Partecipate al fallimento? Siamo nell’ERA DEL MAIALE NERO!

Alla vigilia del Consiglio Comunale che potrebbe consumare gli ennesimi scempi su Soakro e Marina Spa, arrivano le dimissioni di Iritale

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    Pieni gli Alberghi a Tunisi 
    per le vacanze estive 
    a volte un temporale 
    non ci faceva uscire 
    un uomo di una certa età, 
    mi offriva spesso sigarette turche, ma 
    Spero che ritorni presto 
    l’Era del Cinghiale Bianco 
    Profumi indescrivibili 
    nell’aria della sera 
    studenti di Damasco 
    vestiti tutti uguali 
    l’ombra della mia identità 
    mentre sedevo al cinema oppure in un bar 
    Ma spero che ritorni presto 
    l’Era del Cinghiale Bianco

    Franco Battiato 1979

     

    La notizia sarebbe che Sergio Iritale si è dimesso da Presidente della Commissione Bilancio del Comune di Crotone. L’incredulità e lo stupore è che la motivazione non ha nulla a che vedere con il fallimento di Soakro o Akros, con il controllo analogo mai apposto sulle partecipate, nulla da ridire sulla MAI fornita certificazione dei milioni di euro “sparpagliati” in verde pubblico, nulla da pretendere da Vallone e dalla maggioranza che lui sostiene da sempre sugli oneri di urbanizzazione mai riscossi dalla ditta Vilone&DeMartino e nulla sui tantissimi altri incredibili buchi di bilancio che pure ha sempre fatto finta di portare all’attenzione di un’aula consiliare che si è puntualmente sorbita interventi di almeno una mezz’ora mai privi di SAGGI e ruvidi consigli da mecenate della politica e dell’arte contemporanea del cattivo gusto.

    Ma d’altronde cosa aspettarsi dall’Iritale Presidente se tutti ricordano ciò che ha prodotto in questo ruolo alla Provincia? Nessuno, infatti, può dimenticare che la sua splendida ERA sia stata caratterizzata da un’azione  CHE HA SAPUTO SPAZIARE dalle obbligazioni emesse dall’Ente e dalle conseguenti “fantasmiche” ingegnerie di bilancio che gli hanno permesso di “inventarsi” la Gestione Servizi (anche quella ovviamente fallita), fino a monumenti postmoderni come l’Urano Crotone 0 a 1 che faranno interrogare intere generazioni future  sulla capacità dei figli di Pitagora di giocarsi partite nello spazio…

    Certo tutto ci si poteva attendere tranne che il fustigatore di Vilone e di tutta la dirigenza del Comune ammantasse come motivazione alle dimissioni da Presidente della Commissione Consiliare che ne controlla la gestione dei conti, proprio il nuovo ed oberante ruolo assegnatogli nel lodo Chisari che pure avrebbe dovuto bloccare prima che ne consumasse tutti gli effetti da porcilaia amministrativa ampiamente noti. Come a dire che se a Draghi venisse chiesto di fare il Commissario della Banca d’Italia, lui, il giorno dopo, si dimettesse da Presidente della BCE perché troppo oberato dal nuovo/vecchio ruolo di omicida socio/economico…

    Ma che ci si potesse attendere di tutto alla vigilia del Coniglio Comunale che discuterà di Soakro e Marina SpA (a proposito menomale che ancora in questa ultima non hanno assunto nessuno altrimenti sarebbero già in strada) lo avevamo compreso proprio a latere dell’altro fantasmagorico Consiglio Comunale in cui si è discusso di Master Plan e patto per il sud (a proposito del quale stiamo studiando per capirci qualcosa ed a breve ne renderemo conto; anche perché c’è chi AUTOREVOLMENTE  si è permesso di venire a riparlare di ammodernamento della SS 106 e di piano infrastrutturale di trasporti della Ionica). Proprio in quell’altra fantasmagorica seduta di Consiglio Comunale il SAGGIO Iritale invitava a spendere immediatamente tutte le risorse di bilancio residue per SCRIVERE IL GRANDE PROGETTO CON UN PENNELLO GRANDE! Come la grande occasione consiste in spendere tanti soldi in improbabili programmazioni?

    Ricordate il tragicomico quanto celebre spot della Cinghiale (clicca qui o sulla figura qui di fianco se hai voglia di rivederlo)? Abbiamo troppa stima delle capacità intellettive di Sergio Iritale per poter immaginare che lui abbia la stessa disarmante ingenuità dell’imbianchino in questione…

    Proprio per questa ragione ci siamo appellati all’Era del cinghiale bianco di Franco Battiato: il testo che con grande piacere riportiamo di sopra è stato ispirato dal sistema di comprensione del mondo fisico dei Celti. In quell’epoca, un grande numero di animali erano aiutanti, o meglio alleati dei druidi, i sapienti, intermediari e depositari della vera conoscenza. Il cinghiale, simbolo di forza incontrollata, era uno di questi. Il cinghiale bianco evoca la figura del leggendario druido Malvard, nel mondo cristiano (nel nostro mondo) un santo eremita irlandese. E’ noto che i druidi, soprattutto nei luoghi celtici del Nord, si sono inseriti nella dominante religione cattolica come mezzo per mantenere la propria conoscenza. Quindi l’era del cinghiale bianco evocata è l’era dei druidi, un’era nella quale uomini che facevano la scelta di dedicarsi solo a tramandare la vera essenza della conoscenza, accettando anche le dure regole della loro missione, fornivano la garanzia al loro popolo di mantenere sempre in equilibrio il mondo. Un’era nella quale il potere spirituale, quello dei druidi, era sovraordinato al potere temporale dei re e dei militari, e dove i sapienti erano i depositari dell’anima di un popolo, tramandandola oralmente, perché la conoscenza si mantiene viva solo se è presente nella memoria degli uomini che stanno attraversando la vita, non può essere quindi scritta, sarebbe una conoscenza “morta” perché non più presente nella mente di uomini iniziati a comprenderla.

    Chiedendo scusa a Malvard per l’improbabile parallelo, voglio CHIEDERE UMILMENTE al saggio Iritale di trovare la forza di dimettersi da Consigliere e di farsi emulare da tutta la maggioranza sua e di Vallone. Bloccate questa mattanza per macelleria sociale; potrebbe e dovrebbe farlo la Procura facendo proseguire indagini che hanno già portato sentenze contro dirigenti del comune e/o di mafia. Penso che avrebbe pure potuto farlo un ufficio territoriale dello Stato nell’imminenza di una tornata elettorale che è già drogata dalle promesse che stanno già svendendo bugie ai precari di Aeroporto, Akros e Soakro prima e di Provincia e Gestione Servizi che non si sono limitati ad applaudire Vallone che si esprimeva con la sceneggiata dei lucchetti alla Provincia ma che, addirittura, si sono prestati a fare da truppe cammellate all’arrivo del Governatore Oliverio che disegnava il nuovo patto degli appalti a go go spostati e dirottati pure rispetto alle già consolidate esigenze riconosciute della provincia di Crotone.

    E se non vi smuovono queste motivazioni, fatelo almeno per non essere inesorabilmente ricordati come i “patriarchi” dell’ERA DEL MAIALE NERO, quello da sgozzare e da spartire con i soliti utili idioti!

    Procolo Guida

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