Quorum funzionale, consigli regolari e strutture sportive da aprire, quasi subito

Con il Segretario Comunale a fare da city manager, il secondo Consiglio Comunale, sfiornado il grottesco, vota sulla riapertura immediata(?) delle strutture sportive, gli aiuti alle attività commerciali e (forse) parere contrario rispetto al disegno di legge Zan... ...ma tutto è aggiornato a domani

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    Procolo Guida

    Partiamo dalla fine (estenuante e solo aggiornata): l’immagine che rimarrà è quella di un instancabile consigliere Meo che “spiega” il concetto di quorum funzionale ad un Segretario Generale fuori di se (pareva proprio lo iettatore di Bonolis in “Avanti un altro”); in pratica come si vota in un’assemblea istituzionale ad un Prima Fascia (così sono le categorie dei segretari generali), dilemma che avrebbe messo meno in difficoltà un amministratore di condominio alle prime armi, ma è evidente che fra l’era Pugliese (che ce lo ha portato qua), l’epopea Commissario Costantino e questi primi (pure malati) mesi di Voce, il dottor Fortuna, che ieri si è pure “riaggiornato” su caritatevole consiglio dello stesso Meo, ha certamente voglia di proseguire con la sua “specchiata” carriera che conta pure una citazione nel verbale di una commissione antimafia del comune di Vittoria (si vi assicuriamo che tutti i nomi sono tragicamente veri). E’ proprio così che si è chiuso un Consiglio Comunale, specchio (per davvero) di un’Amministrazione, che ha oramai consumato un incolmabile divario tra chi dovrebbe amministrare con le mani libere (e non lo fa) o peggio ancora, non ha proprio idea di come si debba e possa fare, e chi si ostina a pensare che i consigli comunali debbano fare mestiere, piuttosto che cose.

    La seduta era iniziata con il voto sulla mozione dei consiglieri Ceraudo e Riga tanto avversata dal Sindaco Voce sino allo scorso consiglio comunale (mozione pure valutata da fini esegeti alla stregua di un attacco alla gola alla neonata amministrazione). Per giunta che i consiglieri Ceraudo e Riga in questa seduta di consiglio addirittura ampliano la portata della mozione nel suo oggetto ricomprendendovi, tra i beneficiari, indistintamente tutti i commercianti e gli imprenditori della città. Ebbene, questa volta la mozione, la stessa mozione sulla quale il Sindaco Voce secondo alcuni era persino andato “sotto” l’ultimo Consiglio comunale, viene votata anche dallo stesso Voce; del resto, come si usa dire, solo gli stupidi non cambiano idea. Si ricomincia come prima del fischio d’inizio consiliatura, per la mozione, invece, che reclama l’immediata (quanto ovvia, sembra sempre a noi) riapertura delle strutture sportive; al contrario, e giuriamo che non comprendiamo proprio il Sindaco Voce, il primo cittadino non ha affatto cambiato idea (solo lui e Luca Bossi), e perciò abbiamo pure dovuto assistere alla stizza dell’assessore al ramo (ligure e non di Como) che ululava alla luna “siamo quasi pronti”: cioè, quegli stessi bandi che la Costantino ci ha messo quanto per fare un bebè, sono quasi pronti; le delibere pure, quasi quasi. E qui la singolar tenzone tra il Consigliere Meo, che questi inesistenti atti amministrativi non ha mai visto, “costringe” Sindaco e Giunta a far nominare il Segretario, sempre lui, anche city manager… del Consiglio Comunale… il quale, incredibile a dirsi, oramai possiamo considerare in grado di incarnare quella figura forte che, se consente, ci faceva e ci fa “senso” se si parla di cariche istituzionali “forti” appunto di mandato popolare e che, ci permetta proprio, se si materializzano in un Segretario comunale, ci scoccia proprio sentirlo profetizzare su ciò che l’amministrazione addirittura farà, quasi presto, oltretutto. Il risultato della votazione, ben venticinque consiglieri a favore della mozione presentata dai consiglieri Giada Vrenna, Antonella Passalacqua, Carmen Giancotti e Fabrizio Meo, qualche speranzuccia ce la concede, qualche, anche per interventi pure puntuti e puntuali come, su tutti, quelli di Riga e Arcuri. Magari di non vedere proprio l’immediata riapertura di ben 18 strutture sportive chiuse da quasi un anno, ma almeno che si comprenda (questo subito) che il Consiglio Comunale possa e debba incalzare la Giunta ad un passo diverso.

    Ma, subito dopo, l’inimmaginabile doveva ancora accadere: si svolgeva infatti la votazione relativa alla mozione Cavallo / Manica avente ad oggetto la proposta di deliberazione con la quale si richiede di esprimere parere contrario rispetto il disegno di legge Zan; (e qui apriamo e chiudiamo una doverosa premessa, nel merito e nell’opportunità, questa discussione ce la saremmo risparmiata con lo stesso piacere di chi pensa che il libero arbitrio di sgarbiana voga non abbia alcuna necessità di essere tutelato, figuriamoci a Crotone dove il livello di capacità di confronto è, nella meno peggio delle condizioni, paragonabile alla coerenza religiosa e politica di Iginio Pingitore). Bene, anzi male, i voti espressi erano stati 12 a favore, 10 contro ed 8 astenuti. La mozione è approvata, ci saremmo aspettati di sentire, ed invece, a sorpresa, il Segretario Generale (sempre lui con l’uscita opportuna come la sFortuna), se ne esce con una lapidaria dichiarazione secondo la quale la mozione invece era da intendersi rigettata non avendo raggiunto in prima convocazione il numero di voti sufficienti, appunto per il quorum funzionale, alla sua idea di regolarità amministrativa. A questo punto, sempre Meo/duracel, che pure non avrebbe abbisogna di carica, sparava a gogo, una mozione d’ordine con la cui esposizione, ci sia passato l’aggettivo, ridicolizzava, azzerava, semplicemente distruggeva la tesi del Segretario Generale al punto tale che quando lo stesso affermava di essere certo del fatto suo, avendo sempre fatto così (pure…), un brivido percorreva prima l’Assise, poi tutti i malcapitati giornalisti nei loro letti  a seguire lo streaming, e poi i fantasmi della notte e del successivo mattino di chi trova forza (e qualche documentazione) di finire di scrivere e pubblicare, solo ora.  Per fortuna (accipicchia ci caschiamo ancora), in conclusione della serata e per come anticipato in premessa, verso mezzanotte il Consiglio si determinava di aggiornarsi a domani… …allo scopo di decidere, testuale, se ad avere ragione sul punto in discussione sia Meo oppure il Segretario Generale del Comune di Crotone. Consigliamo nuovamente, questa volta da fratello minore ma non minorato, al Sindaco Enzo Voce di chiedere lumi a riguardo e, soprattutto, di concordare con il suo Presidente del Consiglio e la sua maggioranza di approcciare alla politica amministrata in maniera diversa; almeno nel rispetto di chi assolve alle proprie funzioni, cercando pure di cacciare più di qualche castagna dal fuoco… …e magari la fortuna sfortunata.

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