Gaetano (Orgoglio Crotonese): “rottamazione, il rinvio di soli due mesi non serve a nulla”

"Il Governo deve immaginare una posticipazione e diluizione più consistente, in almeno tre anni".

Riceviamo e Pubblichiamo:

Il decreto “Ristori 5” prevede una proroga di due mesi, fino a fine aprile, per i pagamenti relativi all’ultima rottamazione delle cartelle esattoriali. Salvatore Gaetano, fondatore di “Orgoglio Crotonese”, lo dice chiaro e con lo spirito imprenditoriale che lo contraddistingue: «Un rinvio di appena 60 giorni non serve di fatto a nulla. Chi non aveva le risorse finanziarie disponibili alla data di oggi per saldare ben 5 rate accumulatesi nel tempo della pandemia, non le avrà di certo tra qualche settimana. Il Governo deve immaginare una posticipazione e diluizione più consistente, in almeno tre anni. Stessa cosa vale per le due scadenze di saldo e stralcio già maturate». L’argomento ha valenza strategica in una realtà economica, quale quella crotonese e calabrese in generale, che riscontra pesantissimi ritardi di sviluppo e record negativi di natura macroeconomica. Salvatore Gaetano aggiunge: «Ho ascoltato tanti imprenditori che sono preoccupati e scoraggiati, di fronte ad azioni di Governo sempre frammentarie, parziali, insufficienti rispetto alla tragedia economico-sociale che stiamo attraversando. Si mettono toppe di qua e di là, anche in ritardo, come in questo caso, mentre occorrerebbe affrontare la problematica in modo strutturale, allungando i tempi di pagamento, per quanti hanno debiti con il fisco, per almeno un quinquennio. Nel frattempo occorrerebbe procedere al varo di potenti politiche di sviluppo, tra incentivazioni reali, misure di riduzione della pressione fiscale e contributiva, nonché azioni decisive atte a rivoluzionare il rapporto fra imprese e banche, tali da far uscire la Calabria dalla pesante e insostenibile condizione di agonia in cui si trova. In questo contesto la provincia di Crotone vive la situazione più pesante e drammatica. Vi assicuro che dall’osservatorio privilegiato di editore nel settore dei media ho un rapporto costante con il mondo delle imprese e, mi spiace dirlo, non vedo altro che nubi davanti a noi!».