Galdieri: “Sospensiva Tar Lazio segnale preoccupante per Crotone”

Il Tar entrerà nel merito nella seduta di novembre

Riceviamo e Pubblichiamo:

“La sospensione del decreto ministeriale da parte del Tar, circa la sospensione dell’efficacia del decreto con cui il ministero dei beni culturali ha istituito la nuova Soprintendenza Catanzaro-Crotone con sede nella città pitagorica, consentirà di salvaguardare gli interessi di Catanzaro”.

Queste dichiarazioni del Sindaco di Catanzaro non fanno altro che evidenziare il vuoto istituzionale che circonda il territorio crotonese.

Una scelta anomala” la definisce Abramo, Crotone non può avere una sede della Soprintendenza ma dovrebbe dipendere da Catanzaro, solo perché è capoluogo di regione.

Chiariamoci è solo una sospensione, il Tar entrerà nel merito nella seduta di novembre, ma il rischio di una decisione avversa alla nostra città è reale.

È come se si volesse volutamente ignorare che la città di Crotone ha un grande patrimonio archeologico già scoperto.

È come se si facesse finta di non sapere che nella città pitagorica c’è una grande storia da fare emergere ed un grandissimo patrimonio ancora da far emergere.

Il sindaco di Catanzaro volutamente dimentica Antica Kroton e l’indotto che porterebbe al territorio di Crotone, alla provincia e a tutta la Calabria.

Pensare che la Soprintendenza non possa avere collocazione a Crotone, luogo in cui dovrà lavorare per lungo tempo, proprio perché una parte cospicua del finanziamento di Antica Kroton è direttamente gestito dalla stessa, è pura e semplice miopia.

E ci sta che il sindaco di Catanzaro sia miope nei confronti del nostro territorio e soprattutto della nostra grande storia, ma i nostri rappresentanti in parlamento non possono restare silenti davanti il serio rischio che Crotone venga nuovamente depredata.

Pertanto chiediamo ai nostri rappresentanti Corrado, Barbuto, Stumpo e Torromino di intraprendere tutte le strade possibili affinché a Crotone spetti quello che è dovuto.

Siamo stanchi di queste lotte intestine che vedono la nostra città sempre sottomessa alla città capoluogo.

Se uscissero sconfitti da questa battaglia sarebbe meglio se i nostri parlamentari si dimettessero.

“A Roma nessuno sa dove si trova Crotone”, questa frase espressa dalla senatrice Corrado non fa altro che bollare il fallimento della deputazione crotonese.

Infine, vorrei ringraziare a nome di quei crotonesi che amano la nostra città, tutti quei concittadini che hanno svenduto il proprio voto ai “potentati” catanzaresi, magari in cambio di qualche posticino di lavoro. Questo è il peggior segno di decadimento del nostro territorio.

Ma sono certa che la Crotone buona, quella che ama la propria città ed è orgogliosa della propria identità saprà sbattere fuori “i mercanti dal tempio”.

Valentina Galdieri
Laboratorio Crotone