Palamilone: Il punto di vista della senatrice Corrado

"Il sospetto di un certo quale accanimento nei confronti di “Momenti di Gloria” non sembra del tutto campato in aria e giustifica l’approfondimento richiesto al ministro Lamorgese mediante l’atto di sindacato ispettivo".

In occasione dell’ultima seduta del Senato ho presentato una interrogazione al Ministro dell’Interno sulla contesa che da tre mesi esatti oppone il Comune di Crotone, nella persona del Commissario Prefettizio, al Consorzio sportivo “Momenti di Gloria” a proposito del Palamilone.

Pur avendo appena utilizzato una metafora bellico/sportiva, respingo la tentazione di indossare i colori sociali e dichiarare il mio istintivo trasporto nei confronti di una delle due parti.

Avrei diversi motivi per ‘tifare’ l’uno o l’altro ma mi rifiuto di abbracciare una logica partigiana.

Mi rifiuto e anzi manifesto con convinzione il disagio di assistere alle continue scaramucce tra due espressioni dello Stato (apparato l’una e società civile l’altra) che, invece di riconoscersi nell’obiettivo comune di rendere un servizio alla collettività e collaborare, sembrano ostinatamente sorde alle rispettive ragioni.

Non occorre che spieghi, credo, perché il commissariamento del Comune di Crotone sia stata, dal mio punto di vista, un’ottima notizia per la popolazione.

E se devo trovare qualcosa di buono nell’emergenza epidemiologica da Covid 19, non esito a compiacermi per lo slittamento delle elezioni amministrative al prossimo autunno che, prolungando la benedetta discontinuità assicurata dal commissariamento, dà agio ai crotonesi di tirar fuori la testa dalla palude e prendere un respiro profondo prima di confrontarsi nuovamente con la tentazione di consegnare la città e il territorio (mai sia!) alla cricca che da circa vent’anni li governa e dilania in combutta con i signori dei rifiuti e dell’energia.

Nonostante il sollievo assicurato a noi tutti dalla supplenza della dott.ssa Costantino, devo però dare atto che il Consorzio, al quale fanno capo otto associazioni sportive dilettantistiche crotonesi, espressione di svariate discipline, assolve ad un compito molto importante, in città, che è anche di impegno civile.

In una realtà socialmente difficile com’è la nostra, economicamente depressa e infiltrata dalla criminalità, “Momenti di Gloria” affianca e rafforza, nei confronti dei bambini, degli adolescenti e dei giovani, il ruolo formativo della Scuola, quando non la sostituisce.

Se pensiamo che nel decennio 2007-2017 l’abbandono scolastico, in Calabria, e soprattutto nella Provincia di Crotone, ha conosciuto un incremento significativo, segnando la perdita di un alunno ogni tre, capiamo quanto la pratica sportiva sia preziosa contro le devianze.

Continua ad esserlo anche superata l’età dell’obbligo scolastico, poiché i giovani calabresi senza istruzione, occupazione e formazione professionale, di età compresa fra i 18 e i 24 anni, tra il 2008 e il 2018 sono cresciuti dell’1,8%, peggiorando il dato del 6,9%.

Queste le premesse.

Dopodiché, se il dovere professionale e la volontà del Commissario di fare in modo che l’Ente a lei affidato metta ordine nella gestione dei propri impianti sportivi sono encomiabili e meritevoli di completo sostegno, in omaggio ai principi di trasparenza e legalità troppo spesso ‘dimenticati’ prima del suo arrivo, è pur vero che primi e maggiori responsabili dell’eventuale danno erariale subito dalle casse comunali nel periodo 2012-2019 sono proprio il Comune e i funzionari comunali preposti, compresi quelli tuttora in servizio.

Costoro hanno tra l’altro ignorato, per anni, la documentata richiesta del Consorzio “Momenti di Gloria” di procedere alla stipula della convenzione di affidamento del Palamilone.

Se a ciò aggiungiamo che nessun altro degli assegnatari in gestione provvisoria di immobili comunali a condizioni pari o persino assai più vantaggiose (società, A.S.D., consorzi di cooperative sociali ecc.) è stato ad oggi comunicato l’avvio di un provvedimento di revoca/annullamento analogo a quello del 21 febbraio 2020, il sospetto di un certo quale accanimento nei confronti di “Momenti di Gloria” non sembra del tutto campato in aria e giustifica l’approfondimento richiesto al ministro Lamorgese mediante l’atto di sindacato ispettivo.

Io stessa ho segnalato la gestione non regolare, da parte di uno di questi soggetti, della collezione dell’ex Museo di arte contemporanea della Provincia di Crotone, ceduta in comodato al Comune, senza ricevere, ad oggi, alcun riscontro.

Ritengo perciò intellettualmente poco onesto che si continuino a sintetizzare nella vicenda del Consorzio “Momenti di Gloria” tutti i mali delle gestioni comunali anteriori al commissariamento, poiché ciò disorienta i cittadini e genera, anzi, un certo quale scetticismo proprio nei confronti della gestione commissariale del Comune.

 

Margherita Corrado M5S Senato
Commissione Cultura