Se De Magistris in Calabria non darà una svolta trasversale, anche Equità Territoriale farà un buco nell’acqua

Riceviamo e pubblichiamo la riflessione di Iginio Pingitore

Riceviamo e Pubblichiamo:

Da alcuni mesi ho aderito al Movimento 24 agosto di Pino Aprile, “Equità Territoriale”, con tanto di convinzione, tante persone serie, per bene e soprattutto, perché il Movimento è da sempre impegnato per il recupero e la diffusione di dati veritieri sul divario Nord-Sud, che prima dell’Unità d’Italia erano praticamente inesistenti, una storia che sembra camuffata. Equità Territoriale oggi ha il merito di essere l’unica organizzazione per far emergere questa grave situazione nazionale, ha le carte in regola per continuare le battaglie contro un sistema che di fatto ha creato due paesi: uno all’avanguardia, ricco di investimenti ed infrastrutture; l’altro arretrato, con la tendenza verso un continuo e cinico impoverimento. In tutto questo c’è anche la complicità di parlamentari meridionali disposti sempre a vendersi l’anima e a cedere su tutto, ignorando la vera equità, lasciando indirizzare sproporzionatamente risorse nazionali nelle regioni del Nord Italia. Il Sud, sempre messo ai margini, con i problemi annosi di sempre, la malavita, che prosciuga e tiene in ostaggio il Meridione e che ormai ha trovato nel Nord Italia una ricca valvola di sfogo. Un’assurdità che non esiste in nessun paese al mondo. In Calabria vorrei dare pieno appoggio al Movimento di Pino Aprile, poiché fin dall’inizio ha offerto il sostegno alla candidatura alla presidenza della Regione Calabria al sindaco di Napoli, nonché ex magistrato della Procura di Catanzaro. Ho pensato: chi meglio di una persona di legge può combattere la prepotente organizzazione criminale? La ‘ndrangheta in Calabria è il male assoluto, un fenomeno sottovaluto e snobbato dalla politica; quest’ultima, spesso, “sguazza” anche attorno. Ci sono politici che non parlano più di ‘ndrangheta. E come se questa dovesse restare al proprio posto e decidere sempre le sorti di questa regione.

Insomma, De Magistris potrebbe portare nuova linfa a sostegno anche del lavoro svolto da Nicola Gratteri, più volte isolato dalle forze politiche, le quali non hanno mai preso posizione, lasciando che vincessero sempre pezzi di Stato corrotti, che a tutti i costi tentano di strangolare importanti inchieste giudiziarie. Avrei visto comunque un De Magistris aperto a tutti, a patto che venisse coinvolta gente a modo, di destra e di sinistra, persone che mettono a primo posto la legalità. Si, perché in Calabria il problema non è altro che la legalità! Vorrei un De Magistris che si tenesse lontano dai vecchi volponi della politica, da gente che ha non pochi scheletri negli armadi, da persone che hanno dimostrato nel passato di non operare per il bene della regione. Se non partiamo dalla legalità, facciamo un buco nell’acqua e chi ne avrà la peggiore potrà essere proprio Equità Territoriale, poiché è un Movimento sano e limpido, che conduce giuste e onorevoli battaglie. Ci vuole un’alleanza per la Calabria, ma non necessariamente accordandosi con partiti e persone appartenenti ad un sistema che ha dimostrato non volere bene a questa terra. Non possiamo ignorare che la ‘ndrangheta opera come una grande holding, capace di fare un fatturato che supera il miliardo di euro al mese, con più di 60mila dipendenti e tante basi operative in diversi Stati del mondo. Pertanto, la mafia calabrese, grazie alla complicità dei poteri forti è annidata nelle istituzioni pubbliche, in quella zona fatta da persone apparentemente limpide e linde, i cosiddetti “colletti bianchi”. E noi che facciamo? Continueremo così? Questo status quo sussiste perché la mafia calabrese non si contrappone allo Stato, ma si annida al suo interno. Se De Magistris, assumerà le stesse logiche dei partiti tradizionali, non resta che rassegnarsi ad un destino che ormai assume sempre più i tratti dell’irreversibilità. A questo punto mi domando: con tutto il rispetto e la stima per De Magistris, ma, se così è, abbiamo veramente bisogno di candidare un magistrato?

IGINIO PINGITORE