Niente accordo con i sindacati per la cassa integrazione; Sacal vaglia nuove opzioni

Obiettivo di farsi trovare pronti a ripartire senza indugi appena le condizioni del sistema del Trasporto Aereo lo consentiranno

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    Mentre le varie compagnie rimandano non prima di maggio il ritorno dai voli da e per la Calabria, la Sacal, assistita da Confindustria Catanzaro, dopo ampio, ieri ha preso atto «delle distanze ancora esistenti con i rappresentati delle organizzazioni sindacali di settore, Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl Trasporto Aereo sulle modalità di avvio della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria a favore dei propri dipendenti».

    In una nota stampa inviata ad alcune testate si rimarca che «la richiesta della CIGS, da parte della Società, è motivata dalla crisi economica dovuta alla perdurante e significativa contrazione dell’utenza e del volume delle attività lavorativa, nonché la chiusura totale di ogni attività commerciale all’interno dei tre scali calabresi. Una misura indispensabile la CIGS, che non deve certo allarmare poiché esattamente in linea con quanto in atto nel resto delle imprese di settore in tutto il Paese».

    Si ritiene che «in mancanza di un accordo formale con i rappresentanti sindacali, la Sacal si attiverà per identificare immediatamente opzioni alternative che possano proteggere la continuità aziendale delle società del gruppo e salvaguardare i propri dipendenti, con l’obiettivo di farsi trovare pronti a ripartire senza indugi appena le condizioni del sistema del Trasporto Aereo lo consentiranno».

    Il presidente De Felice, anche a nome del Consiglio di Amministrazione prossimo a scadenza di mandato, chiude volendo «ringraziare tutto il personale che, nonostante le difficoltà del momento, continua a garantire l’operatività degli scali della Calabria anche a supporto dei numerosi voli di Stato che stanno trasferendo nella nostra regione gli equipaggiamenti e le attrezzature medicali necessarie alla lotta al COVID-19».

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