Monitoraggio delle strade provinciali: per Crotone ennesima doccia gelata

Procopio: "Crotone ancora una volta è stata lasciata sola".

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Ennesima doccia gelata per Crotone e tutta la sua provincia. Ieri, 13 luglio 2021, presso il palazzo della cittadella regionale l’assessore ai lavori pubblici Domenica Catalfamo ha presentato il progetto di monitoraggio delle strade provinciali. Un importante opportunità e una straordinaria occasione per mettere in sicurezza le nostre disastrate strade provinciali e i viadotti che sono ormai al limite dei requisiti di sicurezza. Tra l’altro è una vergogna assoluta che due ponti, di competenza dell’Anas, quello che attraversa la strada statale 106 all’altezza del fiume Neto e l’altro quello che è di fronte alla fabbriche dismesse e lambisce il quartiere Fondo Gesù, siano in condizioni di precarietà assoluta e che non garantiscono i requisiti minimi di sicurezza con avvallamenti delle strutture portanti che oltre ad essere pericolosi sono grotteschi ai limiti del ridicolo. Ennesima dimostrazione di una classe dirigente che non cerca di essere in prima fila nell’attività politico amministrativa ma che si preoccupa solo di occuparsi di qualche candidatura o per continuare a pensare a se stesso e al suo gruppo di appartenenza (sempre lo stesso) o, ed è una categoria di candidati di nuova lavorazione, figli della prevalenza del social, per cercare un posto al sole e farsi ammirare dalla mammà, dal papà, dal fidanzato o dalla fidanzata. Ecco perché il mio urlo di rabbia e di collera deve arrivare a tutti i cittadini della nostra provincia. Bisogna stare attenti alle sirene che cantano soltanto per ammaliarci e per portarci in trappola, senza via di scampo Un’altra occasione persa, l’ennesima, e siamo certi che non sarà l’ultima, per poter dire alla Calabria, ai suoi attuali amministratori e a quelli che verranno che Crotone e la sua provincia meritano attenzione e meritano rispetto. E meritano di essere aiutati dopo che per anni Crotone e il suo territorio hanno dato alla Calabria e a tutto il Meridione. Per questo è necessario trovare una via d’uscita. Una via di fuga per uscire dalle paludi che da anni stanno tenendo i crotonesi ostaggio della solita filastrocca che a Crotone vogliono bene solo i Crotonesi. Non è vero, oggi. Non lo è stato ieri.

A Crotone devono voler bene i calabresi. Cosi come i calabresi devono volere bene a Catanzaro, a Cosenza, a Reggio Calabria e a Vibo Valentia. Ecco questa ne è la prova lampante. Crotone ancora una volta è stata lasciata sola. In balia del proprio destino. E solo le regole della matematica, non sempre rispettata, ci permettono di avere quello che ci tocca in termini di risorse, e questo senza che nessuno, né all’interno né all’esterno del nostro territorio reclami per Crotone. Per quanto le è dovuto indipendentemente dalla sua popolazione residente. Non lo ha fatto nessuno. Tra l’altro, ed è ecco l’altra nota stonata, siamo l’ultima provincia calabrese come ripartizione e suddivisione dei fondi. E nessuno, ripeto e scandisco bene nessuno, che faccia sentire la sua voce. Troppo impegnati nelle “camarille” prima delle prossime elezioni autunnali. Ma di questo, con dovizia di particolari, ci occuperemo nei prossimi giorni. Per dimostrare chi sono, chi sono stati e chi saranno, sempre e comunque, i voltagabbana e le banderuole.
Quelli di sempre.

Giovanni Procopio
Già consigliere comunale

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