Tallini Presidente del Consiglio Regionale: segnali e discorso

Tallini ringrazia e dà il via al suo mandato definendo il viaggio intrapreso dall’Assise un viaggio pieno di incognite da affrontare

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    Prima di “lasciarvi” alla sintesi del suo discorso di “insediamento” della collega Alessia Burdino è irrinunciabile, per noi, sottolineare tre segnali che arrivano dall’elezione di “Mimmo” Domenico Tallini a Presidente del “nuovo” Consiglio Regionale della Calabria.

    Arriva certamente un falco al più alto scranno della massima assise regionale: ci arriva nella massima e “libera” ascesa del “falchismo” amministrativo “controbilanciato” “solo” dall’azione della DDA a firma Gratteri.

    Arriva, in piena ed inedita emergenza sanitaria dell’intero paese, un “vecchio” rappresentante dell’isolamento di potere territoriale mai “collegato” organicamente a quelli nazionali.

    Arriva ad arbitrare, in piena richiesta di rinnovamento sociale ancor prima che politico, un politico della vecchia guardia che nessuno dei nuovi ha mai amato ne avrebbe potuto mai amare.

    Tanti auguri alla Calabria.

    di Alessia Burdino

    E’ emozionato. A tratti la voce è rotta dalla commozione. Mai avrebbe immaginato di raggiungere un traguardo così importante in un momento talmente difficile per la Calabria, per l’Italia. Eppure, Mimmo Tallini, eletto poco fa presidente del Consiglio Regionale, condensa nel suo intervento la sua lunga esperienza politica e il pathos umano del momento. Ringrazia il presidente Jole Santelli. Garantendo all’opposizione di adottare un ruolo super partes. Salutando la giunta, i consiglieri tutti e la rappresentanza femminile del Consiglio regionale. I dipendenti, il suo predecessore Nicola Irto e il capo dell’opposizione Pippo Callipo. Poi, via, al cuore dei temi. Ripropone, quindi, un argomento “caro” alla presidente. Il concetto di fatalità.

    “L’indicazione della mia persona – dice Tallini all’aula – alla guida dell’Assemblea regionale della Calabria è frutto della “fatalità” e non dell’ambizione, è semmai il risultato delle dinamiche variabili e spesso non prevedibili della politica che, qualche volta, assumono traiettorie inaspettate. Non mi ero posto questo obiettivo, né l’ho reclamato. Ma quando c’è stata la chiamata alla responsabilità, venuta dalle forze politiche di maggioranza, non me la sono sentita di tirarmi fuori ed ho accettato questa sfida”.

    L’analisi sulla sfida a cui è chiamato il Paese in questi giorni: sconfiggere il Covid-19 contenendo, il più possibile, morti e malati

    “Nessuno di noi avrebbe immaginato, all’indomani delle elezioni del 26 gennaio, che la seduta d’insediamento del nuovo Consiglio regionale si sarebbe tenuta in una condizione di assoluta emergenza, nel momento di massima diffusione in Italia di un virus dimostratosi subdolo e altamente letale. Ringrazio di cuore tutti i Consiglieri regionali che, con la loro responsabile e coraggiosa presenza, hanno reso possibile la partenza della nuova legislatura, consentendo all’intera Istituzione regionale di operare”. Poi l’affondo: “E’ stato davvero ingeneroso e malevolo chi ha accusato i Consiglieri regionali di disertare o di venire meno al loro dovere. Prima di convocare l’Assemblea, è stato necessario predisporre tutte le misure di sicurezza, in linea con le regole dettate dal Governo, non certo per un egoistico impulso, ma per evitare che un momento pubblico senza adeguate protezioni potesse favorire il propagarsi del contagio. Purtroppo il vento dell’antipolitica ha generato accuse che ritengo inaccettabili e immeritate, perché i Consiglieri regionali sono qui per fare il loro dovere, senza eroismi, ma con grandissimo senso di responsabilità”.
    Quindi il saluto alle new entry a cui Tallini offre la sua esperienza: “Metterò la mia esperienza al servizio di tutti i nuovi Consiglieri regionali che, ne sono certo, daranno un notevole contributo di freschezza ed entusiasmo”.

    L’emozione cresce quando il pensiero è rivolto alle vittime del Covid 19 e ai tanti italiani in trincea: “Il mio pensiero commosso – credo di interpretare il sentimento dell’intero Consiglio regionale – va ai nostri morti e alle loro famiglie, agli ammalati, ai medici, agli infermieri, agli operatori sanitari, ai volontari, agli addetti ai servizi essenziali, alle forze dell’ordine che combattono quotidianamente, ormai da diverse settimane, una battaglia veramente difficile per il contenimento del virus”.

