Sfruttare il DL Rilancio per evitare dissesto finanziario

Procopio: "Sarebbe il primo caso in Italia...senza la presenza di mutui o debiti contratti per investimenti".

Riceviamo e Pubblichiamo:

Mentre a Crotone incalza la campagna elettorale, dei partiti e dei movimenti civici in vista della prossima competizione elettorale fissata dal governo in autunno, la Regione Calabria inizia a dare forma e sostanza al Decreto Rilancio, con i relativi decreti attuativi, per affrontare l’emergenza coronavirus e più in generale l’emergenza Calabria.

Tra questi provvedimenti uno dei più rilevanti io credo sia quello annunciato dall’assessore al Bilancio regionale che si riferisce ai debiti contratti dai comuni calabresi e relativi al mancato pagamento dei canoni del servizio di conferimento dei rifiuti e dei canoni idrici “decreto legge n.34 del 19 maggio 2020”.

Una bella boccata d’ossigeno per gli enti calabresi e a cui i sindaci, o i commissari straordinari , come nel caso di Crotone, dovrebbero porre la dovuta attenzione essendo questa un’occasione irripetibile .

Per quanto riguarda il Comune di Crotone che, com’è a conoscenza anche dei non addetti ai lavori, è sotto la spada di Damocle della Corte dei Conti mi permetto di porre all’attenzione del Commissario Straordinario di valutare, assieme agli uffici preposti, la possibilità di usufruire di questo allungamento del debito, in special modo per quanto riguarda i canoni idrici.

Non ricorrervi sarebbe un errore, di cui la città pagherebbe il conto nei prossimi anni, in special modo se il Commissario Straordinario, nel liquidare il bilancio entro il 31 luglio 2020, stesse valutando l’ipotesi di avviare le procedure di pre-dissesto o dissesto finanziario del nostro ente.

Se questo dovesse avvenire Crotone sarebbe il primo caso in Italia in cui un comune verrebbe dichiarato in dissesto o pre-dissesto finanziario senza la presenza di mutui o debiti contratti per investimenti o per realizzare opere pubbliche ma solo per mancata capacità di riscuotere i crediti attivi, e precisamente per mancata capacità di riscossione delle tasse comunali.

Una responsabilità che io credo il Commissario Straordinario non vorrà assumersi e che, probabilmente, segnerebbe la fine di qualsiasi ipotesi di progresso e di rinascita del nostro territorio.    

 

Giovanni Procopio
già consigliere comunale