Giustizia, politica e partecipate. E Con Congesi che si fa?

Rinviata l'udienza sul verde pubblico ci permettiamo di porci qualche altra domanda sulla gestione dell'acqua

Come previsto e come raccontato in “Udienza per il sacco dei soldi Eni con il verde pubblico” (cliccaci sopra per rileggerlo), ieri si è tenuta l’udienza con testi del procedimento penale che vede imputati Peppino Vallone, Mario Megna, Francesco Barretta, Santo Emilio Candigliota, Sergio Contarino, Filippo Esposito, Michele Marseglia, Claudio Molè e Gianfranco De Martino per i fatti che riguardavano quanto sperpero (non indiscriminato) di danaro pubblico fu “sparso” a (s)proposito del verde pubblico.

La notizia che vi dobbiamo è che l’udienza ha fatto “solo” in tempo di sentire uno dei teste (un finanziere) e non Fabrizio Meo, teste, sempre a favore dell’accusa. L’udienza è dunque stata aggiornata al 9 dicembre p.v. e vedremo se sarà possibile cominciare a chiudere definitivamente solo alcune delle partite delle partecipate morte o moribonde di questa città. La notizia che ci piace associare a latere, invece ed a proposito, è che ancora poco o nulla è dato di sapere su altre vicende che, solo per questioni di tempo e misura non abbiamo inserito nell’articolo di cui sopra del 12 settembre e che invece hanno visto, ancora una volta e sempre e solo come “comprensivo”, il Procuratore capo Capoccia: considerazioni sulla fantasmagorica gestione dell’acqua!

Anche qui da Soakro a Congesi l’analisi logica e grammaticale delle partecipate del Comune ha il motivo ricorrente della spesa di classe digerente (si non è un errore) che vede componenti di CDA susseguirsi quasi sempre uguali a se stessi nell’epopea sculco/valloniana/pugliesizzata.

Basterebbe ricordare quell’ Umberto Marrami, esperto di risorse umane che veniva dalla Toscana, e la sua consulenza costata un vero e proprio patrimonio ad un’azienda che, tra l’altro, aveva già i conti in rosso. L’esperto, infatti, avrebbe dovuto individuare la strategia per omogeneizzare il personale e ridurre i costi. Il risultato? La Soakro è fallita e i magistrati che accusavano i suoi amministratori di bancarotta fraudolenta furono poi smentiti da Capoccia che ne chiese il proscioglimento. Che alla Soakro si spendesse allegramente e si assumesse personale senza verificare i bisogni dell’azienda è stato acclarato dallo stesso debito che, nonostante il fallimento, portò in dote alla Congesi. Ora noi, come di consueto, rimettiamo i nostri peccati di penna negli anni; peccati che hanno coinvolto tutta quella classe digerente. La domanda però che ci facciamo e provvederemo a formulare ai due candidati a sindaco alll’imminente ballottaggio:

  • Ma di Claudio Liotti e del CDA di Congesi che si farà con la Vostra amministrazione? Li confermate?

E non approfondiamo su Aeroporto ed i vari Cesare Spanò, Roberto Salerno e Matteo Ambrosio piuttosto che sull’era “tutta” Marilina Intrieri ed il Consorzio Universitario…

ed anche qui repetita iuvant…

 

ATTO SECONDO di Siamo senza acqua per l’incapacità della vecchia e dell’attuale classe digerente

Siamo senza acqua per l’incapacità della vecchia e dell’attuale classe digerente

Ora lo certifica pure Sorical che Congesi è uguale a Soakro: ed i giudici?

ZITTI TUTTI PARLA IL CDA DI CONGESI

Domani il Consiglio Comunale che continua a mangiarsi Crotone

Cosa è necessario che avvenga per bloccare gli scempi sulle partecipate?