False tessere del PD a Crotone? Se vero, si accertino i profili penali

Alessia Bausone: "Se così fosse, unitamente alle mie denunce di brogli alle primarie, la situazione potrebbe avere profili penali da accertare"

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    Il Partito Democratico si è rivelato negli anni un luogo estremamente chiuso. Chissà come sarebbe stata, invece, la moderna storia politica italiana degli ultimi dieci anni se nel 2007 il Partito Democratico avesse concesso a Marco Pannella o nel 2009 a Beppe Grillo di partecipare alle primarie nazionali al posto di sbatter loro in faccia la porta di un Partito che negli anni è rinsecchito crogiolandosi su se stesso e su taluna stantia dirigenza, soprattutto in ambito territoriale.

    Emblema di ciò è stato il “dadaumpà” politico del Commissariamento e S-Commissariamento del PD di Crotone che ha tenuto banco sui media calabresi per tutta l’estate.

    Ricapitolando, il Commissario regionale Stefano Graziano commissaria il PD cittadino di Crotone, che risponde con la presunta riconsegna di 300 tessere “di altrettanti tesserati” nelle mani del segretario provinciale Gino Murgi, oltre ad accuse di misoginia, prepotenza e epiteti vari contenuti tra note e dichiarazioni in conferenze stampa di cespugli di sedicenti notabili di Partito.

    A seguire, importanti dichiarazioni sulla stampa passate sotto traccia, come quella di Manuela Asteriti che definisce le 300 tessere “Una storiella” perchè “A memoria non credo di aver visto così tante persone in via Panella, nemmeno durante le campagna elettorali degli ultimi quindici anni” e quella congiunta con altri 13 esponenti tra cui l’ex Sindaco Peppino Vallone e l’ex candidata Sindaca di Crotone Rosanna Barbieri, oltre a Cinzia Calizzi, Sergio Contarino, Pasquale Greco, Francesco Livadoti, Enzo Mano, Anna Melillo, Salvatore Murano, Antonio Papa, Alessandra Pupo, Paola Proto, Vincenzo Scalera,  secondo i quali: “l’ultimo tesseramento effettuato a Crotone risale a qualche anno fa. Un tesseramento simile a quello dell’elenco telefonico, approvato dall’organismo regionale e non provinciale, senza alcun controllo e con defunti inclusi”.

    Certo, se così fosse, unitamente alle mie denunce di brogli alle primarie, la situazione potrebbe avere profili penali da accertare frutto di una gestione sconsiderata, arrogante e privatistica di uno spazio politico che doveva essere comune, ma che ha visto, invece, solamente schernire le doglianze che negli anni hanno avanzato i Giovani Dem cittadini,

    Beppe Grillo lo ha detto giorni fa “Giovani del PD è il vostro momento, il momento di pensare a dieci anni, a che tipo di società vogliamo”, appello raccolto dal più giovane membro dell’Assemblea Nazionale del PD Giovanni Crisanti e, spero, che lo sarà anche dai tanti giovani militanti crotonesi le cui speranze negli anni sono state disattese e calpestate dai tanti Gino Murgi da troppo al potere nel Partito Democratico.

     

    Alessia Bausone – già responsabile regionale mozione Boccia

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