Quanto la politica è lontana dall’avere consapevolezza

Riva Destra di Crotone al battesimo con Wanda Ferro

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    Davvero un modo inaspettato di fare politica in questa nostra Città, quello scelto da Riva Destra. L’avv. Gianni Iaconis che del circolo Riva Destra di Crotone è il coordinatore Prov.le, ha scelto di parlare di politica di fare politica e quindi di battezzare questa nuova creatura politica, interrogandosi sui problemi e perché no sulla possibili soluzioni da perseguire per risollevare un territorio che a detta di tutti i relatori ha un patrimonio di potenzialità inespresse che neppure il Klondike dei tempi di Jack London. Sta di fatto che a riportarci alla cruda realtà sono state le relazioni, accorate e puntuali di Fabio Pisciunieri, responsabile della sicurezza stradale della Provincia di Crotone, di Loredana Calvo Presidente dell’associazione Crotone vuole volare, di Anna Cantafora Presidente Ferrovia Ionica Crotone ed in sostituzione di Marco Foti, responsabile del Dipart. Trasporti in Calabria di Fratelli d’Italia, del giovane Tommaso Gallo, una vera rivelazione, da premiare per entusiasmo e contenuti, avendo lo stesso esposto un interessante studio su alcuni parametri concernenti l’economia regionale ed alle sue prospettive, elaborati appunto da Fratelli d’Italia regionale, sicuramente una relazione interessante che niente ha lasciato all’adulazione ed all’autocompiacimento, concreta e diretta allo scopo.

    In ogni modo, stante la ristrettezza imposta dalla presente narrazione, concentriamoci, tanto per iniziare, sulla interessante, precisa e condivisibile relazione del dott. Marco Tricoli, Presidente dell’associazione operatori portuali e marittimi che ha esposto le urgenti ed improcrastinabili esigente del nostro porto, senz’altro, potenzialmente, la nostra più grande risorsa e quindi le esigenze altrettanto improcrastinabili delle marinerie, dei pescatori, degli operatori portuali appunto e lo ha fatto, il dott. Tricoli, come sempre fatto del resto anche in passato, con un garbo, una delicatezza, un’educazione che hanno per ultimo lasciato spazio alle sue dichiarazioni di ottimismo alla luce del proficuo e fruttuoso rapporto di collaborazione instaurato con la Camera di Commercio di Crotone che dobbiamo desumere, dopo anni di battaglie condotte, ha forse, raggiunto un punto d’incontro con l’Autorità portuale di Gioia Tauro che tanto non ha fatto per il porto di Crotone e persino, magari, con l’amministrazione comunale che il Piano regolatore portuale avrebbe dovuto e soprattutto potuto approvare, insieme al PSC, insieme al piano spiagge, parliamo cioè dell’amministrazione decaduta e commissariata del “marinaio” Ugo Pugliese, che quanto a promesse a riguardo non è stato secondo  a nessuno.

    Quello che però il dott. Marco Tricoli non ha detto a Wanda Ferro, ed avrebbe potuto, forse dovuto dire a Wanda Ferro è che il porto di Crotone, va ristrutturato e rinnovato e soprattutto al più presto dragato, certamente per la gioia degli operatori portuali e nel nome del tanto promesso da tutti, in campagna elettorale, sviluppo e progresso di questa nostra comunità, ma anche per la non secondaria, a noi pare, ragione rappresentata dall’obiettiva considerazione che oggi, il fondale del porto in alcuni punti non ha più una profondità di 12 metri ma di appena 4 metri soltanto, vedi versante spiaggia delle forche e ciò in quanto, negli otto metri mancanti, vi sono stati sepolti negli anni le scorie delle nostre fabbriche e quindi il cadmio e perciò i peggiori veleni immaginabili.

    E pertanto, dott. Tricoli, noi comprendiamo ed apprezziamo il suo invincibile “garbo istituzionale” ma sono almeno, 6 – 7 anni ormai che la sentiamo fare professione di ottimismo, conseguenza della sua buona fede d’imprenditore, tradita e vilipesa da politicanti e burocrati, ciarlieri e bugiardi, non sarà perciò il caso, Dott. Tricoli, dirle le cose, magari non in modo maleducato, non pretendiamo tanto da lei, ma almeno dirle, almeno incazzarsi un pochino, noi riteniamo si debba, dott. Tricoli, tanto più in quanto l’on.le Wanda Ferro di cadmio, inquinamento dei fondali e dei pesci che finiscono sulla tavola imbandita per i nostri figli, nulla, assolutamente nulla crediamo noi, sappia.

    E per avere un’idea di quanto la politica sia lontana dall’avere consapevolezza seppur minima dei problemi, vale la pena nostro malgrado di riportare letteralmente un significativo stralcio dell’intervento dell’On.le Marco Silvestroni, Componente della IX Commissione trasporti, Poste e Telecomunicazioni di Fratelli d’Italia, il quale con riferimento alla Strada Statale 106 ha avuto modo di manifestare il suo stupore per le lamentele ascoltate riguardo un’arteria (la 106) secondo lui degna di essere paragonata a quelle che solcano “i cantoni svizzeri” ed assolutamente preferibile mille volte alle ignobili strade che attraversano la regione Lazio per non parlare poi della capitale.

    Un simile intervento venuto dopo, oltretutto, la drammatica relazione di Fabio Pisciuneri che non aveva mancato di tracciare un bilancio anche in termini di costi di vite umane e per giunta, come se non bastasse, dopo, lo “scomposto” ma sicuramente come sempre pertinente quanto provocatore intervento di Nando Amoruso, ci fa ritenere che l’On,le Silvestroni che ha poi detto anche cose assennate ed al quale riconosciamo senza dubbio la buona fede, per poter dare il giudizio testé riportato, debba essere stato narcotizzato o peggio, durante tutto il viaggio che lo ha portato a percorrere le vie di comunicazione degne di un cantone svizzero di cui ci ha parlato e che l’effetto della narcosi si sia prolungato anche per tutta la durata degli interventi degli oratori che l’hanno preceduto.

    Ci ha comunque pensato l’On.le Wanda Ferro ha riportare la narrazione su un livello di lucida consapevolezza dei problemi.
    Collegamenti, ma anche emigrazione intellettuale, molti i temi toccati dall’On.le Ferro, gravissime le problematiche inquadrate se è vero per come dalla stessa osservato che se Crotone piange, Lamezia non ride di certo, stante la condizione persino di degrado in cui la gestione Sacal ha precipitato lo scalo aeroportuale di Lamezia sprovvisto persino di una rampa per i disabili.
    Particolarmente accorata è stata poi la drammatica quanto appassionata descrizione fatta dall’On.le Ferro, del progressivo, inarrestabile decadimento di Crotone e Vibo, avvenuto in tutti questi anni.

    Come darle torto onorevole, attendiamo le soluzioni che siamo certi non tarderanno ad arrivare, in questa vita, o nella prossima.
    Numerosa la partecipazione di un pubblico attento sino alla fine e siamo certi che ove fosse rimasto spazio per domande ed interventi ne avremmo ascoltati di pertinenti e qualificati.
    Nella speranza che l’esempio dato dall’avv. Gianni Iaconis sia seguito dai tanti che temiamo invece da qui a fine mese domanderanno un voto senza un perché, non possiamo che augurarci che dei mali che ci affliggono e delle possibili cure si possa iniziare a discutere, tra una campagna elettorale ed un’altra.

     

    Di Fabrizio Meo

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