Urgente intervenire sul disagio sociale!

E' Alessia Romano di Italia Viva Coordinamento Terzo Settore a sostenerlo

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riceviamo e pubblichiamo:

Gli Enti locali, finita l’emergenza, dovranno affrontare il disagio sociale, che avrà origini prima di tutto economiche, ma anche psicologiche ed educative. Stiamo per approcciarci alla cosiddetta “Fase 2” dell’emergenza Covid-19 e si fa sempre più evidente la necessità di interventi concreti per alleviare le difficoltà di ampie fasce della popolazione. 

Infatti, alla povertà socio-economica si sommano le fragilità psicologiche ed educative, che hanno già fortemente modificato i comportamenti sociali. Il rischio che questa immane tragedia umana possa dividere un popolo mai realmente unito, Nord contro Sud, poveri contro ricchi, italiani contro europei e l’elenco potrebbe continuare a lungo.. Senza dimenticare che intere generazioni hanno visto negato, a causa del lockdown, il proprio diritto all’istruzione, con danni stimabili solo nel lungo periodo, in termini di crescita sociale futura..

Adesso è più che mai necessario, unirsi intorno ai valori fondanti dello Stato: primi tra tutti la libertà, il lavoro e l’uguaglianza che dev’essere declinata in equità sociale. Per unirci e sentirci veramente Popolo, nessuno dovrà essere lasciato indietro! Servono interventi, ulteriori, a sostegno del reddito di famiglie e imprese.

Tuttavia, è anche necessario che ciascuno di noi faccia la propria parte, tralasciando il diffuso malcostume di pensare al proprio orticello e non già alla Comunità! E’ più che mai necessario abbandonare comportamenti opportunistici, irrispettosi della cosa pubblica!

Occorre un nuovo patto tra cittadini e Istituzioni, basato sul rispetto dei primi, verso le seconde, e di amministrazioni trasparenti, dedite alla ricerca del benessere sociale, partendo da un’assunzione di responsabilità della Politica. Quest’ultima deve rinunciare ad insostenibili privilegi ed impegnarsi in riforme strutturali per far ripartire il Paese, prima tra tutte la semplificazione della burocrazia.  Non a caso l’Italia è al secondo posto in Europa per la complessità burocratica. Di pari passo sarà necessario un potenziamento degli apparati dello Stato, volti a contrastare il possibile dilagare di fenomeni mafiosi o di corruttela, che potrebbero accentuarsi al peggiorare delle condizioni economiche generali. 

A tal fine, affianco al potenziamento delle Forze di Polizia e della Magistratura, sarà fondamentale, agire, alleviando il disagio sociale, possibile elemento che potrebbe facilitare il reclutamento della criminalità organizzata e l’inquinamento dell’economia legale. 

Alessia Romano Coordinamento Italia Viva Terzo Settore.

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