Sculco: “A Crotone la sede del centro regionale per le bonifiche”

"Crotone è la città sede della più rilevante attività di bonifica in Calabria e fra le più importanti in Italia ed in Europa".

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Riceviamo e Pubblichiamo:

L’ Arpacal di Crotone sarà sede del Centro regionale per le Bonifiche! Ho condiviso la proposta con l’assessore regionale all’ambiente Sergio De Caprio e il direttore generale dell’Arpacal On. Domenico Pappaterra, trovando immediato e pieno accoglimento. Proprio ieri, in occasione della nostra visita al dipartimento Arpacal a Crotone, è stata confermata questa volontà che sarà inserita nel Regolamento attuativo della legge istitutiva dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, che in queste ore è in via di definizione. Crotone è la città sede della più rilevante attività di bonifica in Calabria e fra le più importanti in Italia ed in Europa. Per questo era ed è giusto che sia proprio la città di Crotone sede dove si concentra l’attività di coordinamento delle attività di bonifica presenti nella nostra regione e luogo dove sperimentare anche modelli innovativi di controllo e di monitoraggio. La bonifica a Crotone, il cui cantiere si apre dopo circa un ventennio dalla dismissione delle fabbriche, è stata avviata nel 2019 grazie ad una potente spinta dell’amministrazione comunale di quel tempo e alla sinergia fra tutte le istituzioni interessate a partire dal Ministero dell’Ambiente. Operazioni ed attività di risanamento ambientale che non potranno e non dovranno svolgersi “al buio” e al chiuso, senza coinvolgere ed impegnare i lavoratori e le professionalità di cui il nostro territorio è ricco ed è dotato. Le attività di bonifica dovranno essere costantemente monitorate e svolgersi sotto la “lente” degli enti pubblici e delle relative strutture tecniche ed operative per consentire alla cittadinanza tutta di sapere, conoscere e partecipare agli obiettivi di rigenerazione ambientale che la bonifica in corso dovrà garantire ed assicurare. Questo è quello che Crotone vuole e richiede ed attende da troppi lunghi anni.

Oggi Eni Rewind cerca di rimettere in discussione il Pob 2, proponendo due soluzioni sull’abbancamento dei rifiuti nocivi e pericolosi contenuti nella famigerata passeggiata degli innamorati, che non possono che essere rigettate dal territorio. Sulla bonifica non si possono fare passi indietro, semmai in avanti! Il Pob 2, così come previsto dall’accordo sottoscritto in sede ministeriale e dai decreti stessi del ministero, grazie al criterio della “dinamicità” può essere migliorato, adottando soluzioni più efficaci e più efficienti, ma di certo non può essere svilito sempre e solo a danno della città di Crotone. Mi auguro che la sinergia istituzionale tra Ministero, Regione, Provincia, Comune, Arpacal e Ispra che ha portato alla definizione del Pob 2, possa essere ritrovata e rafforzata per rimandare al mittente le proposte avanzate dall’Eni. Il nostro futuro, quello della nostra città, le sue occasioni e chance di sviluppo dipendono dalle decisioni che, con coraggio, assumeremo oggi e dal protagonismo che sapremo mettere in campo per trasformare un problema, una ferita ancora aperta – la chiusura delle fabbriche e la tardata bonifica – in una straordinaria opportunità!

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