Verde Pubblico: il “Comitato di quartiere Tufolo – Farina” alza la voce

"Ora basta! Quanto sta accadendo nel nostro quartiere è veramente inaccettabile".

La programmazione a zone del verde pubblico, pubblicizzato in pompa magna dall’assessore al verde pubblico avv. Sandro Cretella, è un fallimento. Avevamo già sollevato dubbi in merito a questa programmazione, poiché, ancora una volta il nostro Quartiere era stato relegato in fondo alla lista, ma, ciò nonostante, e dopo le “rassicurazioni politiche”, avevamo dato la possibilità a provare con questo esperimento. Abbiamo fatto una richiesta di pulizia di trenta metri di marciapiede in piazza Montessori, richiesta fatta per iscritto e protocollata il 6 Aprile scorso, e ad oggi non si è ancora provveduto né per la pulizia, né per lo sgombero di ingombranti. Si vuole ricordare all’assessore, ma anche al responsabile del ufficio Verde Pubblico sig. Davide Scarriglia, che il marciapiede di cui prima, è utilizzato quotidianamente da bambini, genitori, maestre, residenti della zona e cittadini di altre zone della città, poiché, serve a raggiungere il plesso scolastico e gli uffici pubblici, vedi poste. Non ci si venga a raccontare la storiella della mancanza di personale e mezzi, perché, trenta metri (un’ora di lavoro) o non si ha la volontà a pulirli o non si hanno le capacità programmazione, comunque, in entrambi i casi, sarebbe opportuno che vi mettiate da parte.
Per non parlare della via Nazioni Unite, delle sue traverse, di farina, siamo al degrado più assoluto. Uno stato d’abbandono che grida giustizia! No, non se ne può più. Parchi abbandonati, alberi da portare, ingombranti in ogni luogo, strade che sembrano quelle di Baghdad sotto bombardamento, e che cavolo alla fine vi avevamo chiesto trenta metri di marciapiede, nemmeno quello. Ma, di può essere così insensibili? Caro Assessore le dico che se non ha il tempo di rispondere alle esigenze dei cittadini credo sia arrivata l’ora di tornare al suo bel lavoro. Mentre al responsabile del ufficio Verde Pubblico dimostri di meritare il delicato ruolo che è chiamato a svolgere e si ricordi soprattutto che è un dipendente comunale, e quindi di tutta la città.