente ad un ricatto? O forse non si è fatta queste domande perché in quella fase lei ha interpretato altri ruoli in questa storia? Sa.. senatrice…chi amministra fa questo: cerca soluzioni, le migliori tra quelle possibili e se ne assume la responsabilità. Ebbene le vogliamo dire come questa amministrazione, come chi si è assunto la responsabilità di fare scelte e di farle nell’interesse della collettività, ha cercato di trovare una soluzione per lo stadio, magari potrà tornarle utile visto che “tenterà di mediare con il Ministero ma la situazione è molto compromessa”. Vogliamo quindi raccontarle una storia, intrigante e ricca di colpi di scena, che forse lei già conosce o, forse, ha contribuito a scrivere. Senza voler andare troppo lontano nel tempo vogliamo prendere quale data di partenza il 19 febbraio 2018, allora, infatti, il Comune di Crotone, in congruo anticipo rispetto alla scadenza del termine di efficacia dell’autorizzazione provvisoria concessa nel luglio del 2016, ha avviato il procedimento amministrativo per la proroga/nuova autorizzazione all’occupazione delle aree complementari allo Stadio Ezio Scida. Gli Uffici della Soprintendenza Regionale, ai quali pure la nota era formalmente indirizzata ed ai quali è certamente pervenuta a mezzo PEC, il 23 maggio 2018 hanno sorprendentemente asserito, nota a firma del del Dott. Mario Pagano, di disconoscere il documento, lamentando che “…alcuna formale richiesta di proroga è mai pervenuta alla scrivente Sovrintendenza…”. Lo avevamo anticipato… si tratta di una storia intrigante, di misteriose missive risucchiate dall’etere! Il Comune, pensi un pò, ha prontamente replicato dando così coerente e determinato impulso al procedimento amministrativo in corso. A quel punto, e qui la storia svolta verso il paradossale alla luce della conclusione (speriamo temporanea della vicenda), il Direttore Generale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Dott.ssa Caterina Bon di Valsassina e Madrisio ha inoltrato in data 22 giugno 2018 la nota che si concludeva con il rilevo dell’ “…opportunità di organizzare un incontro tra le parti direttamente interessate…”. Il 26 giugno 2018 si è tenuto un incontro personale tra le parti coinvolte presso gli Uffici di Cosenza della Sovrintendenza, a conclusione del quale, si legge nel verbale “il Comune, la Società e la Soprintendenza convengono di procedere, congiuntamente, nel procedimento avviato con l’istanza presentata dal Comune in data 19.2.2018, per vederne definito l’esito prima del termine di scadenza previsto dalla precedente autorizzazione provvisoria. L’eventuale nuovo provvedimento definirà le condizioni per il conseguente monitoraggio continuo e le eventuali prescrizioni ritenute opportune dall’Ente preposto alla tutela anche in relazione alla realizzazione del nuovo impianto”. Appare chiaro a questo punto della storia, che le parti, cara senatrice stanno percorrendo la stesa strada: consentire di avere il tempo necessario, in virtù delle garanzie date dal Comune e della Società FC Crotone, di continuare ad usufruire dello Stadio Ezio Scida . Fino a questo punto, vorremmo fare umilmente notare alla Senatrice/Archeologa, mai la Sovrintendenza ha messo in discussione la credibilità dell’amministrazione comunale. Ma poi, improvvisamente ed inaspettatamente, la storia cambia, o la si fa cambiare! E così il 17 luglio arriva la comunicazione del Sovrintendente Dott. Pagano che diffida il Sindaco ad ottemperare allo smontaggio delle strutture provvisorie. Ebbene… cara senatrice/ archeologa a noi le storie piacciono, le storielle un pò meno! Cara senatrice/archeologa i problemi sono sotto gli occhi di tutti, elencarli quotidianamente può essere utile alla “propria causa” in campagna elettorale, ma oggi le diamo un’ulteriore notizia : la campagna elettorale è finita e lei è stata eletta, ed oggi è forza di governo, per cui il suo ruolo è quello di dare risposte, soprattutto alle tante problematiche del territorio, a cominciare dallo stadio. Ne prenda coscienza ed inizi ad interpretare questo ruolo! La storia e la cultura di questa città lo esigono, e la loro tutela non passa attraverso la “demolizione”! Le piaccia o no, deve iniziare a lavorare “per” e non “contro qulacuno”, deve riconoscere democraticamente che questa città ha un’amministrazione ed un sindaco votati, proprio come lei cara senatrice. Non vogliamo contrapposizioni o sovrapposizioni istituzionali! Chi è stato democraticamente eletto è chiamato far parte di una squadra che gioca e suda per lo stesso obiettivo: le casacche dei “club” quando si è convocati per la “”nazionale” si depongono nel cassetto!!

