SALVIAMO I BOSCHI DELLA CALABRIA

E' l'appello di Italia Nostra dopo che il Comune di Fuscaldo si accoda a quello di Paola con l’idea di fare cassa con il patrimonio boschivo calabro

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    riceviamo e pubblichiamo:

     

     

    Dopo aver appreso che il  Comune di Paola si appresta a cancellare con una operazione di taglio ben 22 ettari di bosco di alto fusto a prevalenza di faggio in località “Cozzo Cervello”, in cambio di un ricavato di € 54.000, il Comune di Fuscaldo si accoda, anch’esso con l’idea di fare cassa con il patrimonio boschivo calabro, vendendo un lotto di 8 ettari in località “Canneto Serra della Monaca” per poco meno di €45.000.

     

    Queste vicende impongono una riflessione circa le politiche ambientali espresse dagli amministratori locali in Calabria negli ultimi decenni. Il 10 dicembre 2002, la Regione Calabria pubblicava sul BUR l’approvazione delle linee di indirizzo “per l’istituzione del Parco Naturale Regionale della Catena costiera per gettare le basi di una reale ed efficace Rete Ecologica Regionale”. Dopo più di dieci anni, l’11 luglio 2013 la Giunta Regionale deliberava finalmente la proposta di Legge di istituzione del parco Naturale regionale di Monte Caloria e della catena costiera. I comuni interessati erano: Fagnano C., Malvito, Cetraro, Acquappesa, Guardia P., Mongrassano, Cerzeto, San Martino di Finita, Rota Greca e Fuscaldo. Proposta di legge che non venne mai esaminata dal Consiglio regionale e dunque fatta decadere.

     

    Passano altri due anni e nello sconforto generale ci riprova il 16 giugno 2015 il Consigliere Giudiceandrea, presentando un’altra proposta di legge per l’istituzione del “Parco Naturale Monte Caloria”. Questa volta i comuni aderenti sono solo quelli di Malvito, Cetraro, Fagnano C. e Acquappesa. La proposta, però, viene miseramente ritirata dopo appena 6 mesi, il 18 dicembre 2015. 

     

    Morale della favola: i Parchi sono fermi ai blocchi di partenza e intanto i boschi si tagliano a tutto spiano per fare cassa. Dai comuni interessati si affrettano a dire che i ricavi verranno spesi per la manutenzione dei boschi ma quanti fondi saranno effettivamente spesi sul terreno? Mentre nessuno sembra curarsi di mettere in conto la perdita di servizi ecosistemici del territorio, i Comuni depauperano per “trenta denari” risorse fondamentali per la resilienza climatica e idrogeologica della Calabria.

     

    Si chiede alla Regione Calabria di istituire al più presto il “Parco Naturale Regionale di Monte Caloira e della catena costiera” a distanza di tanti anni dalla proposta delle  associazioni ambientaliste.

     

    Teresa Liguori

    Vice presidente nazionale Italia Nostra

     

    Angelo Malatacca

    Italia Nostra Calabria

     

    Domenico Maio

                                                                                                                                                          Italia Nostra Fuscaldo

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