Segretario Generale si dimetta, che la ricorderemo comunque

L'invito al dottor Fortuna nella massima assise della città del Consigliere Fabrizio Meo, ci è sembrato pure garbato; il problema è se c'è qualcuno che ha necessità di coprire le sue magagne azionando fango social e caccia alle streghe (buone)

Procolo Guida

Partiamo sempre dalla fine come in “Quorum funzionale, consigli regolari e strutture sportive da aprire, quasi subito” (cliccaci sopra per rileggerlo), anche perché, proprio come nelle delibere e determine amministrative, ne fa parte sostanziale ed integrante, oltre che da premessa. La fine di questa seduta di ieri del Consiglio Comunale che vi raccontiamo, ha dell’illuminante oltre l’eclatante che già è stato nel suo complesso: c’è l’immagginetta(santino) del Consigliere Iginio Pingitore, che rassicuriamo sul fatto che non ci sia proprio più necessità di ricordarci che è stato Sindaco (di Scandale), che si prostra ai piedi del Segretario Generale per dire che è la più alta e meritevole carica dell’universo e che avrà, ad libitum, la sua stima e deferenza assoluta; peccato che gli era stata data parola al termine dell’elezione del vice presidente della Commissione Regolamento per cui si era candidato, pure perdendo…

Beh, la seduta di ieri del Consiglio Comunale, come detto, è la conseguenza diretta dell’aggiornamento della seduta di lunedì scorso. Si parte infatti con la relazione del Segretario Generale Comunale dott. Fortuna che riesce “ad elevarsi” subito, passando dalla versione Iettatore di “bonolisiana” memoria a quella del Tognazzi monicelliano di Amici miei che si esibiva in “supercazzole” indimenticabili. 18 minuti dura l’intervento del Segretario Fortuna per dire che c’è, testuale, “un buco, molto probabilmente nel regolamento comunale”. La questione su cui si misura, si ricorderà, afferiva  alla mozione d’ordine presentata dal Consigliere Meo che contestava la valutazione della votazione relativa alla mozione Cavallo/Manica avente ad oggetto la proposta di deliberazione con la quale si richiedeva di esprimere parere contrario rispetto il disegno di legge Zan. Si sarebbe dovuto dirimere, in punta di diritto, se il conteggio dei voti di astensione partecipasse al quorum funzionale e/o strutturale. Ebbene il notaio del Comune di Crotone (si perché il ruolo del Segretario Generale è paragonabile a quella del “ratificatore” e/o, al limite, censore della validità legale degli atti amministrativi) reputasse corretto, o meno, di tornare sui suoi passi nella valutazione dei voti di astensione per come era stata contestata dal Consigliere Meo, che pure ne aveva chiarito metodo e merito della sua contestazione, che andava molto ben oltre la specifica questione della mozione Cavallo/Manica. E male, molto, troppo, male, in 18 minuti di intervento (che chi vi scrive sta inviando al Ministero degli Interni che gestisce l’albo nazionale dei Segretari dopo l’abolizione dell’Ages nel 2010) riesce, tra le pochissime cose comprensibili, anche a citare una “fonte” di diritto che giustificasse, a suo dire, la non assolutistica disposizione del regolamento comunale e pure di alcun altro ordinamento vigente. La citata “fonte” (anche da Pingitore nel suo musulmano inchino finale) sarebbe la sentenza 680 del TAR Lombardia che ci siamo scaricati e vi alleghiamo (link Tar Lombardia), nel leggerla la costernazione durante la diretta streaming ci ha prodotto un blocco di scrittura di almeno 3 ore… …perchè ha un particolare non da poco, caro ex Sindaco Pingitore (la legga per favore): sarebbe potuta essere portata a suffragare (come lo stesso Consigliere Corigliano sosterrà nel suo intervento) della tesi che considera i voti di astensione fuori dai conteggi del quorum funzionale; in pieno sblocco del blocco ci viene da chiederci, da questa notte, come non abbia potuto convincere il fine giurista Fortuna a dire, in 18 secondi, che si era sbagliato e che la votazione effettuata lunedì scorso era valida, punto e basta.

