Antica Kroton: parla Valentina Galdieri

L'ex Assessore alla cultura del comune di Crotone, scrive in merito al progetto Antica Kroton: "Chi non è animato da “onestà intellettuale” non può comprendere minimamente ciò che è stato realizzato".

Riceviamo e Pubblichiamo:

Ho letto con molta attenzione le due uscite di Giovanni Procopio non tanto per lo scrivente quanto per il tema: l’Antica Kroton, che come tutti sanno, mi sta particolarmente a cuore, così come dovrebbe essere per tutti i crotonesi.

Mi dispiace riscontrare nell’ex consigliere Procopio non solo la classica malafede che ha accompagnato questo progetto sin dalla sua nascita, quanto anche una marea di inesattezze che non fanno onore al ruolo che Giovanni Procopio ha ricoperto fino a qualche mese fa.

Ma veniamo al dunque.

È passato esattamente un anno da quel 12 aprile che ha visto, finalmente, Crotone protagonista nel panorama nazionale con un evento di presentazione  e lancio del progetto che ha fatto avanguardia culturale in Italia, altro che “festival della frivolezza e dell’ovvietà”.

Ma ovvio che chi non è animato da “onestà intellettuale” non possa comprendere minimamente ciò che è stato realizzato quel giorno.

Evento, chiariamolo per l’ennesima volta, evidentemente le numerose riunioni di commissione fatte sull’argomento non sono bastate per capire, che è costato 32 mila euro e non 110 così come si continua a dire e ridire…

Ma al di là del costo, è possibile che non si capisca quanto importante sia stata l’attività di comunicazione realizzata?

Che non è semplice “pubblicità” ma approfondimento culturale, divulgazione, informazione e formazione per trasmettere l’immenso valore del progetto Antica Kroton e del patrimonio archeologico della città di Crotone.

Ma ciò che più mi colpisce nelle affermazioni false su Antica Kroton è la frase che si continua a ribadire, tanto da farla diventare quasi una verità agli occhi dei disinformati, che la nostra amministrazione non abbia fatto nulla.

Allora rimettiamo le cose in ordine.

Abbiamo presentato le schede di progetto, che non devono passare dal Consiglio comunale in quanto non ne ha competenza, a differenza di ciò che pensa Procopio; e per essere chiari, e smentire l’ennesima fesseria, nessuna scheda è stata modificata rispetto al lavoro fatto da chi mi ha preceduto, ed una sola è stata riprogrammata ma non snaturata.

Queste schede, definite inutili con troppa superficialità, hanno portato alla sottoscrizione delle convenzioni operative, che sono un reale contratto vincolante tra Regione, Comune e Sovrintendenza.

Le convenzioni sottoscritte non sono solamente vincolanti ma destinano puntualmente le risorse ad ogni soggetto attuatore del progetto, risorse che, giusto per chiarezza, nessuno e sottolineiamo nessuno, nemmeno Procopio e nemmeno il suo nuovo referente politico, possono pensare di dirottare su altre voci o su altri territori. Antica Kroton deve andare avanti!

Questo riguarda anche il Commissario prefettizio che non può modificare i progetti, ma deve soltanto far sì che gli iter, già avviati vadano a compimento. Ma questa è un’altra storia e ne parleremo più avanti.

Sembra strano che un ex consigliere comunale non capisca gli iter amministrativi di un progetto complesso come Antica Kroton, e la stranezza aumenta quando a parlare non è solo un ex consigliere comunale ma anche un geometra.

Quello che Procopio definisce “il finto cantiere dietro la Posta Centrale” in realtà è un cantiere vero e proprio.

In verità è la riscoperta della nostra storia, ma se Kroton non si ama non si può capire il vero valore di quello che è stato realizzato.

Abbiamo realizzato gli interventi di archeologia preventiva non per mettere in scena una rappresentazione teatrale tecnologicamente avanzata, ma per avere risultati che sono fondamentali per poter definire un “progetto di scavo”. 

Anzi sarebbe ora che il commissario prefettizio presentasse i risultati dell’archeologia preventiva alla città.

È giusto che i crotonesi sappiano cosa c’è sotto la nostra terra.

Antica Kroton è un progetto troppo importante per la città di Crotone da farne oggetto di inutile e sterile polemica.

Ne abbiamo avuto riprova a Paestum quando, alla Borsa del turismo archeologico, lo stand di Crotone è stato il più visitato e il più apprezzato.

Abbiamo tracciato il solco, altro che non abbiamo fatto nulla, ora però bisogna continuare a lavorare e in conclusione ribadisco ciò che ho sempre detto su questo importante progetto, Antica Kroton non è un progetto di una parte politica o di un sindaco o di un assessore, Antica Kroton è il progetto della città di Crotone per cui va assolutamente portato avanti e concluso.

Ma se la nostra città continua a dividersi e a fare polemica invece di fare massa critica ed imparare a difendere i propri interessi, nello scenario regionale peseremo sempre di meno.

E le parole del neo assessore regionale alla cultura, Spirlì, che evita scientificamente, in una sua intervista, citando le bellezze archeologiche, culturali e ambientali della Calabria, di inserire nel ricco elenco Crotone e il crotonese, terra ricca di un patrimonio archeologico e culturale unico nel suo genere, rappresentano una chiara fotografia del peso che la nostra città ha nel panorama regionale.

Ed è inutile additare responsabilità ai nostri rappresentanti regionali se questi, a Crotone, trovano solo polemiche, attacchi e delegittimazione.

Cui prodest questa eterna litigiosità e divisione?

Su una cosa ha ragione Procopio, le cose importanti sono altre, tutto il resto, anche le sterili polemiche è noia soprattutto in un momento critico come quello che stiamo vivendo.

 

 

Valentina Galdieri
già Assessore alla Cultura