Al Pertini si fa cultura anche parlando di immigrazione e di lotta all’omofobia

Rolando Belvedere scrive ritornando sulla diatriba aperta qualche giorno fa , relativa all'istituto Pertini

Riceviamo e Pubblichiamo:

Al Pertini si fa cultura anche parlando di immigrazione e di lotta all’omofobia. Nessun orientamento sessuale diverso da quello della maggioranza può essere giudicato (e condannato) come è abituato a fare il segretario cittadino della Lega Cerrelli. Bene hanno fatto i docenti ad esercitare autonomia e sovranità rigettando senza se e senza ma le posizioni bigotte che peraltro violano i principi costituzionali. La scuola non può ignorare tutti i molteplici aspetti della vita umana proprio perché la nostra scuola non fa indottrinamento. Deve pure essere sconfessato il millantato credito di coloro che si appellano anche all’Europa per compromettere il diritto alla formazione. Da troppo tempo si vuole far cassa sulla scuola e sulla sua funzione emancipante, mascherandosi dietro velocità e innovazione. La scuola non deve essere asservita alle esigenze del mercato del lavoro perdendo la sua connotazione di luogo di formazione umana.
E l’istruzione non deve essere indirizzata alla costruzione di cittadini acritici e insufficientemente colti. Da anni assistiamo a quella che consideriamo ineluttabile fatalità e che invece noi abbiamo favorito con distrazione e acquiescenza totem linguistici – rapidità, competizione flessibilità e tutti gli originali anglofoni che hanno eccitato le nostre (in )coscienze e non hanno nulla a che fare con l’apprendimento e la formazione umana.

Rolando Belvedere Presidente sezione crotonese
Associazione nazionale del libero pensiero Giordano Bruno