    Laboratorio Crotone

    Questione stadio Ezio Scida di Crotone. La senatrice Margherita Corrado spiega nuovamente i termini della vicenda: l’errore risale al 2016.

    La questione è chiarissima: nel 2016 la giunta, sostenuta dal consiglio comunale al completo, ha chiesto piagnucolando al Ministero una eccezione al Codice dei beni culturali, cioè di fatto una deroga alla legge che vale per tutti in Italia, e inopinatamente l’ha ottenuta. L’ha ottenuta per due anni, scadenza 18.7.2018, data entro la quale hanno giurato di smontare le tribune, del resto montate perché rimovibili e prese in affitto. Nei due anni trascorsi non solo non è stato costruito il nuovo stadio ma neppure deciso dove farlo, e le tribune intanto sono state COMPRATE. Non c’era alcuna volontà di mantenere i patti e il Ministero lo ha capito. Davanti alla seconda richiesta di violare la legge, ha detto no. L’amministrazione Pugliese ha gestito tutto e malamente. Io non me ne occupo più da gennaio, quando per l’ultima volta chiesi al Ministero notizie proprio perché si avvicinava la scadenza, e come avevo fatto spesso perché con l’associazione culturale di cui faccio parte monitoro tutto ciò che riguarda i beni culturali crotonesi. In campagna elettorale dissi espressamente che per me il Ministero poteva dare proroga di 1 o 1000 anni, fa lo stesso, perché l’errore era del 2016. Io non me ne sarei occupata, non avendo condiviso la scelta (di Comune e Ministero) fin da allora. Questo è quanto. Fa comodo a Pugliese e ai suoi, poiché da sempre cercano di zittirmi su antica Kroton, far passare me per responsabile di un pasticcio che hanno creato, coltivato e concluso loro, affossando con sé stessi la città. Tenterò di mediare con il Ministero ma la situazione è molto compromessa.

    Margherita Corrado (M5S Senato)

     

    https://www.crotoneinforma.it/notizia15382/Stadio-il-Sindaco-accetta-l-invito-dei-giornalisti-e-rilancia.html#.Xc0axq97m0E

    Stadio: il Sindaco accetta l’invito dei giornalisti e rilancia

    Ugo Pugliese sulla lettera sottoscritta anche da noi: “un’analisi franca, non senza autocritica eppure priva di divagazioni di parte”

    Martedì 07 Agosto 2018 – 8:30

    riceviamo e pubblichiamo:

    Oggi prendiamo atto di un fatto nuovo.

    La città si ricompone e la coscienza comune si manifesta univoca su un evento che riguarda l’intera società civile.

    Avviene per mano di una categoria professionale che ha un ruolo specifico nella circostanza.

    E detiene potere, condividendo la conseguente responsabilità.

    A scrivere sono i giornalisti.

    E lo fanno all’unisono, con una Nota che porta in calce quarantuno firme.

    Un’analisi franca, non senza autocritica eppure priva di divagazioni di parte.

    Un atto di consapevolezza e senso civico.

    Un monito ed una richiesta.

    Un buon esempio.

    L’invito a tutti coloro i quali hanno ruolo istituzionale e potere politico ad affrontare senza divisioni la questione dello Stadio Ezio Scida, del nuovo impianto e del percorso che deve compiersi tra i due.

    La richiesta è netta e la mia Amministrazione la riceve immediatamente, per darvi seguito senza esitazioni.

