Altro scivolone del Segretario Fortuna che si trascina Presidente Greco in inciuci in itinere

Fuoco nella Terza Commissione Consiliare che elegge(?) Presidente Manica e non la competente Passalacqua. Anche le battaglie politiche strumentali devono camminare su binari certi di trasparenza amministrativa.

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    Procolo Guida

    Premessa sostanziale:

    All’indomani della vittoria di Enzo Voce al ballottaggio, venti  sono stati i consiglieri di maggioranza eletti in Consiglio, oltre al 21° seggio spettante proprio al Sindaco Vincenzo Voce; dodici quelli di minoranza, di cui nove del centrodestra (compreso Antonio Manica) e tre del centrosinistra (compreso Danilo Arcuri). I gruppi consiliari, che per legge sono composti dalle liste che si sono presentate alle elezioni risultavano dunque così componibili, in ordine dei voti presi al primo turno da ogni singolo consigliere. Per Tesoro Calabria: Rachele Via, Vincenzo Familiari, Nicola Corigliano, Anna Maria Rita Cantafora, Ginetta Tallarico, Giovanni Greco, Domenico Lo Guarro. Per Crotone Cambia: Domenico Ceraudo, Antonella Passalacqua, Giada Vrenna, Santo Vincenzo Facino, Paolo Francesco Acri. Per Città libera: Fabrizio Meo, Floriana Mungari, Paola Liguori, Carmen Giancotti. Per Stanchi dei soliti: Rosamaria Parise, Dalila Venneri, Ilario Sorgiovanni ed Alessandro Manica. A fronte della nomina di assessori di Rachele Via, Rosamaria Parise ed Ilario Sorgiovanni , entrano in Consiglio, al loro posto, Salvatore Riga per Tesoro Calabria (secondo dei non eletti ed entrante per via della nomina ad assessore anche di Ugo Carvelli che era il primo dei non eletti in questa lista), Chiara Capparelli ed Iginio Pingitore per Stanchi dei Soliti.

    Così come previsto dal regolamento comunale, questa volta in linea con il Tuel ed i regolamenti e statuti di tutta Italia, la composizione e scomposizione dei Gruppi, prodromica tra l’altro alla composizione delle Commissioni Consiliari che sono cuore pulsante di tutta l’attività del Consiglio Comunale, è regolamentata in maniera precisa e puntuale. Dunque, è possibile, solo nella seduta d’insediamento del Consiglio, rappresentare le esigenze di cambiamento e composizione di nuovi gruppi e/o trasferirsi in gruppi che rappresentino Partiti Nazionali e/o in nuovi con un minimo di due consiglieri e farli ratificare, appunto, in quel consesso specifico da Presidente, Sindaco e Segretario Comunale solo dopo che il Consiglio ne abbia preso atto, per poterlo anche contestare a norma di regolamento, statuto e leggi vigenti. Solo Dalila Venneri e Santo Vincenzo Facino hanno ottemperato a questo preciso e specifico “dettato” del regolamento comunale costituendo un nuovo gruppo (con capo gruppo la Venneri) chiamato Tesoro Crotone, e fuori uscendo dai rispettivi gruppi Stanchi dei soliti e Crotone Cambia. Era evidente che le decisioni prese dai rispettivi gruppi che si erano riuniti anche più volte, erano frutto dei primi mal di pancia, soprattutto in tema di elezioni dei Capo Gruppo. Nel successivo Consiglio che era stato solo aggiornato dalla seduta d’insediamento precedente, si è avuto modo di scoprire che sia Floriana Mungari che Paola Liguori, provenienti entrambe da Città Libera, si erano “accasate”, rispettivamente, in Stanchi dei Soliti e, proprio, nel neonato gruppo di Tesoro Crotone; e qui fu evidente che il mal di pancia delle due era stato nei confronti delle immediate prese di posizione di Fabrizio Meo sulla oramai famigerata discussione dell’impiantistica sportiva chiusa, che ha visto subito il Sindaco Voce in difficoltà evidente, anche nei numeri.

