“Crotone può, e deve, divenire una città straordinaria”

Il comunicato a firma di Marzia Leto, Antonio Oliverio, Pietro Infusino.

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Riceviamo e Pubblichiamo:

Crotone può, e deve, divenire una città straordinaria. Per quante problematiche possa avere, è innegabile l’enorme potenziale che, ben sfruttato, potrebbe assicurare un vero rinascimento del capoluogo. Il punto di partenza di una rivoluzione dolce non può che essere la gestione dei rifiuti, da riconsiderare e implementare. Su questo versante, purtroppo, la città è al collasso, sommandosi emergenza su emergenza, a detrimento dello stesso decoro urbano. Dalla classe politica, tuttavia, difficilmente vengono proposte soluzioni o alternative, impegnata com’è in un eterno rinfacciarsi responsabilità e competenze fra le diverse amministrazioni che si sono succedute nel corso degli anni. Crotone è dei crotonesi, invece, porta avanti un’istanza che dovrebbe essere resa immediatamente esecutiva: la proposta è di mettere a servizio dell’Ambito Territoriale Ottimale 3 (l’ATO Rifiuti della provincia di Crotone) , con apposita convenzione, la discarica per rifiuti indifferenziati presente a Santa Marina di Scandale. Tale scelta è volta a tutelare la nettezza e il decoro, ma soprattutto i costi per i cittadini, poiché potremmo assistere nei prossimi mesi a tariffe ancora più esorbitanti per le imposte sui rifiuti: cifre lievitate per via dell’elevato costo per il loro trasferimento altrove. La soluzione, dunque, è sotto i nostri occhi e di semplice attuazione, trovandosi Scandale in una posizione strategica, nel centro del territorio provinciale ed equidistante da tutti i comuni che lo compongono. Con l’occasione, il movimento Crotone è dei crotonesi lancia un appello a tutti i consiglieri comunali e agli altri sindaci della provincia, nonché ai vari commissari prefettizi, perché si oppongano alle annunciate dimissioni del sindaco Voce dalla presidenza dell’ATO 3. È naturale, peraltro, che il Comune capoluogo debba rivestire il ruolo di capofila in tutte le scelte strategiche, così come è consuetudine che le varie ATO siano guidate dal primo cittadino del Comune più importante, o quantomeno il più popoloso. Questo è tanto più vero se consideriamo che, oramai, l’Ente Provincia sia svuotato di numerose competenze, e se consideriamo che il nostro sindaco ha da sempre sbandierato il vessillo dell’ambientalismo. Non possiamo non intravedere, pertanto, strane ombre stagliarsi dietro queste inattese dimissioni, alle quali, per un principio di coerenza, dovrebbero affiancarsi anche quelle dalla carica di primo cittadino. Al sindaco Voce ricordiamo che, assieme agli onori, dovrebbe anche farsi carico degli oneri che discendono dalla sua carica. Il nostro invito è di dare conto dinanzi all’assemblea della comunità d’Ambito, l’assise che riunisce i ventisette sindaci (o commissari prefettizi) della provincia pitagorica, per chiarire questa ambigua posizione, entrando nei meriti della vicenda e definendo un primo atto importante per il territorio. La nostra posizione si colloca sulla scia di quanto caldeggiato dalla consigliera provinciale di Trento per Europa Verde, Lucia Coppola, portavoce dei “Verdi” del Trentino. La tesi, assolutamente condivisibile, è che le emergenze nel tema dei rifiuti «debbano essere gestite con tempestività, mettendo da parte le divisioni politiche», dunque nell’interesse supremo ed esclusivo dei cittadini. Anche noi facciamo appello alla classe dirigente tutta: basta campanilismi politici o dei diversi Comuni, ma soluzioni condivise. Scevre da ogni divisione su questo e sugli altri temi, tutte le forze politiche dovrebbero interrogarsi su questa emergenza.

per Crotone è dei crotonesi
Marzia Leto,

Antonio Oliverio,
Pietro Infusino

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