    Condivido personalmente l’invocazione ad essere tutti responsabili, tutti e nessuno escluso.

    Oggi accolgo quel suggerimento e promuovo io stesso la riunione di un tavolo a cui mi aspetto che seggano tutti i soggetti che devono tutelare gli interessi delle donne e degli uomini di Crotone.

    Invito le parlamentari crotonesi neo-elette, Sen. Margherita Corrado ed On. Elisabetta Barbuto.

    La Consigliera Regionale, On. Flora Sculco.

    Il Soprintendente alle Belle Arti, Dott. Mario Pagano e qualsiasi altro rappresentante del Ministero.

    Il Presidente della FC Crotone srl, Gianni Vrenna.

    I rappresentanti del tifo crotonese ed i sostenitori storici della squadra di calcio.

     

    I rappresentanti del Consiglio Comunale.

    Io sarò presente con l’intera Giunta Comunale.

    La riunione sarà ospitata il 10 agosto 2018, alle 11:00 nella sala consiliare della Casa Comunale.

    E invito ad essere presenti tutti i 41 sottoscrittori della Nota cui rispondo.

    Potranno testimoniare di persona lo sforzo che mi auguro tutti compiranno per applicare alla soluzione della vicenda il buon senso e l’attenzione per gli interessi della collettività.

    E confido che la prossima volta potranno scrivere di come il problema è stato risolto.

    Aspetto le adesioni di tutti.

    Il Sindaco

    Ugo Pugliese

     

    rileggi anche:

    Stadio Crotone: servono scelte politiche di buonsenso

    L’appello dei giornalisti sottoscritto anche da questa redazione

                                 

    Nota a termine del report:

    Questa vicenda specifica dello Stadio 32 giorni dopo si risolve con la pronunzia del Consiglio di Stato in favore del ricorso del comune che ha potuto proseguire con le proroghe della concessione all’utilizzo dello Stadio. Ho comunque provveduto a dare ampio spazio alla questione, perché come è desumibile dagli articoli ho affrontato più volte il tema generale della gestione, fallace, illecita e clientelistica di tutte (tante) le strutture sportive comunali che, ad oggi, non rispondono ad alcun criterio, figuriamoci normativo e legislativo.

    La verità è che io, come altri colleghi (pochissimi) a dire il vero, abbiamo anche dovuto “mollare” la presa su queste ultime (e sulla miriade di palestre scolastiche puntualmente anche subaffittate in nero e senza le basilari norme di sicurezza) per non “rischiare” di farle chiudere a scapito di famiglie e ragazzi. Tutto dopo che la stragrande maggioranza di articoli e denunce siano state inviate alla Procura. Ad oggi, da papà, non so se ho fatto bene o mi sono reso semplicemente complice di una vera e propria babele che è scoppiata, a mo di capro espiatorio e solo perché muoveva più soldi di altre, solo sulla Piscina Comunale. Ed anche qua si parla, per la piscina appunto, di denunce fatte e rifatte almeno dal 2013… Infatti guardate come ho trattato la notizia del recentissimo terremoto politico ed amministrativo che ha procurato. Qui di seguito linkato e riproposto; anche dopo la disposizione di revoca del divieto di dimora solo perché il Sindaco ha promesso (e poi mantenuto) di dimettersi; due ultimi articoli che penso e spero vi diano contezza della situazione generale:

     

    https://www.crotoneinforma.it/notizia18894/Non-c-proprio-nulla-da-ridere.html#.Xc0luK97m0E

    Non c’è proprio nulla da ridere!

    Tutto ciò e la conseguente condotta giudiziaria ed investigativa aiuta, dipende o si interfaccia con la dissolutezza ed inciviltà così diffusa in questa città, e non solo in questa città?

    Venerdì 08 Novembre 2019 – 18:0

    Procolo Guida

    Le dichiarazioni dei più alti dirigenti della Questura e della Procura sono state inequivocabili questa mattina nella conferenza stampa; il comunicato (che alleghiamo qui di sotto) è ancora più circostanziato.

