Antica Kroton non è qualcosa sul quale ci si possa dividere

"Noi pretendiamo chiarezza e pretendiamo che il progetto Antica Kroton parta immediatamente e sia finalizzato a valorizzare la nostra identità ed il nostro enorme e prezioso patrimonio archeologico".

Riceviamo e Pubblichiamo:

Il progetto dell’Antica Kroton non è qualcosa sul quale ci si possa dividere ed è per questo che abbiamo atteso prima di prendere una posizione pubblica, avendo preferito sino ad oggi lavorare nella preposta IV commissione consiliare che si occupa di cultura, al fine di approfondire una tematica così cruciale per i destini della nostra Città. Oggi non possiamo tacere oltre e dobbiamo prendere atto e perciò denunziare che un progetto tanto importante è stato recentemente gestito tenendo volutamente all’oscuro il Consiglio comunale, le preposte commissioni consiliari e la Città intera, rispetto a quelle che sono state determinazioni assunte dal dirigente all’urbanistica che, a tutt’oggi, paralizzano il progetto o comunque lo rallentano, mettendone in dubbio la realizzazione finale, vanificandone scopi ed efficacia. Molto sinteticamente in questa sede vogliamo evidenziare ai cittadini ciò che hanno il diritto di conoscere. L’amministrazione comunale, senza che a tutt’oggi sia stato possibile comprenderne le reali ragioni o anche semplicemente leggerne le motivazioni, “avrebbe”, il condizionale è d’obbligo, “rimodulato” il progetto dell’Antica Kroton, cancellando tutta la parte degli scavi archeologici più rilevanti che avrebbero dovuto riguardare il centro città piuttosto che la zona antistante l’area industriale e decidendo invece, sempre lo ribadiamo in perfetta solitudine,  d’impiegare tali ingenti somme in altre opere che poco o niente hanno a che vedere con l’archeologia e che ben potrebbero realizzarsi con altri ed ulteriori finanziamenti.

Per giunta e questo ci pare francamente troppo, apprendiamo dalla lettura dei giornali che grazie ad una richiesta d’accesso agli atti inoltrata da alcune associazioni, si è scoperto che questa richiesta di rimodulazione non è stata a tutt’oggi inviata al Mibact ma solo alla Regione Calabria, adempimento questo del tutto insufficiente e che, lo si deve purtroppo ribadire, ci è stato negato di conoscere, nonostante le circostanziate richieste a riguardo caparbiamente inoltrate per il tramite della IV commissione cultura, alla quale va riconosciuto il merito di avere svelato una rimodulazione che ha impegnato per mesi gli uffici del Comune di Crotone guidati da un dirigente all’urbanistica che, a quanto pare, ha ritenuto più urgente ed utile, in tal senso incoraggiata informalmente dall’attuale amministrazione, pensare a rimodulare un progetto già definito, ottenendo così di paralizzarlo e snaturarlo, piuttosto che dedicarsi ad altre urgenze, ad esempio al PSC piuttosto che alla elaborazioni di progetti per il recovery fund, al contrario completamente assenti. Per giunta tutto questo, una volta “svelato” nel corso dei lavori della IV e della V Commissione, ha prodotto una reazione irata da parte dei due assessori che, più degli altri, sono responsabili dell’accaduto ed ovvero l’assessore all’urbanistica Ilario Sorgiovanni e l’assessore Rachele Via che hanno, addirittura, interpretato il desiderio espresso unanimemente dalle due Commissioni consiliari e quindi dal Consiglio comunale, di metterli in contraddittorio con i rappresentanti di alcune associazioni, al pari di una chiamata di fronte al tribunale dell’inquisizione. Verrebbe da dire: male non fare paura non avere. Noi pretendiamo chiarezza e pretendiamo che il progetto Antica Kroton parta immediatamente e sia finalizzato a valorizzare la nostra identità ed il nostro enorme e prezioso patrimonio archeologico. La nostra Città non ha soprattutto bisogno di suggeritori occulti che neppure la coerenza hanno avuto, di assumersi la paternità anche di questa ulteriore paralisi, così come è accaduto per il nostro Castello, chiuso da tre anni oramai, nell’indifferenza più completa, di chi ha fatto leva sul populismo per guadagnare consenso ed una comoda poltrona e che oggi proprio gli interessi del popolo trascura e sacrifica.

Fabio Manica, Antonio Manica, Alessia Le Rose, Maria Luana Cavallo