La sfida di Voce

La data fa la differenza tra un sogno e un progetto.

Riceviamo e Pubblichiamo:

E Vincenzo Voce eletto ventunesimo sindaco di Crotone, dovrà trasformare  le promesse elettorali in progetti, in tanti progetti per recuperare una città allo stremo, a causa dell’aumento della povertà e delle speculazioni in ogni loro versione. Per decenni la nostra città ha avuto amministratori di sinistra.

Partiti da Berlinguer sono arrivati a gruppi di capetti di improbabile potere personale.

La destra, analogamente, sostiene Manica con ben 10 liste di partiti, rivali su quasi tutto tranne sul candidato sindaco: un po’ poco.

La smisurata ambizione del grillino Correggia ha trovato una risposta adeguata tanto e probabilmente non troverà un posto in consiglio comunale.

Così quasi il 70 per cento dei crotonesi hanno voltato le spalle ai partiti e ai movimenti per puntare su Voce.

Un ingegnere neofita della politica a capo di una coalizione civica che sembra declinare il programma amministrativo con i significativi nomi delle liste: Città libera, Tesoro Calabria, Crotone cambia e Stanchi dei soliti.

Novità e competenza dei nuovi assessori dovrebbero stabilire l’imprinting della nuova amministrazione.

Si sussurrano molti nomi per deleghe di peso, tra cui quelli di Ilario Sorgiovanni uno dei nuovi strateghi della nuova coalizione civica e l’outsider Rosamaria Parise che  porta in dote molti voti  una credibilità e competenza professionale  di prim’ordine . Gli amministratori avranno subito a che fare con la burocrazia e quella crotonese è stata rinnovata con numerose assunzioni.

Si tratta di vedere se analogamente a quella ritratta dai luoghi comuni diventa apatica, pretenziosa: una palestra di nascoste ambizioni e sordi antagonismi. Oppure sarà contraddistinta da dedizione, professionalità, rendimento e correttezza. Magari alimentate da un sistema di rapporti con i dipendenti che sia premiante o punitivo: l’unico che funziona e mai adottato.

Rolando Belvedere
Presidente Sezione calabrese dell’Associazione nazionale del libero pensiero Giordano Bruno