Chiacchiere e promesse non bastano nemmeno più ai soliti amici e sodali!

Giovanni Procopio prova ad alzare il livello della discussione politica

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    riceviamo e pubblichiamo:

    E’ di queste ultime ore la notizia della firma della convenzione tra regione Calabria e MiSE per l’erogazione delle royalties dal 2012 al 2018 per più di 9 milioni di euro che saranno spesi per attività di marketing turistico su tutta la costa ionica (da Montegiordano ad Africo).

    Una notizia naturalmente positiva e che mi auguro possa avere effetti positivi per questa parte della regione Calabria che più delle altre stenta a decollare.

    Ma una volta acclarata la positività di questa scelta, al di là delle critiche campanilistiche che si potrebbero scatenare e che si scateneranno, inesorabilmente, mi chiedo e rivolgo queste domande ai candidati al consiglio regionale della Calabria, proprio a tutti i candidati; dei collegi nord, centro e sud:

    Che cosa pensate di questa scelta di utilizzare le royalities per un progetto che privilegia un territorio più ampio di quello su cui ricadono le problematiche derivanti dal’estrazione del metano?

    Cosa pensate altresì di una proposta dell’ultima ora in cui si parla di un distretto dell’archeologia della Magna Grecia nella sibaritide?

    Rivolgo a loro questa domanda dopo che, prossimamente(?), nel territorio crotonese verranno spesi oltre 60 milioni di euro per il progetto dell’Antica Kroton, con risorse che già nel passato avevano subito una pesante decurtazione di oltre 40 milioni di euro serviti per pagare la prima rata del piano di rientro del servizio sanitario calabrese.

    E’ questa l’idea di sviluppo innovativo che prevarrà nella prossima consiliatura calabrese?

    Cosa si è capaci di pensare del fallimentare Corap regionale che assorbendo l’unico nucleo industriale funzionante di tutta la Calabria, che era quello di Crotone, lo ha accomunato al suo triste ded inesorabile destino distruggendolo?

    Oppure cosa siete capaci di pensare dell’accorpamento della riserva marina di Isola Capo Rizzuto nella rete dei parchi regionali che non hanno mai funzionato, e che, di fatto, ha provocato la dispersione del personale e del patrimonio di conoscenza e professionalità che si era costruito nel tempo?

    Cosa siete capaci di pensare del porto e dell’aeroporto di Crotone, due infrastrutture vitali per l’intera economia calabrese, e dell’ammodernamento della ferrovia ionica che pare, anche se solo per vox populi, si dovrebbe fermare a sud, a Catanzaro Lido, ed, a nord, a Sibari?  

    Evito di chiedervi cosa pensate della strada statale 106 per due ordini di motivi:

    Il primo: negli ultimi tempi su questa tematica si sono inseriti alcuni mestatori e incompetenti locali che stanno solo ingarbugliando una discussione già di per se molto complicata.

    Il secondo: l’ammodernamento della Ss 106 richiederà tempi cosi lunghi e incerti sui quali non è possibile programmare e pianificare alcuna ipotesi di sviluppo credibile almeno nel breve e nel medio termine; ed i tempi lunghi non sono consoni al progresso di un territorio come quello della fascia jonica calabrese in ritardo di decenni dal resto della Calabria, i tempi lunghi sono, da sempre, alleati dei mestatori, appunto.

    E mai oserei chiedere su cosa proponete sul tema centrale del lavoro.

    Per quelle poche attività imprenditoriali rimaste e da difendere dall’assalto della burocrazia e della criminalità organizzata, servono idee e proposte concrete circa programmi di rilancio dell’economia calabrese da concordare a Roma ed a Bruxelles; solo attraverso questa capacità “alta” si potrà sperare di ridare dignità e speranza ad una regione preda e sotto attacco di una ‘ndrangheta sempre più potente e prepotente.

    Questi sono i temi su cui mi piacerebbe TUTTI  CI CONFRONTASSIMO.

    Solo affrontando questi temi che necessitano di scelte nette e coraggiose e di rottura rispetto al passato si può pensare di rilanciare la Calabria. Non è più il tempo in cui i problemi della Calabria si possono risolvere con i pannicelli caldi. Con i pannicelli caldi al massimo si manipolano i voti annullando le residue speranze dei calabresi onesti e perbene, QUELLI IN FUGA PIU’ E MEGLIO DEI CERVELLI.

    A tutti i candidati al consiglio regionale calabrese mi permetto di dare un consiglio, anzi un suggerimento. Per rilanciare la Calabria seriamente e non a parole si deve partire da Crotone e dal suo territorio che storicamente e naturalmente guarda all’intera costa jonica. Non si può pensare e parlare di progresso della Calabria umiliando una popolazione come quella crotonese che sull’altare del lavoro e della dignità del lavoro ha sacrificato la bellezza del suo territorio e la salute dei suoi cittadini, senza dimenticare tra l’altro che lo stesso territorio, ancora oggi, per colpe di una politica incapace di decidere, continua a pagare sul tema dello smaltimento dei rifiuti, a favore d’interessi particolari; questo prezzo altissimo è ancora in corso da valutare, se è vero com’e vero che resta l’unico territorio che ha una discarica privata al servizio dell’intera regione Calabria e che per questa scelta scellerata che continua ad essere impostata in maniera unilaterale; e non possiamo e non vogliamo più sperare nei ricorsi al Tar della Calabria; e non possiamo e non vogliamo ancora pensare a cosa avere in cambio: sono arrivati già troppi dolori e sofferenze per migliaia di propri cittadini e cittadine minati e logorati nel corpo, e nell’anima; e nel cervello!

    Su questi temi i calabresi e i crotonesi vogliono essere parlati più di quanto essi stessi sanno di voler essere parlati ed informati per davvero.

    Chiacchiere e promesse sulle quali molti dei nostri politici hanno costruito le loro fortune e le fortune dei loro amici e sodali hanno già dimostrato di non bastare nemmeno più alle loro stesse famiglie.  

    Giovanni Procopio già consigliere comunale

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