…l’acqua vugghia e u porcu è ara muntagna

Per Giovanni Procopio, già consigliere comunale, è giunta l'ora che la città si doti di altri strumenti, come il piano strutturale comunale

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riceviamo e pubblichiamo:

Ho letto che il consiglio comunale di Crotone di venerdi 16 aprile 2021 ha deliberato l’adesione al patto dei sindaci per il clima e l’energia che è un’iniziativa messa in campo dalla Commissione Europea nel lontano 2008 per mettere in rete permanente le città che perseguono la lotta ai cambiamenti climatici. Deliberato di consiglio comunale lodevole e di cui va condiviso lo spirito e gli
intendimenti essendo i cambiamenti climatici le prossime battaglie di tutti quanti noi. E che in prima linea dovrà vedere le città protagoniste di questa nuova era dell’umanità, l’Antropocene. Quello che mi lascia perplesso è l’uso comunicativo. Un uso strumentale e propagandistico. Infarcito di slogan. E non adeguato , considerando il forte ritardo con cui la città di Crotone ha aderito a questo patto. La comunicazione , tra l’altro necessaria, avrebbe dovuto indicare alla comunità l’essenza e il valore di questo patto tra sindaci e le azioni da portare avanti e che riguardano la riduzione delle emissioni di anidride carbonica e di altri gas serra di almeno il 40% entro il 2030 e che tutto questo deve avvenire con una migliore efficienza energetica e un maggiore impiego di fonti di energia rinnovabili . E sotto quest’aspetto si sarebbe dovuto mettere al corrente la comunità che entro due anni dalla deliberazione del consiglio comunale deve essere approvato il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima contenente l’insieme di azioni coordinate che s’intendono porre in atto nella consapevolezza che , soprattutto, il piano deve essere redatto con la partecipazione delle società civile e deve essere corredato da strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati. Acclarato allora che l’adozione del patto per il clima e l’energia è stato deliberato ed è un atto, lo ripeto ancora una volta, meritorio, i consiglieri di maggioranza, in particolare quelli che ad ogni piè sospinto fanno propaganda, devono sapere che l’impegno oltre ad essere gravoso richiede che l’amministrazione comunale passi dal piano delle intenzioni ai fatti. E devono altresi sapere che è giunta l’ora che la città si doti di altri strumenti, come il piano strutturale comunale. E questo per avere una visione complessiva della città e del territorio. Piano strutturale ,tra l’altro, necessario ed utile anche per attrarre le risorse della rigenerazione urbana e della transizione digitale ed ecologica . Transizione ecologica e digitale che potrebbe agevolare il lavoro previsto nel patto per il clima e l’energia e che prevede anche azioni di comunicazione all’interno della comunità per modificare abitudini consolidate e difficili da sradicare. Questo ci si aspetta dai consiglieri di maggioranza . Comunicazioni. E non propaganda. Fatti . E non chiacchiere.

Giovanni Procopio già consigliere comunale
P.S. Strombazzare che è stato approvato il tavolo di concertazione per i trasporti è come dire , e lo dico in dialetto per maggiore comprensione , “ca l’acqua vugghia e u porcu è ara muntagna”. Gli amministratori , in special modo quelli che predicano il cambiamento e la rivoluzione, devono passare, loro per primi , dall’abitudine del dire alla politica del fare. E del fare bene, aggiungo io. E poi , se è il caso di fare propaganda e , in ogni caso, se proprio bisogna farla, ci si limiti solo durante le competizioni elettorali. Anche perché , ed è notizia di poche ore fa, che il governo ha nominato dei commissari per le grandi opere , tra cui la statale 106 e l’alta velocità. Opere ferme da oltre dieci anni . Ragione più che valida affinchè il comune di Crotone, visto le nomine effettuate dal presidente Draghi e dal suo governo , si adoperi per avere , nell’immediatezza, un contatto con i due commissari di governo per l’attuazione di queste opere vitali per il nostro territorio. E una volta aperto il dialogo si adoperi anche per chiedere la nomina del commissario straordinario al danno ambientale che deve gestire i 72 milioni di euro che la città ha già avuto dall’ENI per la vertenza Syndial . Commissario Straordinario di cui non si ha più notizia dal mese di giugno 2018 , data in cui la commissaria Belli ha terminato l’incarico. Queste sono le tematiche di cui si dovrebbe occupare l’amministrazione comunale e il sindaco della città. E, perchè no, anche il costituito tavolo di concertazione comunale dei trasporti . Se un consiglio, anzi un suggerimento posso dare è quello di audire immediatamente la senatrice Corrado di cui a Crotone si sono perse le tracce. E questo per evitare che qualcuno dei suoi elettori si debba rivolgere al programma televisivo “Chi l’ha vist(a) ?”

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