Antica Kroton, fermi 62 milioni di euro

Gaetano: "Promuovere un tavolo decisionale risolutivo".

Riceviamo e Pubblichiamo:

Ritengo che sia un paradosso la situazione di paralisi amministrativa rispetto alla straordinaria occasione offertaci dal mega finanziamento pubblico dedicato al progetto Antica Kroton.

Mi trovo costretto a far presente che la tragedia Covid-19 ha ulteriormente aggravato, con portata storica, l’emergenza economico-sociale che grava sull’intera provincia di Crotone.

Un’emergenza che significa livelli di disoccupazione insostenibili, precariato diffuso, debolezza del sistema produttivo, ma soprattutto una diffusa perdita di fiducia e speranza per il futuro.

Crotone, la mia città, quella in cui ho trascorso tutta la mia vita professionale, è sempre più delusa, disorientata, quasi incapace di reagire.

Voglio sgombrare subito il campo da possibili polemiche politiche di basso profilo rispetto al rischio che, ancora una volta, questi ingenti finanziamenti possano finire nelle mani sbagliate o essere spesi senza risultati concreti.

La mia proposta di apertura immediata di un tavolo decisionale prevede che siano coinvolti a pieno titolo, per un puntuale controllo preventivo, la Prefettura, la Procura della Repubblica e quella Antimafia, nonché la Guardia di Finanza.

Sia chiaro, non è sfiducia nelle istituzioni, che rispetto in quanto cittadino, ma solo la precisa volontà di non far partire possibili diatribe sulla destinazione dei fondi.

Analogamente, però, sono preoccupato per la mancata utilizzazione degli stessi.

Non ce lo possiamo consentire. Crotone non può consentirsi l’assurdo lusso di non decidere come spendere circa 62 milioni di euro.

Non mi dilungo sulla natura del progetto Antica Kroton, ma voglio solo ricordare che Crotone ha da giocare una carta fondamentale, identitaria e distintiva sul piano mondiale: siamo stati la capitale della Magna Grecia e la culla del Pensiero Pitagorico.

Non dobbiamo dimenticare queste origini che oggi possono diventare leva di sviluppo.

Coinvolgiamo tutti i soggetti previsti e consultiamo i migliori esperti, ma evitiamo di stare fermi e di fare solo chiacchiere.

Crotone rischia di morire e dobbiamo reagire, e questa è anche la ragione per la quale mi sono candidato alle ultime elezioni regionali conseguendo un risultato non vittorioso ma ritengo assai significativo.

Voglio ricordare che professionalmente mi occupo, tra l’altro, del progetto mediatico battezzato Magna Grecia Lifestyle, che mira proprio a costruire progetti di sviluppo basati sul primario recupero di un’identità culturale così originale, ma anche suggestiva e riconoscibile.

Ho indirizzato una specifica nota al segretario regionale del mio partito, Cristian Invernizzi, peraltro deputato della Lega, per chiedergli un’azione politica rapida a favore dello sblocco di Antica Kroton.

Il cambiamento parte proprio dalla capacità di utilizzare al meglio le risorse disponibili e di pensare al territorio in termini di sviluppo e non di mero assistenzialismo che si nasconde dietro la bugia clamorosa di un debito pubblico allargabile all’infinito. Non è così, e ce ne accorgeremo presto visto che stiamo intaccando il futuro dei nostri figli e finanche dei nostri nipoti.

I territori hanno bisogno di sviluppo sano, di crescita, di posti di lavoro proficui che generano cittadini liberi dal bisogno. Invito l’on. Invernizzi a voler investire della questione anche il vice presidente della Regione, Nino Spirlì, e il vice responsabile nazionale Enti Locali, Walter Rauti che per la Lega segue appunto il tema delicato del governo dei territori.

All’on. Invernizzi chiedo di impegnare la Lega in una battaglia politica forte per la valorizzazione massima del progetto Antica Kroton che, ovviamente, non ha e non deve avere colori politici, ma solo l’ambizione di dare la scossa giusta a Crotone e alla sua provincia.

Salvatore Gaetano