    Atti ed intercettazioni evidenzierebbero “un vero e proprio accordo collusivo tra i soggetti appartenenti al Comune di Crotone e i soggetti privati”; si parla esplicitamente di fatti reiterati visto che lo stesso privato “nonostante già negli anni passati si era reso moroso creando un danno economico ingente (pari ad un milione di euro circa) al Comune che si accollava tutte le spese”.

    Quella parte di politica “superstite” risponderà in qualche modo: dimissioni o semplici starnazzamenti così come non ha fatto mancare, nell’immediatezza, il gruppo del M5stelle che parla di attività in quelle tanto vituperate, da loro, Commissioni Consiliari senza che fra l’altro gli sia mai partita una denuncia vera, nemmeno per sbaglio. E per stendere, ovviamente veli IMPIETOSI, su tutta l’altra (mai) opposizione!

    E dunque come poter biasimare il vero e proprio show social con dichiarazioni, doppiaggi, vignette, invettive più o meno di cattivo gusto se gli stessi consiglieri comunali si sentono in pace con la coscienza avendo così “faticato” per non lesinare qualche comunicato stampa? E soprattutto se allo show “facebbucchiano” partecipano tranquillamente, impunemente e disgustosamente avvocati, ex politici e giornalisti che chiamare colleghi mi viene l’orticaria.

    Non c’è proprio nulla da far ridere in questa vicenda; nulla di nulla!

    La verità è che, da un decennio almeno, solo qualche fesso ha fatto denunce circostanziate e, soprattutto, nelle sedi competenti: il risultato ottenuto? Emarginazione sociale, politica e giudiziaria, seguita da altrettanto circostanziabili azioni di ritorsione che hanno visto la vicenda di gettonopoli assurgere a stereotipo di una NON CONVENIENTE scelta nel fare il rompiscatole, sempre più incastrate fra loro, tra l’altro.

    Nel frattempo c’è il Castello, Bastione Toledo, la biblioteca, la piscina ed il Park and Ride chiusi; due palazzetti gestiti da due Consorzi Sportivi che hanno regole ed ingaggi completamente differenti; le palestre delle scuole comunali affidate a condizioni completamente differenti fra loro; parchi pubblici con attività private affidate con “carte” o “patti” sempre completamente differenti; pure la fiera mariana è diventato un problema, forse anche per la Procura; un rudere di vecchia piscina su cui si sono spesi soldi pubblici per metterci sopra improbabili “grafiche” di cattivo gusto; zone verdi ed un orto botanico, quando va bene, alla mercé del “buon cuore” o stomaco del crotonese medio. L’ELENCO LUNGHISSIMO di scempio nella gestione dei beni pubblici terminerebbe con l’altrettanto improbabile “storia” dell’affidamento e messa in discussione dello Stadio Ezio Scida e con il fatto, non trascurabile, che alcuni di queste vicende singole, seppur intrecciate, sono state “scoperchiate” ai più, solo per ritorsione da parte di ex consiglieri o assessori comunali, negli ultimi tre anni.

    Quando ci abbiamo scritto noi qualcosa abbiamo preso denunce (puntualmente vinte e pure appellate), una caterva di visualizzazioni, pochissimi commenti e tanta distanza sociale e politica; ma questo è un altro discorso.

    Quello che ci interessa chiederci, e nei prossimi giorni riproveremo a trovare qualche competente risposta, è che tempi hanno, o pensano di poter avere, le indagini ed i conseguenti provvedimenti “cautelari”. Cerchiamo di spiegarci meglio onde evitare che ci arrivino solo le consuete ripercussioni, mentre, ci teniamo che il messaggio sia il più “popolare” possibile.

    Se irregolarità così evidenti (e per centinaia di migliaia di euro) sono state riscontrate già nel 2018, perché siamo potuti/dovuti arrivare a novembre 2019 per fermare i responsabili ed inquisirli subito?

    E’ una condotta giudiziaria ed investigativa che aiuta, dipende o si interfaccia con la dissolutezza ed inciviltà così diffusa in questa città, e non solo in questa città?

