Rifiuti: “La polemica ideologica e di parte retaggio di un vecchio modo di fare politica”.

Procopio: "Non comprendono come su questioni come questa, quella dell'emergenza legata al ciclo dei rifiuti, che sta richiedendo da parte della giunta regionale e del presidente Santelli un attenzione e un coraggio mai dimostrato da nessuno negli ultimi vent'anni".

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Riceviamo e Pubblichiamo:

Leggendo i vari comunicati presenti sulla stampa del 23 maggio e i vari commenti sui social e sui profili pubblici anche di tanti ipotetici e, aggiungo io, improbabili candidati a sindaco di questa nostra martoriata città non sono riuscito a capire il senso delle critiche e della levata di scudi nei confronti del presidente della regione Calabria on.le Santelli.

Colpevole ai loro occhi di aver emanato un ordinanza in cui si riapre la discarica di Columbra per l’abbancamento di rifiuti dell’ATO della provincia di Crotone e quindi dei soli comuni della provincia crotonese.

Ordinanza tra l’altro inoppugnabile e che non è in contrasto con la precedente ordinanza in cui si vietava l’utilizzo della stessa discarica per l’abbancamento dei rifiuti provenienti da tutta la regione Calabria e che pone fine, almeno temporaneamente, al disagio che stava vivendo il nostro territorio.

E non le capisco a maggior ragione proprio in questo momento.

Nel momento in cui Crotone e i paesi della provincia stavano e stanno vivendo con affanno e con preoccupazione un momento, uno dei tanti, di grave emergenza , anche sanitaria, rappresentato dalla presenza di centinaia di tonnellate di rifiuti sparsi per le strade delle nostra cittadine.

Ritengo, da sempre, che la polemica ideologica e di parte a prescindere sia un retaggio di un vecchio modo di fare politica.

Un vecchio modo di fare politica superato e inutile e che i cittadini non comprendono.

Non comprendono come su questioni come questa, quella dell’emergenza legata al ciclo dei rifiuti, che sta richiedendo da parte della giunta regionale e del presidente Santelli un attenzione e un coraggio mai dimostrato da nessuno negli ultimi vent’anni, si possa trovare il modo di fare polemica sciocca e pretestuosa.

E affermo tutto questo consapevole che dopo un ventennio di commissariamenti, ordinanze a gogò, in cui Crotone è stata ritenuta la pattumiera della Calabria, proprio nel momento in cui un presidente della giunta fa un ordinanza dove ridistribuisce equamente il conferimento dei rifiuti su ogni territorio facendone carico ai rispettivi ATO, e fa tutto questo dopo tre anni dalla loro costituzione, a me riesce di difficile comprensione .

Proprio ora che i sindaci e i territori sono chiamati ad assumersi le proprie responsabilità, e in cui i sindaci sono chiamati svolgere il ruolo di amministratori e classe dirigente, proprio ora la presidente Santelli viene attaccata in modo pretestuoso e senza proporre soluzioni alternative.

Finisco queste mie considerazioni con l’augurio che la prossima amministrazione del comune di Crotone, ma anche le prossime amministrazioni di tutta la regione Calabria, mettano gli ATO nelle condizioni di lavorare per far in modo che finalmente i rifiuti da problema diventino una risorsa.

Per questo nella prossima consultazione elettorale della città di Crotone, le forze libere e moderate, a cui da sempre mi onoro di appartenere, sono certo che daranno il loro contributo.

Un contributo fondamentale, a mio parere, per un cambiamento e un rinnovamento vero e reale.

E un contributo fondamentale per evitare la marginalità e l’isolamento di Crotone, di quella che fu una volta la capitale della Magna Grecia e che oggi sulle questioni più importanti e rilevanti della sua storia trimillenaria naviga a vista.

Come una nave in balia delle piogge e dei venti e senza un nocchiero capace di guidarla fuori dalla tempesta in cui si trova da oltre vent’anni.

E questo non certamente per colpa del destino cinico e baro.

Giovanni Procopio
già consigliere comunale

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