    Tallini elogia il lavoro del presidente Santelli nelle ultime settimane: la battaglia è ancora lunga

    Quindi detta l’agenda: “Con priorità è indispensabile insediare al più presto, con il concorso di tutti i capigruppo, le due commissioni più impegnate su questo fronte: la Commissione sanità e la Commissione Bilancio alle quali chiederò uno sforzo straordinario per licenziare i provvedimenti che tutti si attendono. Il bilancio rappresenterà per tutte le forze politiche un banco di prova, poiché si tratterà di predisporre i primi strumenti per l’auspicabile ripresa sociale ed economica della nostra regione, anche in relazione alle misure contenute nel decreto “Cura Italia”.
    Fondamentale, secondo Tallini, per la ripartenza della Regione sarà il ruolo del Consiglio Regionale a cui “è affidato anche il compito di affermare la supremazia etica e rappresentativa della politica, contribuendo a superare la cultura del commissariamento che ha inondato in questi anni le istituzioni e gangli essenziali della vita sociale della Calabria, peraltro senza l’ottenimento di risultati significativi”

    “Un fronte che ci troverà molto impegnati – una volta superata l’emergenza – sarà quello del federalismo e dell’autonomia regionale, una sfida che la Calabria deve accettare senza subalternità e senza tentennamenti. Si ripartirà – continua – dalla mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale nel gennaio dello scorso anno con l’obiettivo di realizzare un federalismo solidale che da un lato assicuri i livelli essenziali in materie come la sanità, l’istruzione, e dall’altro esalti l’autonomia regionale nei campi dell’ambiente, della cultura, del turismo, dell’agricoltura, delle energie rinnovabili”.

    Non è tutto. Nel 2020 ricorrono i 50 anni dall’istituzione delle Regioni a Statuto ordinario. L’occasione per fare una riflessione profonda sul regionalismo in Italia

    L’obiettivo è, dunque, quello di aprire una “stagione nuova del regionalismo italiano che corregga gli errori, gli squilibri tra i territori, le penalizzazioni per il Meridione, adeguando le Regioni ai cambiamenti tumultuosi della società e fornendo ad esse gli strumenti per competere ad armi pari”.
    Ed ancora: il 2020 sarà anche l’anno del 50° anniversario dei cosiddetti Fatti di Reggio Calabria, “una pagina difficile e complessa della nostra storia che va riletta con distacco e imparzialità, recuperandone le tracce di rivendicazione popolare, senza criminalizzazioni, ma con lo scopo invece di esaltare la raggiunta unità della Calabria dopo mezzo secolo”.

    Politiche dell’Area dello Stretto e Porto di Gioia Tauro, il saluto alla città: ancora altri temi toccati da Tallini.
    “Il rapporto del Consiglio Regionale con il sistema delle Autonomia Locali sarà fondamentale e pertanto cercheremo di riempire di nuovi contenuti il CAL, Consiglio delle Autonomie Locali, andando oltre l’attuale funzione di mero parere sugli atti del Consiglio – prosegue. Non abbasseremo la guardia sul terreno della legalità e del contrasto alla mafia che riteniamo prioritario e indispensabile per ogni politica di sviluppo della Calabria. Studieremo con l’ufficio di presidenza, la conferenza dei capigruppo e la nuova commissione consiliare antimafia ogni possibile iniziativa, anche di natura legislativa, per combattere l’ingerenza della criminalità organizzata nella vita politica, sociale ed economica della Calabria”.

    Quindi il saluto alla Magistratura e alle Forze dell’Ordine. Ed, anche, al mondo della Chiesa, in testa la Conferenza Episcopale Calabra. Nell’operazione di ripartenza e rilancio della Calabria, Tallini, mette anche il mondo dell’informazione: “Una mano ce l’aspettiamo dal complesso mondo dell’informazione che anche in Calabria risente di trasformazioni tecnologiche e professionali impressionanti per la loro velocità”. Poi, chiude, trattando il tema dei temi: il lavoro. “Se non riusciremo ad invertire la tendenza alla desertificazione del tessuto economico della regione, se non metteremo un freno alla fuga dei cervelli, se non daremo a tutti i nostri ragazzi quanto meno la speranza di un’opportunità, se non valorizzeremo il ruolo delle nostre Università, se non modernizzeremo i settori portanti della nostra economia, la nostra funzione sarà inutile.La Regione, da sola, non può farcela. Diventa essenziale una regia unica che metta attorno ad un tavolo il Governo, il Parlamento, le Aziende di Stato, il mondo dell’imprenditoria italiana, il sindacato, l’insieme delle Autonomie Locali”.

    Tallini ringrazia e dà il via al suo mandato di presidente del Consiglio Regionale definendo il viaggio intrapreso dall’assise un viaggio pieno di incognite da affrontare – dice – “con il coraggio che ci deve venire anche dalla Fede. Il nostro Santo Patrono San Francesco di Paola protegga la nostra gente e dia anche a tutti noi la forza di essere degni del ruolo a cui siamo stati chiamati”.

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