Arcuri su zona industriale: “l’allarme non deve restare inascoltato”

L’allarme lanciato dal presidente di Confindustria Mario Spanò al termine del consiglio direttivo deve sollecitare una presa di coscienza ed un’assunzione di responsabilità

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Riceviamo e Pubblichiamo:

Lo stato di degrado in cui versa la zona industriale è indice della poca attenzione riservata alle imprese che, non senza difficoltà, cercano di operare e di sopravvivere nel nostro territorio.

L’allarme lanciato dal presidente di Confindustria Mario Spanò al termine del consiglio direttivo non può e non deve restare inascoltato, deve anzi sollecitare una presa di coscienza ed un’assunzione di responsabilità da parte di chi si propone per guidare nei prossimi anni la città di Crotone.

Le istituzioni, e tra queste per primo il sindaco di Crotone, e la politica devono creare le condizioni affinché le parti attive, ed in questo caso le imprese, siano messe nelle condizioni di lavorare.

Programmare interventi integrati di riqualificazione urbana e di rigenerazione vuol dire innanzitutto sanare le condizioni ambientali.

Non si opera a compartimenti stagni, ma si opera ed interviene partendo da una visione di sviluppo della città e del territorio, sviluppo che passa necessariamente, e senza tentennamenti, dall’avvio dei progetti già finanziati, Antica Kroton, Agenda Urbana, bonifica.

Aprire i cantieri, dare ossigeno alle imprese locali ed ai lavoratori, è una priorità!

Consolidare gli investimenti già presenti ed attrarne di nuovi, si deve lavorare in stretta collaborazione tra enti locali e imprenditori, innanzi a noi si prospettano una serie di nuove importanti opportunità offerte dalle misure sia nazionali che europee per il post Covid.

Ebbene si deve lavorare da subito per afferrare queste opportunità, recovery fund, eco bonus e sisma bonus, Por 2021/2027, e si deve lavorare facendo squadra.

Andare in ordine sparso, in solitudine, e senza avere contezza dei problemi che le imprese vivono e senza condividere processi e percorsi programmatici è inutile oltre che dannoso.

Crotone città di tutti” non è un vuoto slogan, ma un programma ed un metodo di lavoro che punta sul coinvolgimento,  per rendere parte attiva delle azioni di intervento e sviluppo imprenditori, parti sociali, associazioni di categoria, terzo settore e associazionismo, ciascuno portatore di conoscenza del territorio e di competenze e professionalità, che vanno messe a sistema, una rete virtuosa di amministrazione partecipata della cosa pubblica e quindi del bene collettivo.

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