Promontorio Lacinio: cercare soluzioni ai dissesti

A scrivere è il consigliere Chiara Capparelli (Stanchi dei Soliti): "l maltempo registrato qualche settimana fa ha semplicemente sottolineato un problema sempre esistito e conosciuto".

Riceviamo e Pubblichiamo:

La recente alluvione ha messo letteralmente in ginocchio la nostra città, sotto ogni aspetto. Tanti cittadini hanno registrato danni di diverse entità e solo ora, a distanza di qualche settimana, sembra che la città stia riprendendo il proprio ritmo, seppur tormentata dall’emergenza COVID e dai numerosi problemi che, da troppo tempo, la affliggono. Se da una parte vi sono i danni subiti dai cittadini, dall’altra anche il territorio stesso è in sofferenza e, più specificatamente, il promontorio Lacinio, uno dei principali testimoni del nostro passato. Non nuovi sono, purtroppo, i dissesti ai quali è soggetto il terrazzo marino che costituisce il promontorio, in diversi punti caratterizzato da coste rocciose con pareti a picco sul mare. Il maltempo registrato qualche settimana fa ha semplicemente sottolineato un problema sempre esistito e conosciuto, evidenziando la scarsa considerazione che, nel tempo, è stata rivolta a questi fenomeni e ai loro effetti sul promontorio.

Il problema, già noto al sindaco ed alla giunta, sarà oggetto di discussione nel corso della convocazione della quinta commissione, da poco istituita, prevista per lunedì pomeriggio. Il neoeletto presidente Salvo Riga (Tesoro Calabria), data la criticità della situazione, a seguito di richieste da parte di altri consiglieri, ha prontamente pensato di inserire la problematica tra i punti all’ordine del giorno. La discussione sarà animata dalla presenza degli assessori Rachele Via, Ugo Carvelli e Ilario Sorgiovanni. Come consigliere della suddetta commissione ho deciso di proporre, in accordo con il presidente della commissione, la presenza del dott. Gregorio Aversa, direttore del Parco e Museo Archeologico Nazionale di Capo Colonna. È importante rendere parte attiva dei lavori delle commissioni anche membri esterni della società cittadina, specialmente se rivestiti di cariche importanti ed istituzionali. Allo stesso tempo, è fondamentale coinvolgere quanto più possibile tutti gli attori realmente coinvolti in questa problematica. Ricordiamoci che il direttore risponde alla Direzione Regionale Musei Calabria, dunque al MIBACT, cioè a quell’organo che, più di tutti, dovrebbe impegnarsi nella lotta per la tutela, la valorizzazione e la fruizione dei nostri beni. Il direttore molto volentieri ha accettato l’invito e a lui rivolgo un sincero ringraziamento. L’obiettivo è comune: creare un forte impulso, trovare soluzioni concrete e mettere in sicurezza il promontorio prima di giungere a decisioni drastiche.

Chiara Capparelli
Consigliere Stanchi dei Soliti