L’aeroporto di Crotone fondamentale per il territorio non può essere abbandonato

Salvatore Rocca (Movimento Forense di Crotone): "Tante promesse di voli tanto pubblicizzate in questi anni rimarranno tali mentre il territorio del crotonese rimarrà abbandonato a se stesso."

Riceviamo e Pubblichiamo:

L’Avv. Salvatore Rocca, Presidente del Movimento Forense di Crotone, denuncia ennesimo stato di abbandono dell’aeroporto di Crotone, ad oggi unica via di comunicazione della dell’intera fascia Jonica della Calabria, dopo le tante promesse fatte della politica nazionale come quella dei 9 milioni, al bando degli oneri di servizio che dovevano portare sulla pista dell’aeroporto di Crotone gli aerei per Roma, Venezia e Torino non ha partecipato alcuna compagnia aerea. Tante promesse di voli tanto pubblicizzate in questi anni rimarranno tali mentre il territorio del crotonese rimarrà abbandonato a se stesso.

Nulla da fare, al contrario l’aeroporto di Reggio Calabria ha ottenuto i voli per Roma e subito dopo il finanziamento di 25 milioni di euro. Per Crotone invece l’Enac, ha appena diffuso la nota con la quale afferma che i due bandi di imposizione degli oneri di servizio su Crotone sono andati deserti. Nessuna compagnia ha partecipato alla gara frutto di due conferenze di servizi. Conclude l’Avv. Rocca, anche alla luce delle recenti statistiche riportate da ilsole24ore che hanno relegato la provincia di Crotone come ultima per qualità di vita, appare necessario che tutte le istituzioni locali sollecitano i politici crotonesi nazionali a presentare interrogazioni parlamentari ed emendamenti alla legge di bilancio urgenti in favore dell’aeroporto di Crotone. Inoltre, da cittadino ringrazio il “Comitato cittadino aeroporto Crotone” per la sua grande attività di sensibilizzazione della problematica auspicando che tutto il mondo dell’associazionismo che opera sul territorio deve insorgere per sottolineare il profondo stato di abbandono del nostro territorio e delle vie di comunicazioni oggi fondamentali in uno stato pandemico grave come quello che stiamo vivendo tutti i giorni.