    Poi è altrettanto inutile andare a cercare il pelo nell’uovo se sia più colpevole Ugo Pugliese, piuttosto che il suo eventuale burattinaio, piuttosto ancora se tutti quelli che aspettano, pretendono o denunciano un favore solo per puro e sempre più sfacciato tornaconto personale.

     

    Ecco il comunicato ufficiale della Questura:

    Nell’anno 2018 è stata avviata un’articolata e complessa attività d’indagine a cura della Digos di Crotone finalizzata ad accertare l’esistenza di presunte irregolarità circa l’affidamento e la gestione della piscina comunale da parte del Comune di Crotone, ente concedente, al Consorzio Sportivo “DAIPPO”.

    L’attività investigativa espletata ha trovato riscontro in una certosina attività intercettiva dei soggetti coinvolti oltre che in una corposa acquisizione documentale, ragion per cui è stato possibile ricostruire l’intero iter procedimentale amministrativo che è sfociato nel dicembre del 2018 in un affidamento diretto del bene pubblico al Consorzio DAIPPO.

    Difatti, il Comune di Crotone non si è avvalso di una procedura di gara ad evidenza pubblica per la gestione del bene comunale così come previsto dal codice dei contratti pubblici bensì di un affidamento diretto il cui iter è stato dimostrato essere turbato sin dall’inizio.

    A ragione di quanto detto, sono state individuate una serie di responsabilità e di condotte illecite sussumibili nella fattispecie di reato ex art. 353 bis c.p. “Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente”.

    Nel caso di specie è emerso un vero e proprio accordo collusivo tra i soggetti appartenenti al Comune di Crotone e i soggetti privati appartenenti al Consorzio Sportivo, i quali agivano indisturbati attraverso trattative clandestine (fatte di incontri privati e nascosti lontani dalle sedi ufficiali).

    Il procedimento amministrativo era turbato in quanto non era più la sede naturale del perseguimento dell’interesse pubblico dal momento che gli stessi Amministratori Comunali agivano violando il principio del buon andamento dell’attività amministrativa, accogliendo richieste illogiche e onerose da parte del Consorzio, il quale risultava paradossalmente la parte forte di una trattativa con la P.A.

    A conferma di ciò, nel dicembre del 2018, il Comune di Crotone ha affidato la piscina al Consorzio alle condizioni da quest’ultimo nonostante lo stesso già negli anni passati si era reso moroso creando un danno economico ingente (pari ad un milione di euro circa) al Comune che si accollava tutte le spese attinenti la gestione della piscina.

    Le indagini si concludevano deferendo alla locale A.G. i seguenti soggetti, nei confronti dei quali peraltro è stata emessa ordinanza di misura cautelare del divieto di dimora ex art. 283 c.p.p., provvedimento questo che veniva eseguito nella prima mattinata nei confronti di:

    -PUGLIESE Ugo, nato a Crotone il 26.11.1961, Sindaco della città di Crotone e Presidente della Provincia attualmente in carica;

    -FRISENDA Giuseppe, nato a Crotone il 24.03.1977, Assessore in carica alle Politiche dello Sport, Spettacolo, Politiche Giovanili e Turismo del Comune di Crotone;

    -PAONESSA Daniele Giacomo Carmine, nato a Crotone il 25.07.1950, Direttore dell’Impianto ed Amministratore della piscina comunale per conto del Consorzio Sportivo “DAIPPO”, delegato CONI per la Provincia di Crotone;

    -APE Emilio, nato a Crotone il 26.01.1954, ex dipendente del Comune di Crotone, Presidente della “DAIPPO” sino al 10.09.2018, socio della “Società Libertas Mako Nuoto”, società sportiva dilettantistica a r.l. e attuale Presidente del Consiglio Direttivo della Società Rari Nantes “L. Auditore”, attualmente in quiescenza;

    -GERMINARA Giuseppe, nato a Savelli (Kr) il 14.09.1971, Dirigente del Settore 4^ – Lavori Pubblici, Patrimonio, Ambiente e Urbanistica del Comune di Crotone, attualmente in servizio.

    Tutti ritenuti responsabili del reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente ex art. 353 bis c.p.

