Partita la macchina diffamatoria

Alcune persone tentano di trovare il motivo utile per infangare e destabilizzare l’attività amministrativa

Più informazioni su

Riceviamo e Pubblichiamo:

Sembra partita la macchina diffamatoria contro l’amministrazione Voce, alcune persone tentano di trovare il motivo utile per infangare e destabilizzare l’attività amministrativa. Fra queste, alcuni esponenti politici e qualche membro dell’illustre associazione dell’avvocatura: oggetto della polemica è la delibera di conferimento incarico a un legale esterno dell’ente. Premesso che gli enti hanno l’obbligo di limitare al massimo il ricorso a collaborazioni esterne, soprattutto il nostro, il quale oggi vive una grave situazione finanziaria ereditata dalle amministrazioni passate, e sa bene che chi amministra ha l’obbligo di fare  i conti anche per le spese di qualche migliaio di euro per soddisfare le esigenze di una città di 60.000 abitanti, colpita fortemente dagli eventi alluvionali e dal fenomeno Covid.
La giunta, quindi, dal punto di vista del contenimento della spesa pubblica si è adeguata alla normativa esistente, escludendo la stipulazione di contratti di lavoro autonomo per rispondere alle esigenze dei fabbisogni dell’Amministrazione. Dal punto di vista di una seria e parsimoniosa gestione è stata deliberata una spesa di appena 4.000,00 euro con tutti i requisiti di legittimità, nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, imparzialità e trasparenza.

In questo periodo di ristrettezze e difficoltà del comune bisognava ricorrere a un incarico di patrocinio legale per un delicato procedimento penale su una vicenda che vede coinvolto l’ex Sindaco di Crotone, Ugo Pugliese e di altri componenti appartenenti alla precedente amministrazione. In discussione è la scelta della Giunta comunale di nominare un legale catanzarese quale difensore di fiducia del Comune, ma è ben noto, che non sempre l’opzione può ricadere su un legale del luogo, ancor di più quando alcuni compiti, possono essere adatti ad altri fuori dell’ambito provinciale – e perché no?- fuori dell’ambito regionale! Capita che l’ente sia difeso da un legale esterno, o al contrario,  a nessun crotonese è negato di difendere l’ente di un’altra città d’Italia. Il Sindaco ha tuttavia tempestivamente accettato la richiesta d’incontro formulata dal Presidente dell’ordine degli avvocati e in questi giorni è previsto un incontro per chiarire la vicenda, certi che la scelta sia stata corretta dal punto di vista dell’opportunità e fortemente rispettosa delle esigenze di contenimento della spesa pubblica; l’incarico è stato, infatti, conferito applicando i minimi di tariffa ulteriormente ridotti del 30%, per una spesa complessiva di poco più di 4.000 € oltre oneri.

D’altra parte nell’incontro con gli avvocati, si chiarirà che la scelta di rimanere al di fuori dell’ambito locale è del tutto coerente riguardo a una vicenda di grande risonanza pubblica e mediatica rispetto alla quale è opportuno non innescare ad alcuna polemica; e ciò senza mettere in discussione la professionalità e l’indipendenza degli avvocati crotonesi che è riconosciuta e non sarà di certo smentita dal conferimento di un incarico “fuori distretto”. S’invitano coloro i quali abbiano la tendenza di strumentalizzare la vicenda a leggere l’albo pretorio del comune e potranno verificare di persona, che le passate amministrazioni hanno ben poco tutelato il principio di territorialità, più volte si è optato per affidamenti di incarichi a professionisti esterni al foro crotonese.

Gruppo Consiliare “Stanchi dei soliti”

Più informazioni su