Piano spiagge: “bisogna fare presto e bene”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell'ex conigliere comunale Giovanni Procopio.

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Riceviamo e Pubblichiamo:

Prendendo visione della sentenza della corte costituzionale (n.10 del 2021) che impugna la legge regionale calabrese n.46 del 25 novembre 2019 che a sua volta integrava le modifiche alla legge n. 17 del 21 dicembre 2005 “Norme per l’esercizio della delega di funzioni amministrative sulle aree del demanio marittimo” mi sono scaturite alcune riflessioni.
La prima. La corte costituzionale, a cui si era rivolto il governo nazionale, con la sua sentenza mette un freno e blocca gli intendimenti del legislatore regionale che, con quelle modifiche, di fatto, avevano mortificato le norme dell’unione europea in materia di concorrenza. Anche se, ad onore del vero, quella legge era servita al legislatore regionale per dare tempo ai comuni, a tutti i comuni, di approvare i loro Piani Comunali di Spiaggia e per dare respiro agli operatori turistici. Quel tentativo di porre rimedio ai ritardi degli enti locali l’avevo ritenuto e, almeno in linea di principio, lo ritengo un correttivo ad una distorsione evidente da parte dell’ente regionale ma non per questo poteva essere una soluzione. Da ex consigliere di minoranza, sia in consiglio che nelle commissioni consiliari oltre che sulla stampa, avevo sempre invitato la precedente amministrazione comunale a fare presto nella stesura del piano spiaggia e avevo sempre sostenuto che si dovevano affrettare i tempi anche perché il nostro comune ha un progetto datato e che risale all’anno 2015.

E che quelle mie esortazioni non erano, e non sono, quisquilie e pinzillacchere è tanto vero in quanto questo strumento, il Piano Comunale di Spiaggia, è propedeutico alla stesura del Piano Strutturale Comunale. Piano strutturale che a sua volta è uno strumento fondamentale per la strategia di sviluppo e per la visione della città e quindi per tutti i finanziamenti, in particolare di quel finanziamento di cui nella nostra comunità, in questo periodo, si sta discutendo, molto e male, quello dell’Antica Kroton . Per questo è bene ricordare a tutti che questa discussione se non si approva il Piano strutturale resterà una discussione inutile e futile, una delle tante svoltesi nella nostra città, almeno negli ultimi vent’anni. Se non si approva il Piano strutturale non si potrà spendere un euro di quelle e di tante altre risorse e di tutte le discussioni resterà l’eco di parole al vento, del resto, attività nella quale, ormai, siamo campioni indiscussi. A questo riguardo mi piace rimarcare che le mie stesse preoccupazioni, di ieri e di oggi, erano le preoccupazioni di quanti, come l’attuale assessore all’urbanistica, parteciparono alla conferenza di pianificazione del PSC, svoltasi nel convento dei Carmelitani da noi comunemente conosciuto come Lazzaretto, e che si possono trovare tra gli atti propedeutici all’adozione del Psc rinvenibili sul sito del comune di Crotone. In quella sede ricordo che i vari enti partecipanti sottolineavano che senza lo strumento pianificatorio i finanziamenti attesi e previsti sarebbero rimasti sogni nel cassetto e le risorse si sarebbero perse. Il mio appello, quello dell’uomo comune, senza polemica alcuna, è rivolto al sindaco della città e all’attuale assessore all’urbanistica, ex collega di minoranza nella scorsa consiliatura, oltre che naturalmente a tutti gli attori di questa nuova stagione politico amministrativa della città di Crotone. Senza perdere tempo e senza ulteriori indugi bisogna fare presto e bene, il tempo degli annunci e delle promesse, da molti anni, è finito e Crotone e i Crotonesi non possono più aspettare.

Giovanni Procopio
Già consigliere comunale

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