Comune, Provincia e Regione si attivino contro il ricorso Eni

Sculco: "Su questo tema la città deve camminare compatta"

Più informazioni su

Riceviamo e Pubblichiamo:

Lo scorso 15 giugno, l’Eni Rewind SpA (già Syndial) ha presentato ricorso al Presidente della Repubblica contro il Ministero del’Ambiente, la Regione Calabria, il Comune e la Provincia di Crotone, e tutti gli altri firmatari dell’accordo sulla bonifica (sottoscritto nella conferenza dei servizi del 24 ottobre 2019) per richiedere l’annullamento del decreto del Ministero dell’Ambiente che approva il documento “Discariche fronte mare e aree industriali – Progetto Operativo di Bonifica fase 2”.
La multinazionale vuole la cancellazione di quella parte dell’accordo, e quindi del decreto, in cui si obbliga Eni Rewind allo smaltimento dei rifiuti speciali derivanti dall’attività di bonifica al di fuori del territorio della regionale.

Questa prescrizione (smaltimento dei rifiuti fuori dalla Calabria), ricordo a noi tutti, era stata posta da Regione, Provincia e Comune come “conditio sine qua non” per l’approvazione del POB Fase 2, condizione che non solo è stata inserita nell’accordo sottoscritto nella conferenza dei Servizi, ma che è stata recepita e inserita anche nei decreti emessi dal Ministero dell’Ambiente.
Sempre il 15 giugno Eni Rewind ha notificato, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, il ricorso, tra gli altri, anche alla Regione, alla Provincia di Crotone e al Comune di Crotone.

Sono ormai passati quattro mesi dal ricevimento del ricorso, ma su questa vicenda non è emerso niente.
Mi sembra normale che Eni Rewind abbia tutto l’interesse a rallentare i lavori di Bonifica e a cercare anche di risparmiare sull’investimento, ma penso che i tre Enti Locali debbano fortemente difendere le ragioni del nostro territorio.
Chiedo, pertanto, che l’assessore regionale De Caprio, il sindaco Voce e il presidente della Provincia Simone Saporito diano un deciso impulso agli uffici competenti perché forniscano alla Presidenza della Repubblica un preciso report che motivi in modo dettagliato le scelte compiute in sede ministeriali e che hanno portato alla sottoscrizione dell’accordo sulla bonifica.

Mi auguro che anche la nostra rappresentanza parlamentare faccia sentire la propria voce, per ora stranamente silente su questo argomento, nelle sedi romane.
Su questo tema la città deve camminare compatta per tutelare i propri interessi e far sì che nulla blocchi il processo di bonifica già avviato.
La bonifica deve andare avanti.

Più informazioni su