Riguadagnare la fiducia della comunità civica

Impegniamoci a stipulare un “nuovo patto sociale” che ponga, al centro del dibattito, il cittadino crotonese

Riceviamo e Pubblichiamo:

Il principale fallimento della classe politica degli ultimi 20 anni è stato quello di aver ignorato ed incrinato il legame di fiducia tra gli amministratori e la comunità civica.

Una doppiezza fra i propositi e i comportamenti, successivi, che ha del patologico.

Quasi una dissociazione fra le parole e i fatti che ha accresciuto malessere e, persino, risentimento.

Mai come oggi la comunità crotonese fatica a rivedersi in un progetto politico e a riporre la propria fiducia in questo o in quell’altro candidato, timoroso di rimanere ancora, e per l’ennesima volta, deluso.

Una distanza acuita, nel nostro caso, anche da una conduzione commissariale viziata da “autoreferenzialitá delegata” di chi, in definitiva, è nominata per decreto ma alla quale, di certo, non si può chiedere di sopperire ad anni e anni di vuoto politico e, per ultimo, amministrativo.

Un’assenza, quella del Governo comunale, che ha aggravato ulteriormente l’isolamento della Città e, in essa, dei quartieri periferici che sono anche i più popolosi.

E allora non posso che partire, nella mia proposta, da quelle iniziative virtuose intraprese da comuni cittadini che, pur non facendosi omologare dai partiti, ne sopperiscono assenza e incompetenza, per rafforzare il grido di indignazione che si leva da ogni angolo della città.

Penso al Comitato “Fondo Gesù nel cuore” o all’iniziativa lanciata dal “Comitato di Via Russia” che incontrerà, nelle prossime settimane, in un confronto diretto e di merito, le diverse forze politiche impegnate nella competizione elettorale.

Iniziative lodevoli che meritano una politica all’altezza di una comunità vivace e attenta al dibattito pubblico, desiderosa di offrire il proprio contributo per superare le tante emergenze che minano la quotidianità delle famiglie nei quartieri.

Ancor prima di veri e innovativi interventi per ripensare la vita nei quartieri, occorre riconquistare la fiducia dei cittadini e di tutti coloro i quali partecipano, attivamente, alla nostra comunità.

In tal senso, come già accennato qualche settimana fa, voglio essere propositore della costituzione dei Forum Civici.

Tavoli tecnici di confronto permanenti, condotti dall’Amministrazione comunale e aperti ai comitati di quartiere – la cui costituzione deve essere istituzionalizzata – ai futuri consiglieri comunali, ai rappresentanti regionali e nazionali, alle associazioni di categoria e al Terzo Settore.

La Casa Comunale, e la sua Aula Consiliare, la sede legittimata all’accoglienza e all’ascolto dei suoi protagonisti.

Rappresenterebbe, questa, un’iniziativa volta ad aprire le porte del Comune e le stanze di Governo ai cittadini, senza limitare, al solo periodo elettorale o alle adunanze Consiliari, le occasioni di dialogo e di ascolto.

Coinvolgere la nostra comunità nei processi amministrativi che riguardano i quartieri di appartenenza e non solo, con l’obiettivo di definire un percorso comune e condiviso, privo di polemiche sterili di cui, spesso, sono portatori candidati improvvisati e privi di esperienza.

Impegniamoci a stipulare un “nuovo patto sociale” che ponga, al centro del dibattito, il cittadino crotonese e le sue esigenze, per realizzare una città vivibile e a misura d’uomo.

Non servono fondi, autorizzazioni o tempi infiniti.

Occorre volontà politica, visione ampia e memoria vivida, giusto per ricordare, a tutti, che ad essere amministrata è la “cosa pubblica”.

 

Alessio Critelli