Marisa Luana Cavallo (Lega) ha depositato una mozione a favore della libertà di espressione

Il disegno di legge Zan, limiterà la nostra libertà di espressione

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Riceviamo e Publbichiamo:

Nell’attuale situazione di emergenza sanitaria in cui le misure decise dal governo giallorosso ci costringono a limitare la nostra libertà di movimento, il Parlamento a maggioranza giallorossa, approfittando della disattenzione dei più, sta lavorando strenuamente per l’approvazione di una proposta di legge che limiterà, una volta approvato, la nostra libertà di espressione. Tale disegno di legge, denominato Zan dal nome del relatore, è stato già approvato il 4 novembre u.s. alla Camera dei Deputati, in un silenzio assordante dei mezzi di comunicazione ed è già stato trasmesso al Senato della Repubblica per l’approvazione definitiva. La pericolosità di tale disegno di legge sta nel fatto che una volta approvato, limiterà la nostra libertà di espressione, di parola, di opinione, di associazione, di stampa, di educazione, di insegnamento e religiosa. Sarà comminato il carcere fino a sei anni di reclusione a coloro i quali non dovessero conformarsi al pensiero unico politicamente corretto sui temi della famiglia, della sessualità e della persona.

Dopo la libertà di movimento, vogliono toglierci anche la libertà di parola (art. 21 Cost.).
La Cons. Marisa Luana Cavallo, preso atto di ciò, ha, pertanto, deciso, in accordo con il Coordinatore Provinciale della Lega di Crotone, Giancarlo Cerrelli, di depositare una mozione, alla quale ha aderito anche il Cons. Capogruppo di Forza Italia Antonio Manica, contraria all’approvazione del disegno di legge Zan che prevede la modifica degli art. 604 bis e 604 ter del codice penale. La Consigliera Cavallo ha chiesto di inserire la mozione all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale affinché tale mozione, qualora approvata dal Consiglio comunale, possa impegnare la Giunta a manifestare presso il Parlamento della Repubblica Italiana ed in particolare presso il Senato della Repubblica e la sua Presidente, il proprio dissenso all’approvazione di tale proposta di legge.

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