    Dopo e solo dopo, infatti si è potuta tenere la conseguente composizione  delle Commissioni Consiliari che si caratterizzano, in presenza, uno per ogni gruppo; in sostanza di calcolo del loro voto, in funzione di una mera e rispettosa proporzionale rappresentanza numerica di ogni singolo gruppo. E tutto ciò, e così è avvenuto in Consiglio anche dopo aver eletto, in seno allo stesso Consiglio Comunale Presidente e Vice Presidente della Commissione Regolamento, che, nell’altra e seconda seduta fiume di preparazione proprio alle indispensabili diramazioni istituzionali del Consiglio, aveva infatti eletti, rispettivamente, l’Avvocato Nicola Corigliano e Fabiola Marrelli. Le altre Commissioni permanenti eleggono invece, con i criteri di rappresentanza di cui sopra, Presidente, vice Presidente e Segretario verbalizzante nelle stesse Commissioni, all’atto del loro primo insediamento. Ed infatti, dopo essersi riunite la scorsa settimana, prima la Prima Commissione (Trasparenza ed affari istituzionali e generali) che ha nominato Presidente Mario Megna (visto che si assegna all’opposizione) e vice presidente Giada Vrenna e segretario Andrea Tesoriere; poi, sempre la scorsa settimana, si è potuti passare anche alla Seconda Commissione Consiliare (Pianificazione Territoriale – Urbanistica – Programmazione e Politiche per lo Sviluppo Economico e Produttivo – Bilancio – Finanze – Tributi – Patrimonio) che ha eletto Presidente Domenico Ceraudo, vice presidente Enrico Pedace e segretario Santo Vincenzo Facino.

    Sempre con i criteri e modalità di cui sopra, ieri, invece, si è consumato, quello che dobbiamo oramai ritenere, l’ennesimo colpo di testa durante l’insediamento e votazione del Presidente della Terza Commissione permanente (che è quella che si occupa di Politiche per la salute, sociali, socio sanitarie ed assistenziali, Sicurezza, Quartieri, Viabilità, Emigrazione ed Immigrazione). Possiamo parlare di colpo di testa, con conseguente bagarre, perché, già nella premessa di questa convocazione, sia Presidente del Consiglio che Segretario, si sono presentati con una comunicazione di Paolo Acri e Giada Vrenna che passavano dal gruppo di Crotone Cambia a quello di Tesoro Calabria; tale comunicazione, che hanno pure reputato opportuno tenersi nel cassetto fino al conteggio matematico dei voti espressi dai rappresentanti di ogni singolo gruppo, pare ampliamente irrispettosa dei criteri sanciti dagli articoli 8 ed 8bis per i cambi di gruppo, e comunque dovrà essere ratificata dal Consiglio. Ma ciò che colpisce più ancora delle già fallaci interpretazioni regolamentari del segretario Fortuna, è che Presidente e Segretario abbiano potuto pensare che sia normale far giocare una partita per poi, e solo dopo,  spiegare che si è giocato con una regola che interpretiamo a… …modo loro, pure riconosciuto in corsa come errato. Si perché dopo, e sempre e solo dopo una discussione che reputare estremamente dura pare sia un eufemismo, sempre Presidente e Segretario hanno convenuto nel riconsiderare quella interpretazione come una lettura errata. Così si è passati da un 14 a 12 constatato prima, si è passati a ratificare un 12 pari che parrebbe pure poter considerare sub iudice.

