Sbarchi ed emergenza sanitaria, Salvatore Gaetano (Lega): Salvini ha ragione.

"Mi appello a tutta la porzione responsabile e sana della società crotonese e calabrese affinché si faccia attenzione al grido d'allarme lanciato ancora una volta da Matteo Salvini".

“Ha fatto molto bene il leader della Lega, Matteo Salvini, a riproporre il gravissimo tema dell’immigrazione clandestina, all’indomani dell’ennesimo sbarco avvenuto a Crotone aggravato peraltro da aspetti che richiamano anche l’emergenza sanitaria Covid-19.

Un Governo nazionale che è in assoluto ritardo rispetto agli interventi di politica economica utili per affrontare la tragedia Coronavirus, immagina di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica affrontando in modo demagogico il tema dell’immigrazione clandestina.

La volontà – come si è appreso – di annullare i provvedimenti normativi adottati all’epoca in cui il leader della Lega rivestiva l’incarico di ministro dell’Interno, potrebbe avere effetti devastanti in una situazione già di per sé drammatica”.

Lo afferma Salvatore Gaetano, referente della Lega a Crotone.

“Ma come si può immaginare – prosegue Gaetano – di aprire l’Italia a continui sbarchi di clandestini in una condizione di gravissimo disagio sociale, di crisi economica spaventosa e di emergenza sanitaria ancora da definire. Non sappiamo cosa ci aspetta per il prossimo autunno e questo Governo, che galleggia senza riuscire ad attuare politiche economiche adeguate, non trova di meglio che attaccare Salvini su un tema rispetto al quale lo stesso leader della Lega ha ottenuto consensi popolari ed elettorali enormi.

Mi appello a tutta la porzione responsabile e sana della società crotonese e calabrese affinché si faccia attenzione al grido d’allarme lanciato ancora una volta da Matteo Salvini che ringrazio per la sua continua e fattiva vicinanza ai problemi del Sud.

Un Sud dimenticato da questo Governo, dalle sue inutili passerelle e dalle inadatte task force.

Un Sud lasciato solo con i suoi drammi economici e sociali per il quale si prefigura anche la beffa di ridiventare meta di continui sbarchi di clandestini”.