La Regione valuti il rientro di tanti giovani studenti e lavoratori rimasti bloccati al nord.

Non stiamo parlando di “mammoni”, ma di lavoratori e studenti che si trovano da oltre 50 giorni fuori sede, senza poter svolgere la loro funzione naturale

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Riceviamo e Pubblichiamo:

Sono tantissimi i giovani calabresi che si sono ritrovati loro malgrado bloccati nelle città universitarie di tutta Italia, facendo fronte all’emergenza coronavirus sempre più difficile per la nostra nazione e sopratutto per l’economie di ogni famiglia.

Tanti anche i giovani lavoratori rimasti senza lavoro e senza cassa integrazione, costretti a vivere con le poche risorse mandate da casa.

Sono rimasti nelle loro piccole stanze, perché corretti e rispettosi delle regole che il Governo e la Regione hanno decretato, ma ora in troppi si trovano in grande difficoltà.

Non stiamo parlando di “mammoni”, ma di lavoratori e studenti che si trovano da oltre 50 giorni fuori sede, senza poter svolgere la loro funzione naturale, per la maggior parte condividendo stanze con più persone ed adattandosi al meglio in un periodo dove gli spostamenti sono limitati allo stretto necessario.

Molti di loro non hanno più risorse, figli di genitori che vivono con apprensione e con pochi mezzi questo distacco.

Alla Presidente della Regione Calabria Jole Santelli non chiediamo di aprire le porte della nostra Regione, ma di creare un corridoio, programmando il rientro di tanti ragazzi nelle loro abitazioni , per un emergenza che non ha una data certa per la fine.

Rientri programmati e verificati tramite opportuna richiesta, adottando tutte le misure sanitarie di sicurezza , test sierologici alla partenza e quarantena obbligatoria per loro stessi e per le loro famiglie all’arrivo nelle proprie case.

L’appello lanciato in questi giorni da tanti, non può essere sottovalutato diamo una soluzione ai nostri conterranei.

Diamo loro modo di tornare con buon senso, ma non aspettiamo che passi l’emergenza per ricordarci di questi ragazzi corretti, ragazzi che non hanno deciso di scappare al sud ma che vogliono sentirsi al sicuro in Calabria nelle loro case e con le loro famiglie.

 

𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 𝗩𝗶𝘃𝗮 𝗖𝗮𝗹𝗮𝗯𝗿𝗶𝗮

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