    Non passi in secondo piano che i contendenti la carica di Presidente avessero in comune l’appartenenza alla maggioranza ma proprio nulla in termini di competenza sulle questioni che afferiranno le delicate deleghe della terza Commissione. Antonella Passalacqua, infatti, ci ha messo un pò per leggere il suo curriculum di operatrice sociale, Alessandro Manica, invece è ampliamente conosciuto a Crotone per ben altri meriti, certamente più coinvolgenti a ritmo di musica, ma altrettanto sicuramente, non attinenti alla materia. Ciò che ha fatto specie a più di qualche Consigliere comunale è infatti che Manica non abbia nemmeno proferito una parola in più di “mi candido anche io” alla presentazione prima del voto.

    Al netto di non voler nemmeno “disturbare” la quiete soggiacente di Vrenna ed Acri che siamo certi non abbiano mal di pancia casuali per “allontanarsi” dal gruppo di quei Ceraudo e Passalacqua che abbiamo visto come hanno votato nei due “combattuti” Consiglio Comunale che abbiamo raccontato ampliamente; al netto di una battaglia oramai conclamata fra qualche consigliere comunale (Meo) che ha pure dimostrato di essere capace di mettere in difficoltà chiunque sul piano procedurale; al netto che in difficoltà, con questo Segretario Comunale, ci andrebbe anche una maggioranza di ex componenti del CSM; al netto, permetteteci soprattutto, di una imminente convocazione della quarta Commissione (quella Cultura che si riunirà questo pomeriggio che non può e non deve essere chiusa al pubblico come quella di ieri; ed al netto di spaccature politiche oramai conclamate che si farebbe bene affrontarle una volta per tutte e seriamente; al netto di tutto ciò, possiamo permetterci di CHIEDERE a Sindaco e Presidente del Consiglio di non “esporre” i Consiglieri Comunali ad ulteriori figure barbine (soprattutto becere e false), che ne va di mezzo, come al solito, la credibilità complessiva delle istituzioni e la già precarissima tenuta sociale della città?

    Si possono e si devono consumare, e di certo non ce ne meravigliamo più di tanto, fratture politiche a cui sono concesse anche “scardelle” procedurali, consentiteci il termine, ma calpestare apertamente e consapevolmente regolamenti e leggi, va ancora oltre ogni compassionevole considerazione su, ad esempio, il criterio adottato nello scegliere Manica sulla Passalacqua, dopo il corretto conteggio di parità dei voti, solo perché un non ancora comprensibile criterio di anzianità stava scritto su qualche velina di riunione di condominio. Anche perchè se si calpestano ora e così per queste quisquiglie, per fatti ben più importanti e che spostano milioni di euro, cosa si sarà disposti a fare? Ed infatti, ancora di più e meglio che continuare a parlare di aspetti regolamentari ampliamente dibattuti ieri, come ad esempio dell’articolo 77 che sull’interpretazione della soluzione, certamente più istituzionalmente potabile, da dare in caso di votazione dall’incerto esito, ci piace sottolineare, appunto ed ancora una volta, quanto sia necessario che tutta questa incredibile partita non possa essere arbitrata da questo Signor Fortuna che di danni ne ha già perpetrati a sufficienza. Sindaco e Presidente del Consiglio e consiglieri tutti, prendetene una volta per tutto, atto ed avviate le conseguenti procedure a Vostra disposizione. Non farlo, aggiungendovi pure campagne denigratorie che tentano di delegittimare chi invece, magari anche strumentalmente dal punto di vista politico, continua a cercare di far rispettare regole e leggi. In questa specifica occasione ci piace sottolineare stile e savoir faire della Consigliera Passalacqua che non ha inteso, in alcun modo voler sottolineare aspetti tragicomici della faccenda e comportamenti di altri che hanno travalicato atti davvero poco ascrivibili al semplice eccesso. Impediteci, e mi riferisco anche a certi alcuni voti o non voti della minoranza (Antonio Megna, Andrea De Vona ed Andrea Tesoriere giusto per non fare nomi e cognomi), di ritornare a sottolineare “inciuci” in itinere che certamente vi verranno contestati ben di più dai vostri elettori che da “innocui” articoli di giornale.

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