Turino (Laboratorio): “Su AK silenzio complice della Corrado”

"Chiunque sarà il prossimo sindaco ha il compito e il dovere di aprire i cantieri e portare a compimento l’intero progetto".

Riceviamo e Pubblichiamo:

Mi stupisco che dopo tre anni la senatrice Corrado non abbia ancora compreso qual è il suo ruolo e confonda sempre la missione di servizio che deve avere un parlamentare nei confronti del suo territorio con il pulpito del predicatore.

Non mi stupisco invece del fatto che la Corrado faccia la senatrice di maggioranza, premendo sempre il tasto a comando, mentre poi viene sul territorio e attacca il Governo che sostiene.

Un atteggiamento ondivago che chiaramente non sorprende visto la coerenza e la fedeltà al Movimento 5 Stelle dimostrata durante questa fase pre elettorale, che ha visto la Corrado rinnegare il suo simbolo e il suo Movimento e andare contro quegli attivisti che l’hanno sempre sostenuta.

Ma a lei, calata dall’alto, che non ha mai dovuto confrontarsi con un elettorato, nemmeno quello della rete durante le primarie, i processi democratici e di militanza politica sono estranei, forse anche fastidiosi.

Ma veniamo al merito.

La senatrice sa perfettamente che il progetto Antica Kroton, il progetto di valorizzazione e sviluppo più importante della città di Crotone, è già ad uno stato avanzato e che le convenzioni firmate sono giuridicamente vincolanti.

Ora va soltanto realizzato.

Chiunque sarà il prossimo sindaco ha il compito e il dovere di aprire i cantieri e portare a compimento l’intero progetto, magari riuscendo a risvegliare dal torpore quella Sovrintendenza, il cui immobilismo sta minando alle basi l’intero finanziamento.

Strano che la senatrice non abbia mai proferito parola contro la sonnolenza degli uffici del ministero.

Risulta, invece, raccapricciante che un parlamentare della Repubblica definisca “gli unici ben spesi” quei soldi che sono stati sottratti, illegittimamente, al progetto Antica Kroton e affidati alla Sovrintendenza per bonificare il Castello di Carlo V.

Un’azione deplorevole che ha tradito un principio sancito dalla comunità europea: “Chi inquina paga” e vorremmo ricordare che la fortezza aragonese è sotto la giurisdizione del Mibact e che quindi la bonifica andava fatto con i soldi del governo e non con quelli destinati alla città di Crotone.

Una vera vergogna.

Abbiamo assistito ad un evento più unico che raro: una Regione che finanzia il Governo centrale.

E tutto questo nel silenzio complice della senatrice Corrado e di tutti gli altri parlamentari.

Antica Kroton è un progetto che va tutelato e protetto, sicuramente dagli “appetiti affaristico-mafiosi” ma anche da chi vuole sottrarre queste risorse alla città di Crotone per destinarle ad altri territori, magari elettoralmente più redditizi.

Noi non lo permetteremo. Il nostro candidato a sindaco, Danilo Arcuri, si è già espresso sull’argomento, ma chiaramente la senatrice era distratta, così come lo è sempre quando si parla di Crotone.

La nostra città ha bisogno di proposizione e non sente più il bisogno di quei personaggi che, miracolati da un simbolo, scelti nelle segrete stanze, mettono in campo sempre un’azione interdittiva e inibitoria per Crotone (vedasi stadio, castello e Antica Kroton).

Gianfranco Turino
Laboratorio Crotone