Ed invece che ha fatto Fortuna ieri pomeriggio? Ha prima detto che si sarebbe dovuto ripetere quel voto di lunedì a scrutinio segreto (senza peraltro suggerire come procedere all’annullamento di una votazione già effettuata e, per di più, senza rendersi conto che lo scrutinio segreto è un fatto eccezionale ed assolutamente non previsto per una mozione). Che fosse, anche puerilmente, convinto che tale sua “disposizione” fosse “a portata di mano” c’è l’incredibile richiesta di preventiva nomina di consiglieri scrutatori che aveva pure lasciato esterrefatto il Presidente del Consiglio che lo incalzava per intervenire sul punto lasciato sub iudice lunedì scorso. Tanto e tali aberrazioni amministrative sottolineate anche dalla garbata quanto ferma contestazione dell’avvocato Meo, intervenuto subito dopo, avrebbero potuto, e ci permetteranno, dovuto far sobbalzare tutti i Consiglieri Comunali, il suo presidente e pure gli uscieri, per richiedere semplicemente di votare la mozione d’ordine Meo, ratificare il voto favorevole della mozione Cavallo/Manica consumato lunedì scorso, per poi richiedere la sospensione della seduta per far valutare a Sindaco (assente ahinoi), Presidente del Consiglio e, di conseguenza, allo stesso Segretario Comunale, così come suggeritogli dal Consigliere Meo, di mettere fine ad un supporto legale così fondamentale e così, palesemente, negligente, che la metà sarebbe stata più che sufficiente.

Ed invece, da lì in poi, iniziano a consumarsi tutta un’altra serie di scorrettezze istituzionali e procedurali davvero incredibili: proprio dopo l’intervento di Meo che, più che giustamente, aveva pure fatto notare che, oltretutto, si sarebbe dovuto andare anche a comprendere come siano state valutate tutte le votazioni, anche quelle del passato consiglio, in presenza del segretario Fortuna; oltre che tutta una serie di contestazioni circostanziate circa una pezza, cercata, peggiore del buco provocato. Si perché si inizia col concedere la replica a Meo da parte del Segretario Generale, fatto davvero assurdo perché nemmeno ai consiglieri è concesso di replicare, se non per fatto personale, potendo intervenire sul punto in discussione, una sola volta; poi il Presidente Greco impedisce il fatto personale a Meo che era stato accusato di risentimento personale dal Segretario e si vota per concedergli la parola che gli era stata negata dal Presidente che, dopo, la garbata controreplica trova l’incredibile controproposta sempre da parte dello stesso Presidente Greco, di far votare sulle due interpretazioni(?) differenti durante la discussione di una mozione d’ordine. Pedace propone addirittura di mandare quesito all’Anci, ne esce una gazzarra placata solo dal rammentare, sempre dal paziente Meo, che si sarebbe dovuto e potuto votare solo la mozione d’ordine, la sua; per poi poter procedere ad altre soluzioni che, credeteci, se non stessimo trattando di cose così serie, avremmo avuto quasi voglia di seguire atti di Amici Miei ineguagliabilli, anche dalla reicarnazione di Monicelli e Tognazzi. La confusione è infatti tale, che c’è bisogno di una pausa, senza la quale si consumerebbe un altro pasticcio grande quanta l’inadeguatezza del Segretario (se non più) che, assieme ed altrettanto incredibilmente al Presidente Greco, chiedono di votare alla Vice Sindaco Parise, in sostituzione del Sindaco. Il pessimo teatrino si conclude, al rientro, con la votazione nominale della mozione d’ordine che sancisce, solo di conseguenza, la dichiarazione di voto favorevole alla mozione Cavallo/Manica. I voti sono stati 26 a favore e 5 contrari.

Poi, chiusa discussione e votazione si è passati ai punti che riguardavano l’elezione della Commissione Pari Opportunità (LINK), che è ratifica delle designazione dei gruppi consiliari, e quello, ancora più successivo, riguardante l’elezione a scrutinio segreto del Presidente (risulterà l’avvocato Nicola Corigliano) e del Vice Presidente (eletta Fabiola Marrelli) della Commissione Regolamento, con la coda della dichiarazione di Iginio Pingitore che chiosa come detto sopra, senza nemmeno che ne avesse facoltà tanto che gli viene data parola dopo le dichiarazioni di Corigliano e Marrelli che ringraziavano per il ruolo assegnatogli e dunque, evidentemente, solo perché si era candidato pure lui.

