Torromino (FI): “pagare subito a marinerie per ricerca idrocarburi, necessaria riforma della legge”.

"Auspico che questo governo non sia sordo alle richieste della minoranza"

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Riceviamo e Pubblichiamo:

“E’ necessario pagare immediatamente le royalties della ricerca di idrocarburi in mare alle marinerie esistenti sul tutto il territorio nazionale.
La situazione è a dir poco drammatica per i gravi ritardi nel pagamento delle spettanze da parte dei comuni, soprattutto nella regione Calabria dove i pagamenti sono fermi al 2014 e dove la questione royalties per troppi anni è stata lasciata da parte, in un silenzio assordante di chi era deputato a risolverne il problema”.

Lo dichiara in una nota Sergio Torromino, deputato di Forza Italia. “E’ per questo necessaria una riforma della legge, che preveda un diverso e più veloce metodo di pagamento delle spettanze e  a tal proposito infatti ho presentato un emendamento al dl C1008 per il settore ittico, che andrà in discussione settimana prossima. La norma proposta prevede che tale versamento delle royalties sia effettuato direttamente dalle Regioni alle marinerie interessate e che tale versamento sia effettuato entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello di maturazione delle royalties. Questo certamente non risolverà il problema delle spettanze passate in Calabria.

Da marzo con l’insediamento della nuova giunta regionale abbiamo iniziato ad affrontare la tematica, avviando tavoli di confronto con i rappresentanti di categoria per trovare una soluzione unitaria affinché le spettanze arretrate dovute vengano retribuite nel più breve tempo possibile.  Adesso è estremamente necessario modificare la legge affinché ciò che è successo negli anni passati non venga a ripetersi più.
Auspico che questo governo non sia sordo alle richieste della minoranza dando ristoro agli operatori economici e produttivi e soprattutto come in questo caso che snellisca le procedure di erogazione delle spettanze, in modo da non creare ritardi inutili nel versamento di quanto previsto da una legge nazionale” conclude Torromino.

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