Inizio di un nuovo inizio?

La seduta del Consiglio Comunale dell'11 dicembre su crisi Abramo ed Alluvione

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    Procolo Guida

    Alla presenza di lavoratori, sindacati, deputazioni parlamentari ed, ovviamente, Consiglio Comunale al completo (sino ad almeno a tre quarti di seduta) si è celebrato la riunione della massima assise comunale dell’undici dicembre, quella con all’ordine del giorno due questioni nevralgiche che da sole (e sole non sono, sig!) sono in grado di prostrare una qualsiasi comunità: concordato fallimentare dell’Abramo Customer Care e alluvione. Grande assente ci è sembrata essere la Regione Calabria (anche se il Consigliere Arcuri si è fatto messaggero dell’impossibilità dell’Onorevole Flora Sculco bloccata a Catanzaro) e tutto sommato ci è parso che anche altri territori pure normalmente molto determinati a difendere le prerogative occupazionali, in questa vertenza che pure li riguarda, non stiano esprimendo la medesima mobilitazione del nostro Comune che quantomeno sul punto un Consiglio comunale l’ha convocato.

    Si parte con l’ascolto dei diretti interessati, i lavoratori, citiamo l’intervento del Dott. Salvatore Lumare che ha avuto modo di soffermarsi e farci così percepire lo smarrimento di migliaia di famiglie che, non semplicemente, si trovano di fronte alla prospettiva di non percepire più uno stipendio mensile ma che persino rischiano di perdere ciò che hanno, perché se non si paga la rata del mutuo della casa piuttosto che la finanziaria della macchina, e come, molto tragicamente, andando su questa linea si finisce, letteralmente, in mezzo ad una strada o sotto un ponte. E quindi è proprio dalla bocca della diretta parte in causa che cogliamo il primo utile suggerimento rivolto ad una classe politica locale volenterosa ma forse un pò smarrita, ed ovvero, di tentare, quantomeno, una rinegoziazione delle posizioni debitorie dei lavoratori con gli istituti di credito e le finanziarie, insomma con i padroni del loro e del nostro destino, già pronti, all’istante, ad approfittare delle disgrazie di chi di rate di una macchina ne ha pagate magari 39 su 40.

    Sull’esigenza di valutare anche un possibile campo d’intervento sul punto si spenderanno gli interventi anche di alcuni fra i presenti. Perché ciò che ci sembra sia emerso da quest’incontro è proprio la difficoltà di comprendere su cosa puntare ed in che termini intervenire a fronte della proposta di un “concordato in bianco” da parte di un imprenditore che non ha ancora inteso chiarire quali saranno in definitiva le sue determinazioni finali. Il punto è se cioè, tutto quanto sta accadendo si verifica nella previsione di una dismissione, ed in questo caso avremmo una liquidazione dei pochi beni esistenti al fine di soddisfare i tanti creditori affamati ed a questa possibilità non vogliamo neppure pensare, piuttosto che con l’intenzione, da parte di Abramo, di  continuare, piuttosto che ancora, secondo le parti sindacali intervenute parrebbe la possibilità più concreta, di vendere, ad altro imprenditore, che si spera(?) oltre che più solvibile, magari con maggiori scrupoli.

    Estremamente duri, oggi, sono infatti i giudizi espressi riguardo la crisi in corso soprattutto da chi Abramo la conosce bene e quindi le parti sociali in campo, i sindacati in particolare. Proposte a tutto campo sono arrivate dalle associazioni di categoria che hanno correttamente preteso di condurre l’argomento anche sul tema dell’alluvione denunziando la situazione disperata in cui versano tanti commercianti del territorio, già debilitati da una crisi che non lascia tregua dal 2008. Ci venga consentito perciò a questo punto di ricordare a chi ci legge che la cosa più semplice ed immediata da poter fare per aiutare i commercianti della nostra città e cioè, semplicemente, comprare dai commercianti della nostra città e soprattutto non arricchire Amazon e fratellini.

    Sempre in tema di aiuti concreti vi è persino qualche consigliere che ha l’ardire di ricordare al Sindaco di come il Consiglio abbia approvato all’unanimità una mozione che prevede sgravi e facilitazione per commercianti ed imprenditori avuto riguardo alle bollette dell’acqua. Il Consigliere Enrico Pedace non manda di ricordare come sarà prossimamente portata in discussione nella II commissione consiliare del neo presidente Domenico Ceraudo, la proposta del centrodestra di dimezzare la Tari, e per la verità di come la stessa, rimprovera sempre Pedace, sia oramai datata e forse persino superficialmente sottovalutata dall’amministrazione.

    Sui danni da alluvione registriamo un chiarimento su un tema spinoso e che riguarda non pochi crotonesi ed ovvero, la risarcibilità dei danni prodottisi in immobili un tempo abusivi, ma oggi condonati e sul punto nonostante, una prima incertezza espositiva, comprendiamo alla fine, anche grazie ad un intervento chiarificatore dell’architetto Danilo Arcuri, come i medesimi siano sicuramente risarcibili. Ci raccomandiamo perciò in questa sede, dice il candidato a sindaco dell’area Sculco, affinchè tutti i danni siano correttamente documentati e ciò in quanto a detta del Sindaco, vi è il rischio che le verifiche possano escludere la stragrande maggioranza, ci sentiamo di dire, degli aventi diritto.

    Presente come dicevamo una rappresentanza dei deputati, l’on.le Barbuto, molto attenta alla discussione, non ha mancato di richiedere chiarimenti su molti aspetti evidenziati dagli oratori e l’on.le Torromino, il quale si è invece soffermato, portando concreti esempi, sul disinteresse mostrato dal Governo nazionale nei confronti della Calabria in generale e del nostro territorio in particolare. L’incontro termina con alcuni suggerimenti operativi da parte dei consiglieri che sono stati immediatamente e prontamente accolti dal Sindaco, tra cui il più impegnativo è certamente quello di un tavolo di crisi permanente che coinvolga una rappresentanza di tutte le parti coinvolte e colpite dagli eventi. A suggellare l’impegno di tutti una deliberazione alla fine ritenuta molto più idonea a rappresentare le opinioni degli intervenuti piuttosto che per come inizialmente paventato, avrebbe potuto un semplice comunicato stampa che certamente non avrebbe reso giustizia rispetto ad una riunione che, al di là della scarna cronaca, ha registrato certamente un impegno preciso da parte di tutti, di lavorare insieme, in sinergia e persino in totale accordo; ci si augura possa essere l’inizio di un nuovo inizio, soprattutto nella capacità di mettere in campo iniziative concrete.

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