Ma vi è, oggi, un’altra coda terribilmente somigliante a sentenza di “partito” (perso e preso) a quella di Pingitore, che è evidente non sia il solo a non aver voluto comprendere che le critiche al Segretario Generale, sono state puro frutto del suo lavoro (fatto malissimo) e che ci obbligano ad una considerazione prettamente politica: oggi di buon mattino la Consigliera Dalila Venneri pubblica sul suo profilo facebook un VERGOGNA!!! Con tanto di resoconto di chi e come ha votato la mozione Cavallo/Manica (voto lo ripetiamo di lunedì scorso), questo il suo commento e la sua foto eloquente:

Ieri é stata approvata la mozione della #LEGA contro il #ddlZan. La #CameraDeiDeputati approva, il #ComunediCrotone boccia l’introduzione nel nostro ordinamento di sanzioni che colpiscono le #DISCRIMINAZIONI e le #VIOLENZE, o la loro istigazione, laddove commesse per motivi di sesso, di genere o se compiuti contro le persone #disabili, dunque, Crotone difende CHI #ODIA LE #DONNE I #GAY E I #DISABILI.

Chi si astiene é a FAVORE!!! #IONONCISTO!!! #VERGOGNA!!!!

La discussione nel merito della mozione, a mio modesto avviso comunque inaccettabile, e lo specifico a scanso di equivoci, sarebbe interessante; e la stessa Venneri ha dato spunti nel suo intervento letto in aula lunedì scorso, oltretutto anticipandone contenuti in un comunicato di giorni addietro (leggi DDL Zan: nessuna limitazione alla libertà di espressione). Ma il problema di ieri, ora è evidente quanto mai, era individuare come “coprire” le dita (a questo punto non solo del Segretario) trovate nella marmelata e giammai se i criteri adottati nella valutazione del voto in aula da un Segretario Generale fossero corretti o meno; e magari coprire, con polvere social sempre “bbuona” perchè una maggioranza(non tutta per fortuna), un Sindaco ed a un Presidente del Consiglio non hanno alcuna intenzione di intervenire con chi abusa della marmellata e di uno stipendio ministeriale; e che si fa con l’oste che si fa i conti e scopre che non c’è la marmellata e non ha mai dato la trippa ai gatti? Ora sono infatti più chiari ed evidenti, non solo all’oste, alcuni altri passaggi recuperabili sempre dallo streaming, non solo nelle reazioni immediate di “giustificazione” alla bruttissima figura fatta dal Segretario; ma anche quanto non fosse affatto puerile il Segretario che si è pure spinto durante lo scrutinio dell’elezione del Presidente della Commissione Regolamento nello sfottò di prendere le schede bianche e dire (rivolto a Meo e con un ghigno) che quelle schede andavano comunque contate. Ora è evidentissimo, soprattutto, che scegliere di astenersi era stata una “pensata” per aggirare l’ostacolo politico di presentarsi di fronte al PD con una mozione contrastante una sua iniziativa parlamentare. Così come è chiaro che la Venneri non ha “ingenuamente sputtanato” anche il suo Sindaco ed il suo Presidente del Consiglio (astenuti e vilipesi nel post al pari dei favorevoli alla mozione della Lega. La necessità politica, soprattutto se si considera che di sussulti in maggioranza ce ne erano stati già parecchi, era quella di mettere ulteriore benzina sul fuoco social che vuole così bene al Sindaco da non voler vedere, oggi, che il problema serio è considerare che si possano consumare altre supercazzole calpestando regolamenti e figure istituzionali degne di questo nome; e su questo punto c’è da disperare soprattutto se dentro la massima assise cittadina si celebra il carnefice per “emarginare” chi scopre il re nudo. E sempre, ed ancora a maggior ragione soprattutto, se si da spazio sui social a questo tipo di dicotomia politica, che non può valere, come tale, solo se la fa il padroncino del vapore di turno; sempre di supercazzola istituzionale si tratterà; supercazzole che, vorrei ricordare ai Pingitore ed alle Venneri che hanno già travolto sia a livello nazionale che locale quei cinquestelle dal (falso) alito più pulito del pulito… …ma c’è tempo e tanti altri “atti” per ricredersi e sciacquarsi la faccia dalla sbornia da padroncino del vapore; e soprattutto, i numeri in consiglio, dimostrano che c’è più di qualcuno (in maggioranza) che la faccia se la sciacqua comunque ogni giorno… …a meno che la strategia già segnata è quella di avere già pronti salti della quaglia.

ecco lo streaming… …pure per controllare:

http://www.magnetofono.it/seduteonline/crotone/play.php?flv=CSNCRT_63069_81599_001_20201202&q=