    Risultano, altresì, indagati D.M.G., crotonese, classe 1952, ritenuto responsabile dei reati di abuso di ufficio in concorso ex art. 323 c.p. e 110 c.p., e D.L.S., crotonese, classe 1966, per i reati di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente ex art. 353 bis c.p., abuso di ufficio in concorso ex art. 323 c.p. e 110 c.p.

    Crotone, 7 novembre 2019

     

    https://www.crotoneinforma.it/notizia18930/Tutti-con-la-Pistola-Puntata-alla-Tempia.html

    Tutti con la Pistola Puntata alla Tempia?

    Ci sarebbero ulteriori intercettazioni telefoniche con report precisi di appuntamenti, ammiccamenti e decisioni amministrative rimandate o puntualizzate

    Mercoledì 13 Novembre 2019 – 9:1

    Procolo Guida

    Oggi sembra che si possano chiarire un po’ di aspetti: innanzitutto la Prefettura, sia per il provvedimento di sospensione delle cariche che in quello di revoca (e solo al Sindaco), si è mossa in completa autonomia. Per spiegarci meglio, all’indomani della conferenza stampa di Capoccia, Questore e Digos la Prefettura, in autonomia, ha acquisito il dispositivo del GIP Ciociola ed ha emesso, in ossequio alla legge Severino, l’atto di sospensione dalle cariche di Sindaco Pugliese e assessore Frisenda. Con medesima autonomia amministrativa e senza attendere comunicazioni ufficiali, ieri, la Prefettura, preso atto del dispositivo (di sole due righe) di revoca della misura cautelare al Sindaco Ugo Pugliese emesso dal GIP Michele Ciociola, ha firmato l’atto di revoca della sospensione dalla carica di primo cittadino ad Ugo Pugliese. Oggi stesso, dunque, Ugo Pugliese protocollerà a Segretario Comunale e Presidente del Consiglio Comunale le dimissioni da Sindaco. Entro 10 giorni dovrà essere convocata l’assise cittadina che prenderà atto di tali dimissioni ed al 20mo giorno di quella data, lo stesso Segretario comunale decreterà lo scioglimento del Consiglio Comunale per permettere al Ministero degli Interni di nominare uno o più Commissari.

    Ma anche oggi e nei giorni a seguire arriveranno voci e trascrizioni ulteriori di altre intercettazioni telefoniche rispetto a quelle già trascritte nel dispositivo del Giudice Ciociola. Ci sarebbero report precisi di appuntamenti, ammiccamenti e decisioni amministrative rimandate o puntualizzate da Enzo Sculco verso Rocco Gaetani (Presidente Akrea), Giancarlo Devona (componente dello staff del Presidente della Regione Calabria ed ex consigliere comunale e provinciale), Gianfranco Turino (Presidente di Crotone sviluppo ed ex componente dello staff del Sindaco Pugliese), l’Ingegnere Germinara dirigente comunale di nomina politica fiduciaria e vero centro nevralgico degli atti decisi da Sculco ed altri. Si tratterebbe di conversazioni prive di specifici reati penali, ma che confermano una regia unica nel preparare ed attuare specifici atti amministrativi oltre che dirigere quelli politici, sempre caratterizzati dall’essere condotti al di fuori, sia fisicamente che amministrativamente, dal palazzo comunale.

    Proveremo, dopo l’intervista di ieri con il Consigliere Procopio, a sentire altri protagonisti (ed anche comparse) per porre la stessa domanda di fondo: ma tutti gli altri “ufficiali” consiglieri, assessori, dirigenti ed altro, erano tutti con la pistola puntata alla tempia? E quelli che sono sempre stati o sono passati all’opposizione(?) si possono ritenere esenti da colpe giusto per qualche comunicato di tanto in tanto? Denunce, esposti (anche solo alla Corte dei Conti o allo stesso Segretario Comunale che pure è stato cambiato con non poche polemiche) ne hanno mai protocollate?

    Ecco la video intervista:

    https://www.youtube.com/watch?time_continue=4&v=yWDuC-4w5kc&feature=emb_title

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