Carenza idrica: urge intervento sull’intero sistema

Per la Sculco il problema atavico in alcune parti della città, ed in modo particolare nelle contrade crotonesi e nelle aree rurali ed agricole, sta mettendo a rischio non solo la sicurezza degli abitanti ma l’intero sistema agricolo

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riceviamo e pubblichiamo.

La bella stagione a Crotone non porta solo temperature calde e sole cocente, ma anche alcuni problemi che si ripresentano puntuali sempre in questo periodo. Tra questi problemi quello che genera più disagi è sicuramente la carenza idrica che colpisce regolarmente le contrade sia a sud che a nord di Crotone. Anche quest’anno, con l’arrivo del primo caldo, le contrade nord della città sono state colpite dalla solita carenza idrica, da ormai due tre giorni. Ogni cittadino può comprendere quali sono i problemi derivati dall’assenza di un bene primario come l’acqua. In questi giorni, sollecitata e interpellata da tanti abitanti di queste zone, mi sono prontamente attivata e ho contattato il commissario della Sorical (ente gestore del sistema idrico calabrese), avvocato Cataldo Calabretta, che si è attivato assicurando un immediato intervento per ripristinare la fornitura d’acqua. Ripristino della normalità che in alcune zone, come Margherita, Iannello e Gabella, è già avvenuta, ma restano ancora alcune aree, come Carpentieri, ancora in sofferenza e su questo proprio ieri sera ho nuovamente interloquito con il commissario Calabretta e anche su questo ho ricevuto rassicurazioni di un immediato intervento per riportare l’acqua nelle case di questi cittadini.

Il problema atavico della carenza idrica in alcune parti della città, ed in modo particolare nelle contrade crotonesi e nelle aree rurali ed agricole, sta mettendo a rischio non solo la sicurezza degli abitanti ma l’intero sistema agricolo, vero motore economico della nostra provincia. Questi territori non sono collegati alla rete idrica comunale, ma sono ancora serviti dall’Arsac che, nonostante non abbia più le competenze per gestire il servizio, si affida alle proprie professionalità interne per soddisfare le giuste esigenze del territorio e dei cittadini, ma questo, spesso, non basta. D’altra parte, anche la Sorical presenta disfunzioni sia sul piano degli impianti, vecchi e mal funzionati, sia sul piano dell’organizzazione. Urge mettere mano al sistema complessivo, con una seria interlocuzione tra Regione, Comune e Sorical, per risolvere definitivamente il problema ed evitare che nel 2021 ci siano ancora cittadini di serie a e di serie b in base alla zona dove si abita. Proprio ieri la Giunta regionale ha approvato una delibera che dà il via ad un processo di riorganizzazione del sistema idrico regionale, puntando a renderlo completamente pubblico. Un’opportunità questa anche per risolvere i problemi del territorio crotonese.

On. Flora Sculco

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