PD: pronti per la stagione dei congressi

"Noi siamo scesi in campo con un vessillo che raggruppa tutto lo sforzo che abbiamo inteso dare in questo delicato momento"

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Riceviamo e Pubblichiamo:

Leggiamo che coloro i quali hanno pensato di chiudersi nell’isola dell’autosospensione prima e poi nell’affidamento salvifico del lavoro distruttivo e totalmente fuori da ogni logica politica di Iacucci hanno emesso un comunicato dove l’orrido ed il qualunquismo la fanno da padrona.

Ci chiediamo se rappresenti un gesto di responsabilità mettere assieme pochi concetti di irresponsabilità Politica a poche ore della conclusione della campagna elettorale.

Mentre i componenti della Segreteria cittadina e dell’Assemblea cittadina del PD, democraticamente eletti in un congresso, hanno avuto il coraggio e l’onere di mettere in campo una lista, coerentemente, dentro una coalizione di centrosinistra ci sono alcuni che richiamando il PD (e non sappiamo a quale titolo) inseriscono elementi di poca chiarezza nell’agone della campagna elettorale.

Farebbero bene questi signori della politica delle prebende (e potremmo fare un lungo elenco delle operazioni che hanno portato improvvisamente lavoro e sollievo ai compagni di cordata) a lavorare per il PD e non per il centrodestra come ormai è notizia diffusa i città.

Noi siamo scesi in campo con un vessillo che raggruppa tutto lo sforzo che abbiamo inteso dare in questo delicato momento.

Siamo 31 candidati che non ci siamo sottratti alla responsabilità politica di fare in modo che il PD fosse in campo.

Quelli che non hanno la tessera farebbero bene a non parlare non avendo appartenenza di militanza nel Partito.

Noi ci saremo al di là della sconfitta o della vittoria.

Ci abbiamo messo la faccia gli altri nemmeno quella.

Costoro hanno declamato la loro totale sconfitta non avendo né una lista e né un candidato.

Ora cosa vorrebbero?

Metterà il cappello sul futuro del PD?

Per quello ci sarà la stagione dei congressi e lì saremo pronti per un’altra scommessa.

Questa volta, però, non ci saranno né Iacucci e né Graziano che tengano.

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