Pressapochismo e dilettantismo istituzionale

Le considerazioni dell'associazione Culturale CrotOne in merito all'ultimo consiglio comunale.

Riceviamo e Pubblichiamo:

Alla luce del primo consiglio comunale, “tenuto in presenza” nei giorni scorsi, e dei fatti successivi politicamente rilevanti accaduti, vorremmo, come Associazione culturale CrotOne, esporre una breve considerazione sull’operato della giunta comunale e del consiglio stesso in queste ultime ore. In tempi non sospetti della campagna elettorale, più volte denunciammo il pressapochismo ed il dilettantismo istituzionale largamente diffuso nelle liste del candidato poi divenuto sindaco, fummo per questo additati con insulti poco consoni alla normale dialettica civile e democratica. Oggi, a qualche mese dalla campagna elettorale e dall’elezione del primo cittadino, possiamo affermare, con orgoglio, di essere stati lungimiranti nel denunciare una coalizione includente, almeno sino a questo momento, sia sul piano politico amministrativo, sia sul piano della dialettica intra, e dalle sensazioni che abbiamo, forse anche infra-partitica in seno alla maggioranza, dove sin da subito, si è palesata l’incapacità a redarguire i suoi indisciplinati alunni, da parte del leader della maggioranza e tenere così unita una coalizione che immediatamente ha sempre viaggiato in ordine sparso. Non volendo entrare nel merito delle scelte personali e dei valori, chiariamo, sin da subito, che osteggiamo e condanniamo qualsiasi forma di pregiudizio attuata con qualsiasi modo e mezzo che siano contrari al normale vivere civile, civico e irrispettoso della suprema dignità dell’individuo, qualsiasi siano, considerati tutti gli ambiti della vita personale i propri orientamenti, ma come forza politica, non possiamo accettare imposizioni di pensiero che minino, da un lato, a ledere, attraverso mascherate azione positive, il supremo diritto di espressione sancito a livello costituzionale, e dall’altro, nel contempo, a svalutare e sminuire l’imposizione della naturale forma della famiglia.

Eppure, anche in presenza di norme statutarie di primo rango, che prevedono sanzioni, forse si poco adeguate, ma che comunque basterebbe anche solo applicarle e dare certezza della pena per i trasgressori, si è aperto un dibattito ideologico, anche in seno al civico consesso della nostra città, che ha portato a identificare i limiti politici di un consiglio poco attento alle norme statutarie e gestionali, dove novelli e soliti Don Chisciotte e Giovanna D’Arco, hanno inteso tacciare, su tutti i social media, con tanto di nomi e cognomi, tanto i consiglieri della maggioranza tanto quelli della minoranza, di aver votato a favore della mozione della consigliera Cavallo e di aver fatto precipitare la città nel medioevo, cercando cosi forse di salvare il salvabile e mascherare la propria grande inesperienza politica. In tutto ciò, abbiamo assistito anche un comunicato da parte della giunta comunale, la quale prende le distanze, e “sfiducia” in modo quasi formale l’operato del consiglio, utilizzando tra l’altro, canali istituzionali per mera propaganda politica, disconoscendo forse, che è la giunta ad avere la fiducia del consiglio ed al quale deve rendere conto del proprio operato pena la sfiducia, e non il contrario, inoltre tale atto, si manifesta politicamente non congruente con l’indirizzo assegnato dal consiglio e che dovrebbe per le questioni ideologiche poste, far venire meno la fiducia stessa assegnata. Ci pare quasi di percepire, che tale comunicato sia servito a mettere una toppa, ma purtroppo la toppa era peggio del buco creato.

A parte il concetto ideologico, su cui lasciamo proprio per la delicatezza del tema trattato, libertà di giudizio ad ognuno, ci preme sottolineare, come in questo scorcio di legislatura, la maggioranza abbia evidenziato una spaccatura sicuramente profonda nella fase iniziale, che dovrebbe essere invece quella propositiva, dell’entusiasmo e del fare. Invece ci troviamo davanti, a veti incrociati, a formazioni di gruppi consiliari diverse da quelle uscite dalla consultazione elettorale, ed a consiglieri che passano da un gruppo all’altro come se nulla fosse, mentre la  città conta ancora, dopo diversi giorni, la presenza di montagne di rifiuti davanti ai cassonetti, maggiormente nelle vie interne e nella periferia, con commercianti esasperati dalla mancata pulizia dei marciapiedi davanti i propri esercizi commerciali, con un rischio sanitario enorme derivante da cumuli fognari e fangosi fuoriusciti dalle condotte a seguito degli ultimi eventi alluvionali.

In tutto ciò, l’assise comunale, a maggioranza, decide di non approvare una mozione proposta dall’avvocato Antonio Manica come primo firmatario, ma propria di tutto il centrodestra, di dimezzare i costi della TARI, in virtù dell’emergenza sanitaria ed alluvionale, accresciuta ed aggravata, nel corso degli ultimi mesi, al fine di dare respiro a quei commercianti, che oramai da troppi mesi vivono nel dramma e nell’incertezza, di far fronte ai costi da sostenere, senza avere il tornaconto economico, Consiglio, che non ancora inteso, nonostante ripetute sollecitazioni, esprimersi in un confronto pubblico con azioni concrete, sulla vertenza dei lavoratori Abramo Customare Care, e che ha perso gran parte delle ben 11 ore del totale, a discutere se aprire o meno le strutture sportive, le quali giustamente, devono essere messe a disposizione della collettività. Evidenziamo inoltre, che nei pochissimi consigli comunali si qui svolti, la maggioranza in comune, è stata più volte affondata in termini numerici, su questioni politiche serie, ma nonostante ciò, vogliamo ancora attendere prima di dare un giudizio definitivo, ad un operato, che allo stato dei fatti attuale è includente ed inconsistente nell’azione amministrativa e politica. Consigliamo pertanto al primo cittadino, che si è sempre vantato di avere le mani libere, ed al solo fine di tutelare gli interessi della città, e non quelli personali e personalistici, di chiedere, anche al fine di evitare ulteriori e becere figure, lo scioglimento dei gruppi consiliari e la formazione di un gruppo unico, almeno sino a quando non riterrà opportuno, che vi siano le condizioni per una scelta diversa.

Associazione Culturale CrotOne

                                                                                                                                                                       Salvatore Lumare