Il Piano Strutturale Comunale, se non ora quando?

Procopio: "Quest’attesa non se lo può permettere Crotone. Non se lo possono permettere i crotonesi".

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Riceviamo e Pubblichiamo:

A quasi un anno dall’elezione del Sindaco e del consiglio comunale, elezioni in cui questa nuova classe politica si era presentata agli elettori come la classe politica della svolta e del cambiamento in opposizione e in contrapposizione alle vecchie classi politiche della conservazione e della “malapolitica” , chiedo all’assessore Ilario Sorgiovanni, con il quale, nella precedente amministrazione comunale, quando eravamo seduti tra i banchi dell’opposizione, ho condiviso e condotto tante battaglie, dove sia finito tutto quell’entusiasmo che mi pare smarrito nelle stanze del palazzo comunale e dove siano finiti quei proclami di rinnovamento e di trasformazione lanciati a gran voce da Piazza Mariani d’Italia. E per questo, oggi, chiedo a lui, nella sua veste di assessore all’urbanistica, che fine abbia fatto quella sua volontà, manifestata nel tempo, di adottare il Piano Strutturale Comunale. E lo chiedo a lui considerato che oggi è nelle condizioni e nella posizione giusta per portare avanti quella battaglia che, per me, resta la madre di tutte le battaglie. Gli chiedo che fine abbia fatto quell’entusiasmo quando abbiamo condiviso, dai banchi dell’opposizione, l’idea che il PSC poteva essere il volano di sviluppo per la nostra città e per il nostro territorio? E gli chiedo che fine abbiano fatto il lavoro che io e lui, nella nostra qualità di consiglieri comunali di opposizione, abbiamo svolto nelle tante riunioni di commissione dove entrambi, fianco a fianco, nell’esclusivo interesse dei crotonesi, senza nessuna sigla politica, non abbiamo lesinato il nostro impegno e i nostri sforzi per sollecitare la precedente amministrazione sui ritardi, per noi incomprensibili, con cui procedevano i lavori preparatori del piano strutturale comunale? Sollecitazioni per le quali ci siamo attirati le critiche feroci, alcune volte anche cattive, da parte dei rappresentanti della vecchia amministrazione comunale e della parte politica che la sosteneva.

Da allora di tempo ne è passato ma io non ho perso la speranza e la voglia di combattere e per questo invito il mio amico Sorgiovanni, già consigliere di opposizione, oggi assessore all’urbanistica, a svolgere la sua nuova esperienza amministrativa con l’onesta intellettuale di allora, che io continuo a riconoscergli, perché dopo un anno i tempi dei proclami, delle chiacchiere e delle cose dette e non fatte, anche per lui sono terminati. E per questo, con forza e senza nascondermi dietro il dito, gli chiedo di riavviare e di portare a conclusione l’iter procedurale per l’adozione del PSC anche per mettere la parola fine alle tante polemiche e alle tante interpretazioni attorno e intorno ad uno strumento, ormai vetusto e poco consono alle esigenze della città, come il vecchio Piano Regolatore Generale. Bisogna passare dall’abitudine del dire alla politica del fare. E del fare bene. Ora è il tempo di agire nell’interesse di Crotone e dei crotonesi. Dei tanti crotonesi che hanno dato fiducia al sindaco Voce, alla sua giunta e alla sua maggioranza. Ora è il tempo di operare una veloce inversione di tendenza ma è anche il tempo di prendere decisioni drastiche e, se il caso, di lasciare il campo se ci si dovesse accorgere di non essere all’altezza del compito affidato dai cittadini elettori. Crotone e i crotonesi non possono aspettare altri anni in trepida attesa di Godot. Quest’attesa non se lo può permettere Crotone. Non se lo possono permettere i crotonesi. Quest’attesa non ce la possiamo permettere noi. Non se lo possono permettere i nostri figli e le nostre figlie.

Giovanni Procopio
già consigliere comunale

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